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Les fausses confidences, 1980

GPE-0038

Litografia

70 x 50 cm

Titolato, firmato e datato al recto, in basso: “Les fausses confidences” (al centro), “Giulio Paolini 1980” (a destra)

Numerazione autografa al recto, in basso a sinistra

75 esemplari in numeri arabi da 1/75 a 75/75

Franco Debenedetti, Torino

L’edizione è commissionata all’artista da Franco Debenedetti – all’epoca Amministratore Delegato dell’Olivetti – come strenna natalizia strettamente personale.

La riproduzione fotografica del dipinto L’Indifférent (1717) di Jean-Antoine Watteau, appoggiata sul disegno di una pila di quadrangoli (tele preparate o fogli bianchi) è tagliata in basso, affinché l’attore protagonista sembri in scena, sullo sfondo di una quinta teatrale, mentre dà prova della sua abilità di artefice-prestigiatore.
Il riquadro bianco che il protagonista è intento a muovere è identico ai quadrangoli della pila che funge da podio o palcoscenico: l’uno come gli altri alludono alle opere potenziali che l’autore – rappresentato qui dalla controfigura dell’attore – cerca sempre da capo di avvistare all’orizzonte del proprio sguardo.
L’ambientazione teatrale e il gusto della finzione scenica sono posti in risalto dal titolo francese, che riprende quello della commedia scritta da Pierre de Marivaux nel 1737, nella quale il potere del linguaggio condiziona l’essere e l’apparire in un’ambiguità di fondo.
L’edizione trova riscontro in alcune opere su carta coeve (cfr. GPC-0553, GPC-1759), insieme alle quali rappresenta una delle prime formulazioni del tema iconografico approfondito nel 1983 nel lavoro di grande formato (GPO-0506) e nella cartella litografica dallo stesso titolo (GPE-0042).

Jean-Antoine Watteau, L’Indifférent, 1716, olio su tavola, 25 x 19 cm, Musée du Louvre, Parigi (riproduzione tratta da L’opera completa di Watteau, collana “Classici dell’arte”, n. 21, Rizzoli, Milano 1968, tav. XI).
Titolo ripreso dalla commedia di Pierre de Marivaux, Les fausses confidences, 1737.

1992 Bonn, Bonner Kunstverein, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Werk 1967-1992, 24 febbraio - 29 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 38).
1993 Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 38).
1995 Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian / Centro de Arte Moderna José de Azeredo Perdigão, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Múltiplos e Obra Gráfica 1969-1995, 16 marzo - 28 maggio, non ripr. nel pieghevole della mostra (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 38).
1996 Apolda, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Giulio Paolini. Impressions graphiques, 27 settembre - 27 ottobre (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 38).
1997 Göppingen, Kunsthalle, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Druckwerk 1967-1995, 9 marzo - 13 aprile (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 38).
A. Griseri, Lungo le strade del Settecento. Le identità ritrovate, Centro studi di Torino, Torino 1990, p. 93, ripr. col. fuori testo (esemplare p.a.).
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 38, ripr. col. (esemplare p.a.).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 2, cat. n. 506 p. 516, non ripr.
Libro / Opera. Viaggio nelle pagine d'artista. La collezione di Danilo Montanari / A journey into the artist's pages. Danilo Montanari's collection, catalogo della mostra, Aula Magna della Biblioteca Universitaria, Bologna, Danilo Montanari Editore, Ravenna 2011, ripr. col. p. 148 (esemplare p.a., con didascalia errata relativa all’omonima cartella del 1983, presente in mostra).
Scheda a cura di Bettina Della Casa e Maddalena Disch, 03/03/2025