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GPO-0095

Tele grezze

160 x 230 x 230 cm (sei elementi 112 x 160 cm ciascuno)

Firmato, titolato e datato al verso della tela verticale di sinistra, in alto: “Giulio Paolini / Narciso / 1966”

Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino

Donazione dell’artista, 25 ottobre 2012, n. arch. GPO-0095

Tre tele preparate di formato quadrato, ciascuna suddivisa in due triangoli rettangoli, seguono i tre piani fra loro perpendicolari che formano l’angolo di una stanza, originando nello stesso tempo l’immagine di un cubo aperto. Lo sdoppiamento speculare delle tele è posto in risalto dal titolo, che evoca il noto mito di Narciso, innamoratosi della propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua.
L’opera fa parte della linea di ricerca distintiva del 1966, che a partire da una medesima premessa – delle tele giustapposte a segnare l’angolo di un ambiente, inteso come elementare punto di origine di uno spazio – sviluppa le più diverse configurazioni ottiche, mettendo in gioco lo scarto tra il presupposto logico – il dato elementare e razionale – e la complessità illogica e mutevole della percezione. All’interno di questa serie di opere, Narciso costituisce una variante di Ut-op (GPO-0094), con cui divide lo stesso disegno strutturale, segmentato in modo differente.

1967 Torino, Teatro Stabile, Sala delle Colonne, Proposte 1. Giulio Paolini, 2 marzo, senza catalogo.
1967 Venezia, Galleria del Leone, Giulio Paolini, dal 7 agosto, citato come esposto, non ripr.
1967 Torino, Galleria Christian Stein, Giulio Paolini, dall’8 novembre.
1968 Roma, QUI arte contemporanea, Fabro, Kounellis, Paolini, dal 24 aprile, citato come esposto, non ripr.
G. Celant, Prima della “pittura”, Giulio Paolini, in “Marcatrè”, n. 30-33, Milano, luglio 1967, ripr. p. 271.
M. Volpi Orlandini, L’art pauvre, in “Opus International”, n. 16, Parigi, marzo 1970, ripr. p. 43.
QUI incontri, in “QUI arte contemporanea”, n. 7, Roma, dicembre 1971, ripr. p. 5 (veduta espositiva Venezia 1967; erroneamente indicato come esposto nella mostra “Vedo”, Roma 1970).
Giulio Paolini, Le Nouveau Musée, Villeurbanne 1984, vol. Images/Index, ripr. p. 23.
Giulio Paolini. “Tutto qui”, catalogo della mostra, Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, Agenzia Editoriale Essegi, Ravenna 1985, ripr. n. 7.
G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 66 (veduta espositiva Venezia 1967).
Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, ripr. pp. 174, 197 (veduta espositiva Venezia 1967).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 95, p. 124, ripr.
T. Migliore, Ritratti ‘“portratti”. Giulio Paolini e l’identikit dell’artista, in L’immagine che siamo. Ritratto e soggettività nell’estetica contemporanea, a cura di M.G. Di Monte, M. Di Monte e H. de Riedmatten, Carocci editore, Roma 2014, p. 125, non ripr.
Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969, catalogo della mostra, Peggy Guggenheim Collection, Venezia, Marsilio Editori, Venezia 2016, ripr. p. 220 (veduta espositiva Venezia 1967).
Giulio Paolini. Del Bello ideale, catalogo della mostra, Fondazione Carriero, Milano, Koenig Books, Londra 2019, ripr. vol. 2 p. 20 (veduta espositiva Venezia 1967).
Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. pp. 115 (con l’artista mentre allestisce l’opera, Venezia 1967), 116, 117 (vedute espositive Venezia 1967).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 24/01/2025