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GPO-0028

Cementite su carta tesa su tavola di masonite

50 x 50 cm

Firmato e datato al verso, sul riquadro di carta bianca: “Giulio Paolini” (in alto a sinistra), “1963” (in basso a sinistra)

Collezione privata, courtesy Vitart S.A.

Un foglio di carta bianca teso su una tavola di masonite è rifilato lungo i lati sinistro e destro, tranne che negli angoli, in modo da rivelare il supporto. Della cementite bianca fatta colare dall’alto lo ricopre parzialmente, in maniera da lasciare trasparire il fondo cartaceo. Sul verso si trova una riproduzione a colori di un’immagine pubblicitaria del cioccolato “Picnic”.
“L’immagine del quadro sono gli stessi elementi che lo costituiscono: parto da una certa superficie rigida e la ricopro con un altro materiale che è atto a ricevere dei segni grafici, visibili, e questo materiale non cancella il supporto su cui si posa ma è sagomato deliberatamente in modo da scoprirne un dettaglio, e via di seguito anche l’aggiunta di elementi successivi rispetta la presenza degli altri precedentemente manipolati. […] L’immagine voluta sopra questi materiali non è altro che la corretta presentazione dei materiali stessi”
1, dichiara l’artista nel 1973.
L’opera fa parte di un gruppo di lavori (da GPO-0028 a GPO-0049) che hanno quale comune denominatore la presenza di un intervento sia al recto sia al verso del quadro. Sul fronte si avvicendano superfici di varia natura (carta dipinta, carta millimetrata, riproduzioni fotografiche, pannelli sagomati), mentre sul retro (nascosto alla vista) compaiono dei particolari di immagini e di scritte a stampa desunte da rotocalchi o da libri. Il titolo, quando specificato (come nel caso di
Picnic), riferisce un elemento testuale presente al verso. “Come in superficie si alternano elementi diversi, ma sempre ‘ciechi’, nel senso che non tendono a fornire un’immagine, ma sono lì per se stessi ad occupare quel certo spazio, così anche il titolo è un elemento assolutamente autonomo dalla superficie […], costituito da un frammento di parole e, a volte, di immagini, di seguito alla firma e alla data, in un riquadro di carta bianca fissato sul retro”2 spiega l’artista nel 1972. La sottrazione del quadro alla sua funzione di veicolo d’immagine prosegue l’indagine sperimentata in alcuni lavori precedenti intorno a un soggetto che, pur annunciato, rimane una presenza inespressa: il titolo riferisce qualcosa che non è visibile (in quanto applicato al verso), mentre il recto presenta un’immagine muta o comunque affrancata da ogni relazione logica con il titolo.

1 G. Paolini nell’intervista di A. Bonito Oliva, in Paolini: opere 1961/1973, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano 1973, s.p. (ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste, 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 152).
2 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019, pp. 30-31. Cfr. anche le considerazioni dell’artista in C. Lonzi, Autoritratto, De Donato Editore, Bari 1969, p. 367 (nella ristampa et al./Edizioni, Milano 2010, p. 280).

G. Paolini nell’intervista di A. Bonito Oliva, in Paolini: opere 1961/1973, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano 1973, s.p. (ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste, 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 152).
G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019.
G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31, ripr. n. 25 p. 33 (recto; ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di Id., Fondazione Prada, Milano 2003, pp. 110, 122, non ripr.), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019.
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 28, p. 67, ripr. col. (recto) e b/n (verso).
L. Skrebowski, Introspezione come estrospezione: la poietica di Paolini, in Giulio Paolini. Del Bello ideale, catalogo della mostra, Fondazione Carriero, Milano, Koenig Books, Londra 2019, vol. 1 p. 64 (italiano) / 82 (inglese), ripr. col. vol. 1 p. 76.
Scheda a cura di Maddalena Disch , 25/02/2025