Seleziona la tua lingua

MENU / EDIZIONI GRAFICHE

Giulio Paolini / Edizioni grafiche
QRcode

GPE-0009

Stampa fotolitografica

Nove tavole 24.5 x 34.5 cm ciascuna

Titolato, firmato e datato al recto della tavola di testo: “Museo” (in alto al centro), “Giulio Paolini 1970-73” (in basso a destra). Al recto di ciascuna tavola, in basso al centro, data associata al luogo raffigurato, nell’ordine dalla prima all’ultima tavola: “settembre 1418”, “aprile 1502”, “ottobre 1636”, “marzo 1807”, “settembre 1890”, “febbraio 1895”, “giugno 1917”, “ottobre 1921”

Numerazione autografa al recto della tavola di testo, in basso a sinistra

90 esemplari in numeri arabi da 1/90 a 90/90

Edizione prodotta in proprio dall’artista

Cartella a due ante in cartoncino avorio, con tre lembi, formato chiuso 25.5 x 35.5 cm, muta. Contiene le tavole, senza fogli accessori.

Scritto dell’artista, Otto momenti..., riferito al soggetto dell'edizione. La tavola di testo è situata in posizione centrale nell’opera allestita.

Le nove tavole, disposte in un’unica cornice, senza passe-partout, devono essere accostate in tre file parallele e a brevi intervalli regolari di ca. 1-1.5 cm, con un margine di respiro tutt’intorno all’assieme (misure minime della cornice 82 x 112 cm). La successione delle tavole segue l’ordine cronologico delle date scritte in basso; la tavola di testo si trova al centro della composizione.

Le prime sette riproduzioni fotografiche illustrano altrettanti luoghi in cui hanno operato noti artisti del passato, particolarmente cari a Paolini, mentre l’ultima tavola riproduce uno studio d’artista anonimo. Ciascuna litografia è siglata da una data, che di volta in volta si riferisce a un determinato momento dell’attività dell’artista evocato dal soggetto dell’immagine1.
I luoghi illustrati sono associati alle date come segue:
1. “Settembre 1418”: il convento di San Domenico a Fiesole, dove fu attivo il Beato Angelico;
2. “Aprile 1504”: la casa natale di Raffaello a Urbino;
3. “Ottobre 1636”: una ricostruzione del “teatrino” nel quale Nicolas Poussin sperimentava le proprie composizioni di figure;
4. “Marzo 1807”: la casa-atelier di Raffaello nel parco di Villa Borghese a Roma rappresentata da Ingres nel suo
Le casino de Raphaël (1807);
5. “Settembre 1890”: il dazio parigino della Porte de Vanves, dove prestò servizio il Doganiere Rousseau;
6. “Febbraio 1895”: l’atelier di Cézanne a Aix-en-Provence;
7. “Giugno 1917”: il Castello Estense di Ferrara, città in cui Giorgio de Chirico, durante il servizio militare, portò a compimento la propria ricerca metafisica;
8. “Ottobre 1921”: il prototipo di uno studio d’artista allestito per una mostra di arte moderna nel 1921
2.
La tavola di testo – situata al centro nell’edizione allestita – riporta invece uno scritto di Paolini, riferito ai luoghi illustrati: “Otto momenti e otto luoghi, scoperti sulle tracce di un viaggio imperscrutabile e irreversibile. Da Fiesole a Urbino, da Roma a Parigi, Aix-en-Provence e Ferrara, la Musa visita l’Angelico, Raffaello, Poussin, Ingres, Rousseau, Cézanne e De Chirico: svanisce ad Ancona in uno studio inanimato, costruito come uno scenario ed esposto come modello in una mostra di ambienti nel 1921”.
Come spiega l’artista, “si tratta del viaggio della Musa – per questo l’ho chiamato
Museo – che percorre quei luoghi in dati momenti e che alla fine si trova ad arrivare in un luogo dove nessun artista è pronto a riceverla”3.
L’edizione trae origine
da una prima versione di Museo, costituita da tre fotografie e realizzata nel 1970-71 in tre esemplari (GPC-0183); trova inoltre riscontro nel lavoro omonimo e coevo composto da otto tele fotografiche (GPO-0253) e nella corrispettiva versione su carta (GPC-0236).

1 I mesi indicati nei sottotitoli sono arbitrari, mentre gli anni sono riconducibili a opere realizzate dagli artisti evocati. Alcune date richiamano dipinti già citati da Paolini in lavori precedenti: per Raffaello il 1504 corrisponde all’anno di realizzazione di Lo sposalizio della Vergine (GPO-0157), mentre per Rousseau il 1890 designa la data dei dipinti Fleurs de poète e Moi-même. Portrait paysage (GPO-0135, GPO-0151).
2 L'immagine è ripresa dal servizio di L. S., Una mostra d’arte marchigiana, in "Emporium", a. LIV, n. 322, Bergamo, 1921, p. 243, e illustra “Lo studio di un pittore” ideato da Luigi Panzini insieme all’artista Cesare Peruzzi.
3 G. Paolini nell’intervista di A. Madesani, in Rubare l’immagine. Gli artisti e la fotografia negli anni ’70, catalogo della mostra, Spazio Labs, Milano, Edizioni Tega, Milano 2000, p. 73.

Terza immagine tratta da una pagina a stampa con didascalia “Fig. 25 - Ricostruzione di un modello d’impalcatura in cui Poussin poneva le sue figure (fig. 201, A. Blunt, 1967)”.
Quarta immagine: Jean-Auguste-Dominique Ingres,
Le casino de Raphäel, 1807, Ø 16 cm, Musée des Arts Décoratifs, Parigi.
Ottava immagine: veduta dello studio d’artista
tratta da L. S., Una mostra d’arte marchigiana, in "Emporium", a. LIV, n. 322, Bergamo 1921, p. 243 (“Luigi Panzini e Cesare Peruzzi: Lo studio di un pittore”).

1975 Zurigo, Galerie Annemarie Verna, Giulio Paolini, 4-30 aprile.
1975 Monaco di Baviera, Galerie Art in Progress, Giulio Paolini, 18 aprile - 21 maggio.
1976 Parma, Palazzo della Pilotta, Sala delle Scuderie, Giulio Paolini, 11 marzo - 21 aprile, non ripr.
1977 Mannheim, Mannheim Kunstverein, Giulio Paolini, 31 luglio - 28 agosto, non ripr.
1980 Bari, Galleria Marilena Bonomo, Da Toulouse Lautrec ad Andy Warhol. Opere grafiche da collezione, 9 dicembre 1980 - 9 gennaio 1981.
1992 Bonn, Bonner Kunstverein, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Werk 1967-1992, 24 febbraio - 29 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9).
1993 Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9).
1995 Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian / Centro de Arte Moderna José de Azeredo Perdigão, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Múltiplos e Obra Gráfica 1969-1995, 16 marzo - 28 maggio, non ripr. nel pieghevole della mostra (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9).
1996 Nizza, Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain, Arte Povera. Les multiples, 23 marzo - 16 giugno, citato come esposto p. 37, non ripr.
1996-97 Bolzano, Museion Museo d’arte moderna, Scritto su foto. La sintesi tra fotografia e parola nell’arte contemporanea, 13 settembre - 17 novembre, itinerante: Francoforte, Frankfurter Kunstverein (Foto Text Text Foto. Synthese von Photographie und Text in der Gegenwartskunst), 22 gennaio - 9 marzo 1997; Winterthur, Fotomuseum Winthertur, 12 aprile - 1 giugno 1997, ripr. p. 115.
1996 Apolda, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Giulio Paolini. Impressions graphiques, 27 settembre - 27 ottobre (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9).
1997 Göppingen, Kunsthalle, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Druckwerk 1967-1995, 9 marzo - 13 aprile (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9).
1997-00 Brema, Neues Museum Weserburg, Arte Povera. Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis heute, 22 giugno - 7 settembre, itinerante: Norimberga, Kunsthalle Nürnberg, 2 ottobre - 7 dicembre 1997; Colonia, Kölnischer Kunstverein, 14 febbraio - 26 aprile 1998; Vienna, Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig, 19 giugno - 30 agosto 1998; Göteborg (Svezia), Konsthallen, 19 settembre - 22 novembre 1998; Monaco di Baviera, Sammlung Goetz (Teil 1: Arbeiten von 1958-1972), 23 luglio - 18 dicembre 1999; Monaco di Baviera, Sammlung Goetz (Teil 2: Arbeiten von 1973 bis heute), 24 gennaio - 20 maggio 2000, nel volume pubblicato in occasione della mostra, Arte Povera. Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis heute, Kunstverlag Ingvild Goetz, Monaco di Baviera 1997, scheda ragionata p. 233 (con tecnica errata “Serigraphie”), ripr. pp. 234-235; esemplare 12/90; esposto in tutte le sedi, tranne Monaco di Baviera 1999.
2001 Milano, Association Jacqueline Vodoz et Bruno Danese, Impressions Graphiques. L’opera grafica di Giulio Paolini, 1967-2000, 17 maggio - 22 giugno, non ripr.
2002 Modena, Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, Giulio Paolini. Pagine, 20 settembre - 23 novembre, ripr. col. pp. 22-23 (didascalia p. 91).
2022 Parigi, Librairie Marian Goodman, Giulio Paolini. Printed Editions and Multiples (1967-1977), 6 ottobre - 26 novembre; esemplare p.a.
G. Paolini, Otto momenti…, nota all’opera inclusa nell’edizione (ripubblicato in Id., Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, p. 57; Impressions graphiques. L'opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9); nuova edizione di G. Paolini, Idem, Electa, Milano 2023, p. 83).
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 9, ripr. (esemplare 2/90), con scritto dell’artista Otto momenti…
Arte Povera. Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis heute, Kunstverlag Ingvild Goetz, Monaco di Baviera 1997, p. 233 (nell’elenco delle opere in collezione), ripr. pp. 234-235 (esemplare 12/90).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 253 p. 264, non ripr.
R. Ferrario, Giulio Paolini. Un viaggio a distanza, Nomos Edizioni, Busto Arsizio 2009, ripr. pp. 88-89 (esemplare 2/90).
Arte Povera. Der grosse Aufbruch, catalogo della mostra, Kunstmuseum Basel, Basilea, Hatje Cantz Verlag, Ostfildern 2012, ripr. n. 66 p. 132 (tavola “Aprile 1504”, esemplare 12/90).
Arte Povera Seen by Ingvild Goetz, Hauser & Wirth Publishers, New York 2017, ripr. col. pp. 231, 245 (esemplare 12/90, veduta espositiva Monaco di Baviera 1993) .
Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. p. 153 (veduta espositiva Mannheim 1977).
Scheda a cura di Bettina Della Casa e Maddalena Disch, 11/10/2024