Senza titolo, 1961
GPC-0003
Inchiostro nero su carta quadrettata
43 x 41 cm
Firmato e datato al verso, in alto a sinistra: “Giulio Paolini / 1961”
Collezione privata, courtesy Fondazione Marconi, Milano
Un sottile tracciato a inchiostro nero, interrotto nei quattro angoli, riquadra un foglio di carta quadrettata, della cui estensione ed estendibilità l’artista prende così coscienza e conoscenza.
“Lasciando vuoti gli angoli, le quattro linee discontinue sottendono, in quanto interrotte, che avrebbero potuto essere infinite”1.
Insieme ad altri esempi realizzati nello stesso periodo, l’opera segna l’introduzione della carta quadrettata, il cui disegno predefinito suggerisce all’autore degli interventi grafici a inchiostro che si limitano, in modo impersonale, a rilevare o ripassare dei tracciati già dati: “La quadrettatura è già un’immagine, che attende però di essere ulteriormente definita e interpretata”2.
1 L’artista in conversazione con Ilaria Bernardi, 22 ottobre 2012.
2 Ibidem.
2007 | Milano, Giò Marconi, Giulio Paolini, 4 maggio - 27 luglio. |
• | Paolini: opere 1961/73, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano 1973, ripr. s.p. |
• | Giulio Paolini, Quaderno n. 30, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma 1976, ripr. n. 13 (ruotato di 180 gradi). |
• | Giulio Paolini. Werke und Schriften 1960-1980, Kunstmuseum Luzern, Lucerna 1981, ripr. p. 14 (ruotato di 180 gradi). |
• | G. Paolini, Voix off, Éditions W, Mâcon 1986, ripr. p. 112. |
• | Giulio Paolini. “Una collezione ’60/’80”, Studio Marconi, Milano 1990, ripr. p. 21. |
• | I. Bernardi, Giulio Paolini. Opere su carta: un laboratorio gestuale per la percezione dell’immagine, Prinp Editore, Torino 2017, p. 104, ripr. col. p. 105. |