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Giulio Paolini / Opere su carta
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GPC-0011

Eliocopia

50 x 70 cm

Firmato, titolato e datato al verso, al centro: “Giulio Paolini / “Ipotesi per una mostra” / 1963”

Collezione dell'artista

Si tratta del progetto della prima mostra personale di Paolini, ideata nel 1963 per la Galleria La Tartaruga a Roma, mai realizzata. “Il pubblico della mostra avrebbe dovuto trovarsi di fronte, anziché alle opere esposte, ad un ‘altro’ pubblico, predisposto, che doveva stipare la galleria e quindi costituire l’immagine complessiva di una mostra in atto. Il pubblico, affluito nel primo ambiente, avrebbe trovato l’ingresso al secondo ambiente (già occupato dal pubblico ‘preesistente’) chiuso da una lastra di cristallo posta nel vano di passaggio”1.
Il disegno in prospettiva propone due ambienti collegati da un passaggio: il primo è vuoto, mentre il secondo lascia intravedere il pubblico che gli spettatori dell’ipotetica mostra avrebbero trovato predisposto in galleria. Le figure scontornate sono desunte dagli scatti frontali e di spalle commissionati dall’artista al fotografo Mario Sarotto, dopo aver abbigliato un anonimo manichino.
“Se avessi dovuto realizzare la mostra, avrei predisposto al di là del vano di passaggio perfettamente sigillato, anziché dei manichini, delle persone vere che chiacchierando e fumando avrebbero raddoppiato o rispecchiato il pubblico giunto a visitare l’esposizione.
Ipotesi per una mostra avrebbe così messo in scena una sorta di pièce teatrale con la partecipazione di due pubblici reali. La lastra trasparente, inserita in corrispondenza della porta, tuttavia, avrebbe separato e differenziato la rappresentazione [gli spettatori attori] dalla realtà [gli spettatori autentici]”2.

1 L ’artista citato in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 34. Cfr. anche M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 51.
2 L’artista in conversazione con Ilaria Bernardi, 22 ottobre 2012.

Le figure scontornate sono tratte dagli scatti frontali e di spalle commissionati da Giulio Paolini al fotografo Mario Sarotto, dopo aver abbigliato un anonimo manichino.

2019-20 Vaduz, Kunstmuseum Liechtenstein, Entrare nell’opera. Prozesse und Aktionen in der Arte Povera, 7 giugno - 1 settembre, itinerante: Saint-Etienne, Musée d’art moderne et contemporain, 30 novembre 2019 - 3 maggio 2020, ripr. col. p. 186, riferimenti nel testo di M. Disch pp. 186, 190, 193; nell’edizione tedesca pubblicata nel 2021 ripr. col. p. 183 (veduta dell’opera in mostra), riferimenti nel testo di M. Disch pp. 80, 81, 82.
Cfr. Scritti dell’artista nella scheda di Ipotesi per una mostra, 1963 (GPO-0051)
Cfr. Bibliografia nella scheda di Ipotesi per una mostra, 1963 (GPO-0051)
Scheda a cura di Ilaria Bernardi e Maddalena Disch, 11/10/2024