Senza titolo, 1976
GPE-0026
Litografia
70 x 50 cm
Firmato e datato al recto, in basso a destra: “Giulio Paolini 1976”
Numerazione autografa al recto, in basso a sinistra
160 esemplari in numeri arabi da 1/160 a 160/160
10 esemplari in numeri romani da I/X a X/X
Ugo Ferranti, Roma
Multilab, Genova
L’edizione è commissionata all’artista dal gallerista Ugo Ferranti, Roma, per un suo cliente attivo nel settore edile.
L’elemento verticale in primo piano, costituito dall’immagine di una ciminiera in mattoni (ripresa da un dipinto metafisico di Giorgio de Chirico) innestata sulla riproduzione fotografica del fusto di una colonna dorica, campeggia isolato sullo sfondo di un complesso disegno architettonico, desunto da un manuale seicentesco di prospettiva.
La possente colonna richiama gli elementi verticali del disegno antico – sorta di porticato, in rovina o in costruzione – ma nello stesso tempo si contrappone alla profondità prospettica e nasconde il punto di fuga. L’ambiguo dialogo tra la marcata verticalità della colonna e la vertiginosa spazialità della prospettiva pone in risalto l’artificio implicito tanto alla costruzione spaziale – mirabile illusione ottica di un disegno bidimensionale – quanto al montaggio straniante del fusto classico e della ciminiera dechirichiana. L’intricata commistione di prospettive, punti di vista e illusorie corrispondenze sospende, di fatto, ogni logica spazio-temporale, a favore del processo stesso di costruzione di un’immagine attraverso gli artifici della rappresentazione.
L’edizione è stata commissionata all’artista da Ugo Ferranti per conto di un cliente attivo nel settore edile: da qui la messa in risalto di elementi legati all’architettura e alla costruzione. Il motivo della colonna è protagonista di diverse opere realizzate negli anni 1975-76 (cfr. tra i lavori di grande formato GPO-0309, GPO-0323, e tra le opere su carta GPC-0369, GPC-0381, GPC-0427). La veduta architettonica seicentesca, utilizzata qui per la prima volta, ricompare soprattutto dal 2008 in poi in alcune opere su carta, nonché nelle edizioni L’offerta musicale (GPE-0118) e Finis terrae (GPE-0160).
• Tavola prospettica: Jan Vredeman de Vries, Perspective, Beuckel Nieulandt for Hendrick Hondius, Leida-L’Aia, 1604-05 (riproduzione tratta da Jan Vredeman de Vries, Perspective, Dover Publications, New York, 1968, s.p.).
• Fusto dorico della colonna: colonna del Partenone, Atene (riproduzione tratta da L. Benevolo, Storia della città, Editori Laterza, Bari 1975, p. 83).
• Ciminiera: Giorgio de Chirico, La surprise, 1913, olio su tela, 130 x 42 cm, Collezione privata (riproduzione tratta da J.T. Soby, Giorgio de Chirico, catalogo della mostra, The Museum of Modern Art, New York 1955, p. 182).
1993 | Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, fuori catalogo). |
• | F. Belloni, Incontro al museo (1968) e La ciminiera dorica (1976). Maurizio Fagiolo dell'Arco su Giulio Paolini, in “Ricerche di storia dell’arte”, n. 124, Roma, 2018, pp. 94-95, ripr. p. 94. |
• | L. Cherubini, Amori Loro, in L’uomo e l’arte, catalogo della mostra, Erica Ravenna Arte Contemporanea, Roma, Maretti Editore, Roma 2021, pp. 17, 20, non ripr. |