Senza titolo, 1964
GPO-0057
Tavole di compensato
Due elementi: 200 x 150 cm, 102 x 102 cm
Firmato e datato al verso della tavola grande, sul riquadro di carta bianca: “Giulio Paolini 1964”
Collezione privata
Una tavola di compensato è appoggiata a terra e inclinata contro una tavola più grande, sospesa alla parete.
L’opera fa parte degli otto lavori esposti nella prima mostra personale dell’artista alla Galleria La Salita a Roma nel 1964, costituiti da semplici tavole di compensato, che appoggiate a terra o sospese al muro “‘sostituiscono’ la presenza dei quadri alle pareti e analizzano i puri rapporti convenzionali di un’esposizione”1 come scrive l’artista nel 1973. Amplificando il gesto che si limita a suggerire la visione eventuale di un quadro, fin dall’inizio prescelto da Paolini a paradigma della propria ricerca, questi lavori aprono il campo all’interrogazione che l’opera pone nel momento della sua esposizione e quindi della sua percezione.
1 G. Paolini, Note di lavoro, in “NAC”, n. 3, Milano, marzo 1973, p. 10. Cfr. anche la lettera di Paolini a Plinio De Martiis del 4 luglio 1964, in cui, dopo considerazioni critiche rispetto al trionfo della Pop Art alla Biennale di Venezia del 1964, gli anticipa il progetto della propria mostra in questi termini: "La mia ‘mostra’, chiusa la Biennale, sarà una rappresentazione finalmente esplicita, definitiva, della situazione attuale, ed è già ora rivolta ad orientare la mia attività semplicemente ad ‘essere’, senza più mediazioni, accorgimenti o ogni altra sorta di accessori estetici" (manoscritto conservato presso Archivio di Stato di Latina, Fondo La Tartaruga, Busta 26).
1964 | Roma, Galleria La Salita, Giulio Paolini, dal 31 ottobre. |
2019 | Roma, Palazzo delle Esposizioni, Mostre in mostra. Roma contemporanea dagli anni Cinquanta ai Duemila/1, 30 maggio - 28 luglio, senza catalogo. |
• | G. Paolini, Note di lavoro, in “NAC”, n. 3, Milano, marzo 1973, p. 10 (ripubblicato in Id., Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, p. 42, nuova edizione Electa, Milano 2023, p. 68). |
• | G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 34, 38, ripr. n. 29 p. 38 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di Id., Fondazione Prada, Milano 2003, pp. 126, 134), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, ripr. n. 51. |
• | Gian Tomaso Liverani. Un disegno dell’arte: la galleria La Salita dal 1957 al 1998, a cura di D. Lancioni, Umberto Allemandi & C., Torino 1998, ripr. p. 34 (veduta espositiva Roma 1964). |
• | Omaggio a Gian Tomaso Liverani, catalogo della mostra, Galleria Comunale d’Arte, Faenza, Umberto Allemandi & C., Torino 2002, ripr. p. 40 (veduta espositiva Roma 1964). |
• | Giulio Paolini 1960-1972, cit., Milano 2003, ripr. p. 115. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 57, p. 90 (con errore nel numero di opere menzionate in relazione alla prima esposizione personale a Roma nel 1964), ripr. |
• | Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969, catalogo della mostra, Peggy Guggenheim Collection, Venezia, Marsilio Editori, Venezia 2016, ripr. p. 220 (veduta espositiva Roma 1964). |
• | Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. p. 107 (veduta espositiva Roma 1964). |