Io (frammento di una lettera), 1969
GPO-0193
Frammento di dattiloscritto applicato su supporto adesivo di gomma
Ø 1.5 cm
L’opera è stata realizzata in due esemplari, che si distinguono per lievi differenze nella frammentazione del contorno e nell’inquadratura del particolare di testo.
1 | Collezione Catia Campestre, Modena |
2 | Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino. Deposito a lungo termine da Collezione privata |
2 | Dal 4 dicembre 2015 al marzo 2020 in deposito presso MASI Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano |
• 1970, Roma, Qui Arte Contemporanea: stando alla recensione di Leonardo Sinisgalli, l’artista ha allestito l’opera (all’epoca ancora priva di teca) al centro di una parete vuota.
Io consiste in un minuscolo frammento a forma circolare – strappato da una lettera dattiloscritta dell’artista e applicato su un supporto adesivo – che reca al centro il pronome “io”.
Isolato dal contesto al quale apparteneva, il pronome personale acquista un’autonomia e un significato paradossali. Da un lato, assume un’evidenza e una centralità inversamente proporzionali alla sua qualità di frammento; dall’altro, perde la determinazione che gli è propria per rinviare a un soggetto impersonale e quindi universale.
1970 | Roma, QUI arte contemporanea, Giulio Paolini. Vedo, 20 gennaio - 7 febbraio, citato come esposto, non ripr. |
1970 | Torino, Galleria Notizie, Giulio Paolini. Vedo, 18 febbraio - 20 marzo, citato come esposto, non ripr. |
1970 | Lucerna, Kunstmuseum Luzern, Processi di pensiero visualizzati. Junge italienische Avantgarde, 31 maggio - 5 luglio, non ripr. |
1971 (?) | Monaco di Baviera, Kunstverein München, Arte Povera: 13 italienische Künstler. Dokumentation und neue Werke, 26 maggio - 27 giugno. |
1972 | New York, John Weber Gallery, De Europa, 29 aprile - 24 maggio, ripr. s.p.; esemplare indicato come “1” in questa scheda. |
2003 | Milano, Fondazione Prada, Giulio Paolini 1960-1972, 29 ottobre - 18 dicembre, citato come esposto p. 402, ripr. p. 285; esemplare indicato come “2” in questa scheda. |
2016 | Milano, Fondazione Prada, Goschka Macuga. To the Son of Man Who Ate the Scroll, 4 febbraio - 19 giugno, ripr. p. 243 n. 30; esemplare indicato come “2” in questa scheda. |
2017 | Lugano, Spazio -1, Torino 1966-1973, 9 aprile - 23 luglio, citato come esposto p. 307, ripr. col. p. 272.; esemplare indicato come “2” in questa scheda. |
2022 | Rivoli, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, allestimento della collezione, dal 30 luglio; esposto nella Sala cinese; esemplare indicato come “2” in questa scheda. |
2024-25 | Parigi, Bourse de Commerce – Pinault Collection, Arte Povera, 9 ottobre 2024 - 20 gennaio 2025, ripr. col. p. 241, scheda di S.M.S. Cammarata p. 242; esemplare indicato come “2” in questa scheda. |
• | G. Paolini nell’intervista di A. Trimarco (1992 ca.), in A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, Milano 2001, p. 30. |
• | A. Bonito Oliva, Il territorio magico. Comportamenti alternativi dell’arte, Centro Di, Firenze 1971, ripr. p. 82 (prima versione). |
• | G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 80, 83, ripr. n. 75 p. 80 (prima versione; ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di Id., Fondazione Prada, Milano 2003, p. 270), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | T. Trini, Giulio Paolini, un decennio. Parte prima: Il vero e il visibile, in “Data”, a. III, n. 7-8, Milano, estate 1973, p. 61, non ripr. (ripubblicato in Tommaso Trini. Mezzo secolo di arte intera. Scritti 1964-2014, a cura di L. Cerizza, Johan & Levi Editore, Milano 2016, p. 106, non ripr.). |
• | I. Calvino, La squadratura, in G. Paolini, Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, pp. X, non ripr. (ripubblicato in Semiotiche della pittura. I classici. Le ricerche, a cura di L. Corrain, Meltemi editore, Roma 2004, p. 230, ripr.); nuova edizione Electa, Milano 2023, p. 12, non ripr. |
• | M. Fagiolo, Glossario, in Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, p. 29, ripr. n. 118 (prima versione). |
• | Giulio Paolini, Le Nouveau Musée, Villeurbanne 1984, vol. Figures/Intentions, ripr. p. 12 (prima versione). |
• | F. Poli, in Giulio Paolini, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano 1984, s.p., non ripr. (ripubblicato come L’io dell’artista, l’io della pittura, in Id., Giulio Paolini, Lindau,Torino 1990, p. 14). |
• | Giulio Paolini. La Casa di Lucrezio, catalogo della mostra, Palazzo Rosari Spada, Spoleto, Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno (Bologna) 1984, ripr. p. 14 (prima versione). |
• | S. Vertone, Non tutto qui, in Giulio Paolini. “Tutto qui”, catalogo della mostra, Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, Agenzia Editoriale Essegi, Ravenna 1985, p. 43, ripr. n. 17 (prima versione). |
• | G. Celant, Arte Povera. Storie e protagonisti / Art Povera. Histories and protagonists, Electa, Milano 1985, ripr. p. 162 (prima versione; idem nel reprint incluso in G. Celant, Arte Povera. Storia e storie, Mondadori Electa, Milano 2011). |
• | G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 227 (prima versione). |
• | A. Quattordio, Forma come evocazione, in “Vogue Gioiello”, Milano, 1988, ripr. (prima versione). |
• | F. Poli, L’io dell’artista, l’io della pittura, in Id., Giulio Paolini, cit., Torino 1990, p. 14, ripr. n. 18 (prima versione). |
• | S. Vertone, Il pronome in anticamera, in Inside Out - Museo Città Eventi, catalogo della mostra, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Edizioni Charta, Milano 1993, p. 24, ripr. (prima versione). |
• | D. von Drathen, Giulio Paolini. Der blinde Blick des Sehers, in Künstler. Kritisches Lexikon der Gegenwartskunst, serie 33, fasc. 7, Weltkunst-Bruckmann Verlag, Monaco di Baviera 1996, p. 6, non ripr. (ripubblicato in Id., Vortex of silence. Proposition for an art criticism beyond aesthetic categories, Edizioni Charta, Milano 2004, p. 223, non ripr.). |
• | Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, ripr. p. 227 (prima versione). |
• | M. Dalla Bernardina, Les autoportraits de Giulio Paolini, in “Ligeia”, nn. 29-32, Parigi, ottobre 1999 - giugno 2000, p. 9, non ripr. |
• | M. Belpoliti, L’Io esposto, ovvero: tutte le esposizioni di Io, in Giulio Paolini. Premio Internazionale Koinè 2000 alla carriera, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona, Electa, Milano 2001, p. 20, non ripr. |
• | A. Zevi, Peripezie del dopoguerra nell’arte italiana, Giulio Einaudi editore, Torino 2005, p.343, non ripr. |
• | E. Grazioli, Giulio Paolini, tre e quattro, in Giulio Paolini. Fuori programma, catalogo della mostra, GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2006, pp. 21-22, non ripr. |
• | L’immagine del vuoto. Una linea di ricerca nell’arte in Italia 1958-2006, catalogo della mostra, Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Skira editore, Milano 2006, ripr. p. 15. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 193, p. 206, ripr. |
• | F. Boràgina, D come disegno - Giulio Paolini, in “Boîte”, a. 01, n. 03, Lissone (Milano), autunno 2009, ripr. s.p. |
• | D. Lancioni, Profilo biografico, in Giulio Paolini. Gli uni e gli altri. L'enigma dell'ora, catalogo della mostra, Palazzo delle Esposizioni, Roma, Skira editore, Milano 2010, p. 70, non ripr. |
• | I. Splendorini, Apocryphie, tautologie et vertige de la multiplication. Se una notte d'inverno un viaggiatore et l'œuvre de Giulio Paolini, in "Italies. Revue d'études italiennes", n. 16, Aix-en-Provence, [autunno] 2012, pp. 334-336, ripr. col. p. 335. |
• | T. Migliore, Ritratti ‘“portratti”. Giulio Paolini e l’identikit dell’artista, in L’immagine che siamo. Ritratto e soggettività nell’estetica contemporanea, a cura di M.G. Di Monte, M. Di Monte e H. de Riedmatten, Carocci editore, Roma 2014, p. 129, non ripr. |
• | A. Piacentini, Consistenza. L’inesplorata sesta lezione di Calvino, Edizioni Progetto Cultura, Roma 2016, ripr. in copertina. |
• | F. Guzzetti, “Ich war ein Mann der Institution”: Jean-Christoph Ammann e Processi di pensiero visualizzati, in “Ricerche di storia dell’arte”, n. 132, Roma, 2020, p. 15, non ripr. |
• | F. Cafagna, Artisti italiani alla John Weber Gallery. Strategie commerciali e curatoriali (1971-1975), in “Ricerche di storia dell’arte”, n. 132, Roma, 2020, p. 42, non ripr. |
• | V. Fumagalli, Sguardo e memoria. Le corrispondenze tra Giulio Paolini e “Le Cygne” di Charles Baudelaire, Fondazione Mario Luzi Editore, Roma 2023, ripr. p. 146. |
• | Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. La storia e le collezioni, a cura di C. Christov-Bakargiev e M. Beccaria, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli, Umberto Allemandi & C., Torino 2023, vol. II, ripr. col. p. 823. |