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GPE-0029

Litografia e collage

70 x 70 cm

Titolato, firmato e datato al recto, in basso: “Anagramma” (al centro), “Giulio Paolini 1977” (a destra)

Numerazione autografa al recto, in basso a sinistra

90 esemplari in numeri arabi da 1/90 a 90/90
10 esemplari in numeri romani da I/X a X/X

Ariete Grafica, Milano

L’edizione si inscrive nella produzione di arte moltiplicata della Ariete Grafica, che dal 1970 affianca la Galleria dell’Ariete, Milano, diretta dal 1955 da Beatrice Monti della Corte. Ariete Grafica commissionava multipli ed edizioni ad artisti internazionali, prevalentemente rappresentati dalla galleria.

Quattro fogli quadrati, a sfondo bianco, sono applicati a intervalli equidistanti su un montaggio alternato di testi e immagini relativi all’attività di Paolini1. I quattro fogli bianchi, con un filetto tipografico perimetrale e divisi orizzontalmente a metà, propongono ognuno una scritta. Il primo foglio, in alto a sinistra, annuncia in caratteri neri la propria descrizione, “Foglio I”; il secondo in senso orario, presenta in caratteri avorio le locuzioni “A Lato AB B” (in alto) e“Riga C” (in basso); il terzo e il quarto foglio, in caratteri avorio e nero, recano le parole “Catalogo” e “Bibliografia”, che attraverso la distinzione cromatica delle lettere propongono l’anagramma dei testi dei primi due fogli (le lettere in nero compongono la locuzione “Foglio I”, mentre quelle in avorio il testo del secondo foglio).
Come spesso in Paolini, l’opera si basa sulla contrapposizione tra un rigore sistematico e una logica tautologica che implode in sé stessa. Da un lato, l’ordinamento a griglia, la regolarità della scansione modulare, la successione cronologica delle immagini dal 1961 al 1975, il rigore tipografico; dall’altro, il testo tautologico, l’anagramma, la componente enigmistica, il non-senso. Nello scarto tra i due momenti incongrui, risiede la chiave di lettura. Se la logica apparente definisce un principio di successione, sviluppo, consequenzialità – nell’evoluzione del lavoro, delle opere e della carriera – per Paolini, di fatto, tutte le opere si corrispondono come tasselli intercambiabili di un mosaico mutevole, o come le lettere dell’anagramma, che scambiate di posto danno origine a parole diverse. In altri termini, il “catalogo” delle opere realizzate e la “bibliografia” che le descrive sottendono un’unica dimensione, sempre uguale a sé stessa: quella dimensione enunciata fin dalla prima opera,
Disegno geometrico (1960, GPO-0001), riprodotta nell’immagine centrale, a suggerire che tutto si diparte da quel nucleo originario, contenitore potenziale di qualunque altra immagine.

1 Le pagine sono tratte dalle seguenti pubblicazioni: G. Paolini, Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, pp. 42, 43, 66, VII; Giulio Paolini, catalogo della mostra, Galleria dell’Ariete, Milano 1966, s.p. (testo di C. Lonzi, senza titolo); G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 112; Giulio Paolini, Quaderno n. 30, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma 1976, pp. 165, 167, 34, 86, 91; T. Trini, Giulio Paolini. Come l’immaginario si ribella all’immaginazione, in “Data”, n. 20, marzo - aprile, Milano 1976, p. 90.

1992 Bonn, Bonner Kunstverein, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Werk 1967-1992, 24 febbraio - 29 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 28).
1993 Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 28).
1995 Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian / Centro de Arte Moderna José de Azeredo Perdigão, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Múltiplos e Obra Gráfica 1969-1995, 16 marzo - 28 maggio, non ripr. nel pieghevole della mostra (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 28).
1996 Apolda, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Giulio Paolini. Impressions graphiques, 27 settembre - 27 ottobre (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 28).
1997 Göppingen, Kunsthalle, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Druckwerk 1967-1995, 9 marzo - 13 aprile (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 28).
1997-00 Brema, Neues Museum Weserburg, Arte Povera. Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis heute, 22 giugno - 7 settembre 1997, itinerante: Norimberga, Kunsthalle Nürnberg, 2 ottobre - 7 dicembre 1997; Colonia, Kölnischer Kunstverein, 14 febbraio - 26 aprile 1998; Vienna; Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig, 19 giugno - 30 agosto 1998; Göteborg (Svezia), Konsthallen, 19 settembre - 22 novembre 1998; Monaco di Baviera, Sammlung Goetz (Teil 1: Arbeiten von 1958-1972), 23 luglio - 18 dicembre 1999; Monaco di Baviera, Sammlung Goetz (Teil 2: Arbeiten von 1973 bis heute), 24 gennaio - 20 maggio 2000, nel volume pubblicato in occasione della mostra, Arte Povera. Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis heute, Kunstverlag Ingvild Goetz, Monaco di Baviera 1997, scheda ragionata p. 233 (con tecnica errata “serigrafia”), ripr.; esemplare 51/90; esposto in tutte le sedi, tranne Monaco di Baviera 1999.
2006 Torino, Galleria “èArte”, Paolini, Penone, Pistoletto, 7 febbraio - 18 marzo.
2012-13 Basilea, Kunstmuseum Basel, Arte Povera. Der grosse Aufbruch, 9 settembre 2012 - 3 febbraio 2013, citato come esposto p. 133 n. 71, ripr.
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 28, ripr. col. (esemplare p.a.).
Arte Povera. Arbeiten und Dokumente aus der Sammlung Goetz 1958 bis heute, Kunstverlag Ingvild Goetz, Monaco di Baviera 1997, 233 (nell’elenco delle opere in collezione), ripr. (esemplare 51/90).
Arte Povera. Der grosse Aufbruch, catalogo della mostra, Kunstmuseum Basel, Basilea, Hatje Cantz Verlag, Ostfildern 2012, ripr. n. 71 p. 133 (esemplare 51/90).
Scheda a cura di Bettina Della Casa e Maddalena Disch, 04/06/2025