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Les fausses confidences, 1983

GPE-0042

Litografia

Dodici tavole 47.6 x 33.8 cm ciascuna

Firmato al recto di ciascuna tavola, in basso a destra: “G.P.”

Numerazione autografa al recto di ciascuna tavola, in basso a destra

100 esemplari in numeri arabi da 1/100 a 100/100
20 esemplari in numeri romani da I/XX a XX/XX

Giulio Einaudi editore, Torino

Pozzo Gros Monti, Moncalieri (Torino)

La cartella grafica è commissionata all’artista da Giulio Einaudi. Il legame con la casa editrice torinese nasce nel 1969, tramite Paolo Fossati, con le prime collaborazioni in veste di grafico, proseguite negli anni Settanta. Come autore, Paolini pubblica nel 1975 con Einaudi la sua prima raccolta di scritti e interviste, intitolata Idem e introdotta da un testo di Italo Calvino.

Custodia in cartone ondulato avana con alette, formato chiuso 49 x 35.5 x 1.6 cm; in copertina etichetta rossa con riproduzione della firma dell’autore e logo dell’editore inscritto nel profilo di un ovale-tavolozza. Cartella a tre ante in cartoncino rosso, con due lembi, formato chiuso 48 x 34.5 x 1 cm; in copertina riproduzione della firma dell’autore, logo dell’editore inscritto nel profilo di un ovale-tavolozza. Contiene quindici bifogli: il primo con frontespizio e copyright, i successivi dodici racchiudono le tavole e sono corredati, alla prima facciata in basso a destra, di un numero progressivo e di un titolo variabile; gli ultimi due bifogli, inseriti l’uno nell’altro, includono un testo dell’artista (impaginazione alla prima facciata di ciascun bifoglio), il colophon, dettagli relativi alla data di stampa e allo stampatore.

Riporta informazioni relative alla tiratura. Numerazione e firma al centro.

Scritto dell’artista, articolato in una premessa (Ebbene, ho quarantadue anni...) e dodici testi brevi che riprendono la numerazione e i titoli associati alle dodici tavole.

L’allestimento delle dodici tavole, incorniciate individualmente senza passe-partout, dipende dalla situazione espositiva. In linea generale possono essere allestite in tre file parallele di quattro unità ciascuna, a brevi intervalli regolari (misure complessive circa 155 x 150 cm). Qualunque sia l’allestimento, la successione prefissata delle tavole segue la loro progressione, numerata e titolata, nella cartella originaria che le contiene: 1. L’exil du cygne, 2. L’origine della pittura, 3. Il ponte dei suicidi, 4. Hierapolis, 5. Casa di Lucrezio, 6. Platea, 7. Cythère, 8. I trentasei poeti immortali, 9. Mnemosine, 10. Scene di conversazione, 11. The private life, 12. Melanconia ermetica.

Le dodici tavole hanno quale protagonista la figura maschile ripresa dal dipinto di Jean-Antoine Watteau intitolato L’Indifférent (1717), associato a uno o più quadrilateri bianchi. Ciascuna tavola richiama inoltre, attraverso una citazione iconografica o un particolare compositivo, un’opera precedente dell’artista1.
Come un giocoliere impegnato a dare prova della propria abilità, l’attore settecentesco che si esibisce in numeri di virtuosismo rappresenta una controfigura dell’autore, intento a passare in rassegna una serie di congetture relative al divenire di una potenziale opera.
Il titolo evoca l’omonima commedia settecentesca del drammaturgo francese Pierre de Marivaux, in cui false confidenze sono in realtà rivelazioni di falsi segreti, e dove il potere del linguaggio condiziona l’essere e l’apparire in un’ambiguità di fondo.
Il tema e l’attore protagonista, introdotti nel 1980 (cfr. l’edizione dallo stesso titolo, GPE-0038), trovano riscontro nell’omonimo lavoro di grande formato realizzato anch’esso negli ultimi mesi del 1983 (GPO-0506).
La cartella trae origine dai collage documentati nel Catalogo ragionato online delle opere su carta al numero GPC-0454.

1 Le opere interessate sono evocate anche attraverso il titolo presente alla prima pagina dei bifogli che nella confezione originaria racchiudono le tavole. Nell’ordine della numerazione progressiva delle tavole, i titoli recitano: L’exil du cygne (cfr. GPO-0466 e GPC-0629), L’origine della pittura (cfr. GPO-0486), Il ponte dei suicidi (finora senza riscontro nelle opere), Hierapolis (cfr. GPO-0478), Casa di Lucrezio (cfr. GPO-0452), Platea (cfr. GPO-0378), Cythère (cfr. GPO-0483), I trentasei poeti immortali (finora senza riscontro nelle opere), Mnemosine (cfr. GPO-0420), Scene di conversazione (cfr. GPO-0498), The private life (finora senza riscontro nelle opere anteriori al 1983) e Melanconia ermetica (cfr. GPO-0487). L’attribuzione di un titolo alle singole tavole di un’opera composita trova un significativo precedente nella documentazione degli undici Studi per “Hortus clausus”, 1981 (GPC-0585) nel catalogo della mostra personale al Kunstmuseum Luzern, Lucerna, 1981 – un ciclo di studi similmente costituito da una figura maschile associata a una serie di quadrangoli-opere.

Jean-Antoine Watteau, L’Indifférent, 1716, olio su tavola, 25 x 19 cm, Musée du Louvre, Parigi (riproduzione tratta da L’opera completa di Watteau, collana “Classici dell’arte”, n. 21, Rizzoli, Milano 1968, tav. XI).
Prima tavola: immagine della mano tratta da Denis Diderot, Jean Baptiste Le Rond d’Alembert,
Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers. Recueil de planches sur les sciences, les arts libéraux et les arts méchaniques, avec leur explication. Seconde livraison, en deux parties. Première partie, Parigi 1763, p. 126, tav. III (“L’Art d’écrire”).
Quinta tavola: disegno del labirinto con la scritta tratto da Enciclopedia Einaudi, Torino 1979, vol. 8, p. 12 (voce “labirinto”).
Titolo ripreso dalla commedia di Pierre de Marivaux,
Les fausses confidences, 1737.

1984 Villeurbanne, Le Nouveau Musée, Giulio Paolini, 20 gennaio - 18 marzo, vol. Images/Index, ripr. pp. 144-145 (tavole Scene di conversazione, L’origine della pittura, Cythère, I trentasei poeti immortali).
1984 Milano, Studio Marconi, Giulio Paolini, dal 9 febbraio, non ripr. (riproduzione di una delle immagini proiettate nell’installazione Les fausses confidences, s.p.).
1985 Ravenna, Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Giulio Paolini. Tutto qui, 15 giugno - 22 settembre, non ripr.
1985-86 Montréal, Musée d’art contemporain, Giulio Paolini, 7 luglio - 8 settembre, itinerante: Vancouver, Vancouver Art Gallery, 29 novembre 1985 - 19 gennaio 1986, stesso catalogo esposizione personale Villeurbanne 1984.
1986 Charleroi, Palais des Beaux-Arts, Giulio Paolini, 15 febbraio - 30 marzo, stesso catalogo esposizione personale Villeurbanne 1984.
1986 Stoccarda, Staatsgalerie Stuttgart, Giulio Paolini, 20 settembre - 2 novembre, vol. 4 La visione / Die Vision, citato come esposto p. 53 n. 46, non ripr., vol. 2 Il Museo / Das Museum, riferimento nel testo di M. Scholz-Hänsel, p. 12.
1992 Bonn, Bonner Kunstverein, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Werk 1967-1992, 24 febbraio - 29 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 43).
1993 Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 43).
1995 Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian / Centro de Arte Moderna José de Azeredo Perdigão, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Múltiplos e Obra Gráfica 1969-1995, 16 marzo - 28 maggio, non ripr. nel pieghevole della mostra (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 43).
1996 Roma, Accademia di Francia, Villa Medici, Giulio Paolini. Correspondances, 13 marzo - 28 aprile, citato come esposto s.p., ripr. col. n. 9, con scritto dell’artista Ebbene, ho quarantadue anni....
1996 Apolda, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Giulio Paolini. Impressions graphiques, 27 settembre - 27 ottobre (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 43).
1997 Göppingen, Kunsthalle, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Druckwerk 1967-1995, 9 marzo - 13 aprile (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 43).
2001 Milano, Association Jacqueline Vodoz et Bruno Danese, Impressions Graphiques. L’opera grafica di Giulio Paolini, 1967-2000, 17 maggio - 22 giugno, non ripr.
2002 Modena, Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, Giulio Paolini. Pagine, 20 settembre - 23 novembre, ripr. col. pp. 42-43 (didascalia p. 92).
2004 Ancona, Mole Vanvitelliana, Riflessi nell’arte. Percorsi italiani tra arte pop, transavanguardia e citazionismo, 16 ottobre - 5 dicembre, ripr. col. p. 96.
2011 Bologna, Aula Magna della Biblioteca Universitaria, Libro / Opera. Viaggio nelle pagine d'artista. La collezione di Danilo Montanari, 16 settembre - 12 ottobre, non ripr. (a p. 148 riproduzione dell’edizione dallo stesso titolo del 1980); esemplare p.a.
2012-13 Milano, Palazzo Reale, Giulio Einaudi. L’arte di pubblicare, 28 novembre - 13 gennaio, senza catalogo.
2021-22 San Secondo di Pinerolo, Castello di Miradolo, Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone, 15 maggio 2021 - 26 giugno 2022, senza catalogo; esemplare 50/100.
2023 Milano, Libreria Antiquaria Pontremoli, Arte Povera, 16 febbraio - 2 marzo, ripr. col. pp. 77 (cartella e colophon), 78 (L’Exil du cygne), scheda di R. Colombo e C. Lietti p. 77; esemplare 85/100.
F. Pasini, La parola e la mano. Intervista a Giulio Paolini, in “L’illustrazione italiana”, n.s., a. V, n. 24, Milano, novembre 1985, ripr. col. p. 26 (Mnemosine).
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 43, ripr. col., con scritto dell’artista Ebbene, ho quarantadue anni....
L. Protto, Le stanze della memoria. Poesie, Edizioni del Leone, Venezia 2005, ripr. col. in copertina (Scene di conversazione).
Scheda a cura di Bettina Della Casa e Maddalena Disch, 03/03/2025