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Nove particolari in due tempi, 1984

GPE-0050

Serigrafia e disegno a matita

Magnani Pescia Incisioni

Nove tavole 17 x 24 cm ciascuna

100 x 150 cm

Firmato al recto della nona tavola, in basso al centro: “Giulio Paolini”

Numerazione manoscritta non autografa al colophon

60 esemplari in numeri arabi da 1/60 a 60/60
10 esemplari in numeri romani da I/X a X/X

Edizioni Ginevra Grigolo, Bologna

Stamperia Il Navile, Bologna

La cartella-libro è realizzata dallo Studio G7, Bologna – fondato nel 1973 da Ginevra Grigolo – in occasione della seconda esposizione personale di Paolini, inaugurata l’1 dicembre 1984. Fin dall’inizio l’attività della galleria ha incluso la presentazione e la realizzazione di libri d’artista ed edizioni grafiche.

Cofanetto rigido blu, 24 x 17 x 1 cm, muto, contiene il libro con copertina morbida in cartoncino blu, titoli in nero al piatto anteriore (autore, titolo, editore). La legatura raccoglie le nove tavole ripiegate e un bifoglio con frontespizio (prima facciata) – comprensivo dello schema di allestimento dell’edizione – e colophon (quarta facciata).

Riporta informazioni relative alla data di stampa (novembre 1984), all’editore (Ginevra Grigolo e Alvaro Beccattini), alla tiratura, allo stampatore e al tipo di carta. Numerazione al centro, a sinistra.

L’allestimento delle nove tavole, prefigurato nel disegno riprodotto nelle tavole medesime, prevede la collocazione del primo elemento con la figura all’estrema destra e la distribuzione delle altre otto tavole in modo tale da comporre il tracciato del cono visuale che si diparte dall’occhio della figura. La linea mediana che attraversa i nove elementi deve essere perfettamente orizzontale. Le misure complessive dell’opera allestita sono pari a circa 100 x 150 cm.

Le prime otto tavole raffigurano un disegno di nove riquadri, corrispondenti all’insieme delle tavole che costituiscono l’edizione. Di volta in volta, il riquadro che coincide con la tavola interessata include un frammento fotografico di cielo o di mare. Ciascuna tavola reca inoltre iscritta una lettera, in blu e in calligrafia dell’autore, in modo da comporre, nella successione numerata delle tavole, il nome della dea greca Mnemosine. La nona tavola riproduce invece una figura maschile (tratta da un manuale seicentesco di prospettiva), intenta a osservare e a disegnare, come indicano rispettivamente le linee azzurre che si dipartono dall’occhio e l’immagine di una mano che impugna una penna1. Nell’edizione allestita, la figura si trova all’estremità destra, in modo che tutte le tavole, aperte e disposte come nel disegno che riproducono, siano inscritte nel suo campo visivo, indicato per mezzo dell’estensione dei raggi visivi dall’occhio alle singole tavole.
Nello sguardo della figura non si compone alcuna immagine integra: l’occhio coglie solo dei particolari scomposti di un Tutto incommensurabile, evocato per mezzo della dimensione spaziale del cielo e del mare, nonché attraverso Mnemosine, dea della memoria e madre delle nove Muse (la “e” finale del nome si trova accanto all’occhio della figura, al vertice del suo cono visivo). L’Uno si disperde nel molteplice, il punto di fuga della prospettiva si allontana all’infinito, come la linea d’orizzonte del cielo e del mare, come la profondità insondabile della memoria e l’ideale supremo rappresentato dalle Muse.
Il titolo si riferisce alle nove tavole che costituiscono l’edizione e alla possibilità di fruire l’opera in due tempi distinti: come libro
2 da un lato e come composizione allestita dall’altro.
L’edizione coniuga il tema iconografico del lavoro di grande formato intitolato
Hortus clausus, 1981 (GPO-0442) e la tematica di Mnemosine sviluppata tra il 1979 e il 1981 (GPO-0420, GPO-0426, GPO-0460, GPC-0570, GPC-0792). Riprende inoltre il nucleo tematico di un’opera su carta realizzata nel 1983, originariamente intitolata L’exil du cygne (nove particolari in due tempi) (GPC-0641); l’osservatore seduto, quale variante della figura in piedi introdotta nel 1981, compare per la prima volta in questa edizione e in alcuni studi coevi su carta (cfr. GPC-0656, GPC-1649).

1 La mano desunta da una tavola dall’Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers (1751) di Diderot e D’Alembert è corredata di nove cifre e illustra didatticamente la “vera maniera di tenere una penna” per scrivere.
2 Nel colophon l’edizione è designata come libro. Analogamente ad altri casi, la classificazione tipologica di questo genere di pubblicazione non è necessariamente univoca: si tratta di creazioni ibride – libro, cartella, oggetto – caratterizzate dalle stesse ambiguità implicite al termine “libro d’artista”, che spesso travalica i confini di una categoria predefinita.

Figura tratta da Pierre Descargues, Traités de perspective, Editions du Chêne, Parigi 1976, p. 102 (Abraham Bosse, “Les perspecteurs”).
Immagine della mano tratta da Denis Diderot, Jean Baptiste Le Rond d’Alembert,
Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers. Recueil de planches sur les sciences, les arts libéraux et les arts méchaniques, avec leur explication. Seconde livraison, en deux parties. Première partie, Parigi 1763, p. 126, tav. III (“L’Art d’écrire”).

1984 Bologna, Studio G7, Giulio Paolini, dal 1 dicembre.
1985 Ravenna, Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Giulio Paolini. Tutto qui, 15 giugno - 22 settembre, ripr. n. 46.
1986 Francoforte, Frankfurter Kunstverein, 1960-1985. Aspekte der italienischen Kunst, dal 17 gennaio, itinerante: Berlino, Haus am Waldsee, marzo - aprile; Hannover, Kunstverein Hannover, maggio - giugno; Bregenz, Bregenzer Kunstverein, Künstlerhaus Thurn und Taxis, luglio - agosto; Vienna, Hochschule für angewandte Kunst, settembre - ottobre, citato come esposto p. 142, ripr. n. 3 p. 73.
1986 Basilea, Galerie Fina Bitterlin, Literatur im Raum, fino al 15 maggio, ripr. n. 5.
1989 Torino, Salone del Libro, Impressions graphiques. Progetti e collaborazioni editoriali di Giulio Paolini, 12-18 maggio, cat. n. 10 (sezione “Edizioni a tiratura numerata”), non ripr.
1992 Bonn, Bonner Kunstverein, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Werk 1967-1992, 24 febbraio - 29 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 51).
1993 Winterthur, Kunstmuseum Winterthur, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das druckgraphische Werk 1967-1992, 16 gennaio - 7 marzo (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 51).
1995 Lisbona, Fundação Calouste Gulbenkian / Centro de Arte Moderna José de Azeredo Perdigão, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Múltiplos e Obra Gráfica 1969-1995, 16 marzo - 28 maggio, non ripr. nel pieghevole della mostra (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 51).
1996 Torino, Galleria Martano, Artists’ Books, 8 maggio - 10 giugno, citato come esposto s.p., non ripr.
1996 Apolda, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Giulio Paolini. Impressions graphiques, 27 settembre - 27 ottobre (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 51).
1997 Göppingen, Kunsthalle, Giulio Paolini. Impressions graphiques. Das graphische Druckwerk 1967-1995, 9 marzo - 13 aprile (catalogo Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 51).
2000-01 Bologna, Studio G7, Giulio Paolini. Opere Grafiche, 16 dicembre 2000 - 20 gennaio 2001.
2002 Modena, Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, Giulio Paolini. Pagine, 20 settembre - 23 novembre, ripr. col. pp. 58-59 (didascalia p. 92).
2006 Rivoli, Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Libri Books Bücher, 29 aprile - 30 luglio, senza catalogo.
2011 Bologna, Aula Magna della Biblioteca Universitaria, Libro / Opera. Viaggio nelle pagine d'artista. La collezione di Danilo Montanari, 16 settembre - 12 ottobre, ripr. p. 150.
2014 Bologna, Studio G7, Giulio Paolini. Opera grafica e collage, 20 settembre - 15 novembre.
2021 Boston, Krakow Witkin Gallery, Remake. Sarah Charlesworth, Giulio Paolini, Paul Mpagi Sepuya, and Shellburne Thurber, 13 maggio - 3 giugno; esemplare p.s. (prova speciale).
Impressions graphiques. L’opera grafica 1967-1992 di Giulio Paolini, Marco Noire Editore, Torino 1992, cat. n. 51, ripr. col.
L. Dematteis, G. Maffei, Libri d’artista in Italia 1960-1998, Regione Piemonte, Torino 1998, cat. n. 2093 p. 178, non ripr.
Giulio Paolini, catalogo della mostra, Studio G7, Bologna, Damiani editore, Bologna 2008, ripr. col. p. 93.
My way. A modo mio. Ginevra Grigolo e lo Studio G7, 44 anni tra attualità e ricerca, catalogo della mostra, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, Corraini Edizioni, Mantova 2017, p. 141, non ripr.
Scheda a cura di Bettina Della Casa e Maddalena Disch, 03/03/2025