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Et quid amabo nisi quod ænigma est? / Quam raptim ad sublimia, 1969

GPE-0004

Stampa tipografica su cartoncino, busta

Cartoncino 7 x 10.5 cm

Senza iscrizioni

Senza numerazione

100 esemplari non numerati di ciascuna versione

Cento esemplari recano la domanda “Et quid amabo nisi quod ænigma est?” e cento la frase “Quam raptim ad sublimia”.

Edizione prodotta in proprio dall’artista

L’edizione può essere allestita su un piano d’appoggio o su una base, eventualmente protetta da una teca di plexiglas di dimensione tale da lasciare sufficiente respiro tutt’intorno. Il biglietto (o entrambe le versioni dell’edizione) deve essere posato sopra la busta oppure parzialmente inserito in essa, in posizione sfalsata l’uno rispetto all’altra.

Il cartoncino bianco nel formato di un biglietto da visita reca il nominativo dell’artista, seguito da una frase latina che funge da “ragione professionale” o, in senso lato, da titolo elettivo. Una delle due varianti propone la frase Quam raptim ad sublimia (Quanto prima verso il sublime), incisa nel pavimento di una sala dei Musei Vaticani a Roma, mentre l’altra riprende la domanda Et quid amabo nisi quod ænigma est? (E cosa amerò se non l’enigma?) scritta da Giorgio de Chirico in calce a un suo autoritratto del 1911.
“Le trascrizioni sono intese come pronunciamento, professione di fede, ma anche consapevolezza della loro irripetibilità, confinate come sono in una lingua antica e lontane da ogni possibile verifica o riappropriazione”
1, dichiara Paolini in merito alla scelta delle frasi latine. Spesso allestito insieme a una busta da lettera – che pone in risalto una dimensione intima o riservata – il biglietto da visita qualifica la vocazione metafisica della poetica dell’autore, così come la sua attitudine di attesa e interrogazione dell’opera d’arte e della sua natura enigmatica.
Le stesse frasi latine sono state utilizzate in due lavori coevi di grande formato, nei quali sono riportate su striscioni di tessuto (GPO-0183, GPO-0184), nonché in alcune opere su carta (cfr. GPC-0172, GPC-0173). Nel 1975 Paolini ha scelto la frase “Et quid amabo nisi quod ænigma est?” quale epigrafe alla sua antologia di opere e testi intitolata
Idem (Giulio Einaudi editore, Torino).

1 G. Paolini in conversazione con M. Disch (2003), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 183, p. 198.

Et quid amabo nisi quod ænigma est?: citazione tratta da Giorgio de Chirico, Portrait de l’artiste par lui-même, 1910-11, olio su tela, 72.5 x 55 cm, Collezione privata.
Quam raptim ad sublimia: citazione tratta dalla frase latina incisa nel pavimento marmoreo della Sala VIII della Nuova Pinacoteca Vaticana presso i Musei Vaticani, Città del Vaticano.

1970 Modena, Galleria della Sala di Cultura, Arte e Critica 70, 14 novembre - 15 dicembre, non ripr.
1971 Andover, Massachusetts, Addison Gallery of American Art, Phillips Academy, Formulation. 10 European Artists, 8 gennaio - 14 febbraio, ripr. s.p.; versione Quam raptim ad sublimia; allestimento a parete, senza busta.
1971 Innsbruck, Galerie im Taxipalais, Situation concepts, 9 febbraio - 4 marzo, ripr. s.p.; versione Quam raptim ad sublimia.
1982 Villeurbanne, Le Nouveau Musée, Giulio Paolini. Une introduction à l’œuvre de Giulio Paolini 1960/70. Artiste invité de l'année, 16 settembre - 31 ottobre, senza catalogo.
1992 Bonn, Bonner Kunstverein, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Werk 1967-1992, 24 febbraio - 29 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 4).
1993 Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 4).
1995 Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian / Centro de Arte Moderna José de Azeredo Perdigão, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Múltiplos e Obra Gráfica 1969-1995, 16 marzo - 28 maggio, ripr. nel pieghevole della mostra (versione Quam raptim ad sublimia) (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 4).
1996 Apolda, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Giulio Paolini. Impressions graphiques, 27 settembre - 27 ottobre (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 4).
1997 Göppingen, Kunsthalle, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Druckwerk 1967-1995, 9 marzo - 13 aprile (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 4).
2003 Milano, Fondazione Prada, Giulio Paolini 1960-1972, 29 ottobre - 18 dicembre, citato come esposto p. 402, ripr. p. 271 (versione Quam raptim ad sublimia); versione esposta Et quid amabo nisi quod ænigma est?; allestimento su base.
2011 Venezia, Padiglione Italia, Arsenale di Venezia, La Biennale di Venezia: 54. Esposizione Internazionale d'Arte. L'arte non è Cosa Nostra, 4 giugno - 27 novembre, citato come esposto p. 472, non ripr. (riprodotto all’interno dell’opera Et quid amabo nisi quod ænigma est?, 1969-70, GPC-0172, p. 473), riferimento nel testo di M. Vallora pp. 47, 49 (italiano) / 46, 48 (inglese); versione Et quid amabo nisi quod ænigma est?; allestimento su base.
G. Paolini nell’intervista di J. Lageira, Ni le soleil ni la mort, in “Digraphe”, n. 48, Parigi, giugno 1989, p. 132, in francese (ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, pp. 252-253, in italiano).
G. Paolini nell’intervista di M. Disch (1995), in Giulio Paolini. La voce del pittore, cit., Lugano 1995, pp. 296-297.
Didattica, catalogo della mostra, Ente Premio Silvestro Lega, Modigliana, Accademia degli Incamminati, Modigliana 1975, ripr. s.p. (versione Et quid amabo nisi quod ænigma est?).
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 4, ripr. (versione Quam raptim ad sublimia, con titolo errato “Giulio Paolini”).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 183 p. 198, non ripr.
M. Minini, Scritti, Silvana Editoriale, Milano 2021, p. 155, non ripr.
P. Repetto, Oltre il visibile, in Giulio Paolini. O.D.E., catalogo della mostra, Castello di Perno, Monforte d’Alba (Cuneo), Fondazione Mancini Carini, Alba 2022, p. 26, non ripr.
G. Schiavon, O.D.E.: genesi dell’opera, ivi, p. 66.
S. Smets, Looking at Latin 1911–1965–2019, in “Jolcel”, magazine online semestrale, n. 8, Gand, 2023, pp. 117-118, ripr. p. 117 (versione Quam raptim ad sublimia).
Scheda a cura di Bettina Della Casa e Maddalena Disch, 11/10/2024