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M. Tullio Cicerone, 1963

GPO-0049

Pannello di legno compensato traforato

40 x 40 cm

Firmato e datato al verso, sul riquadro di carta bianca: “Giulio Paolini” (in alto a sinistra), “1963” (in basso a sinistra)

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino. Deposito a lungo termine da Collezione privata

Dal 4 dicembre 2015 al marzo 2020 in deposito presso MASI Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano

Quattro fessure praticate lungo i margini di un pannello di compensato – tenuto in lieve aggetto rispetto al muro mediante spessori adesivi – lasciano intravedere la parete sulla quale è collocato. Sul retro si trova una riproduzione fotografica di un busto romano di Cicerone, accompagnato dalla didascalia che dà il titolo all’opera.
M. Tullio Cicerone fa parte di un gruppo di lavori (da GPO-0028 a GPO-0049) che hanno quale comune denominatore la presenza di un intervento sia al recto sia al verso del quadro. Sul fronte si avvicendano superfici di varia natura (carta dipinta, carta quadrettata, riproduzioni fotografiche, pannelli sagomati), mentre sul retro (nascosto alla vista) compaiono dei particolari di immagini e di scritte a stampa desunte da rotocalchi o da libri. Il titolo, quando specificato, riferisce un elemento testuale presente al verso. “Come in superficie si alternano elementi diversi [...] [che] sono lì per se stessi ad occupare quel certo spazio, così anche il titolo è un elemento assolutamente autonomo dalla superficie […], costituito da un frammento di parole e, a volte, di immagini, di seguito alla firma e alla data, in un riquadro di carta bianca fissato sul retro”1 spiega l’artista nel 1972.
Rispetto alle altre opere di questo gruppo,
M. Tullio Cicerone estende l’indagine alla relazione fra l’opera e la parete su cui è esposta, anticipando la tematica centrale della produzione del 1964.

1 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019, pp. 30-31. Cfr. anche le considerazioni dell’artista in C. Lonzi, Autoritratto, De Donato Editore, Bari 1969, p. 367 (nella ristampa et al./Edizioni, Milano 2010, p. 280).

2022 Rivoli, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, allestimento della collezione, dal 30 luglio; esposto nella Sala cinese.
G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019.
G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, ripr. n. 14 p. 27 (recto, ruotato di 180 gradi), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019.
Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, ripr. nn. 23-24 (recto e verso, recto ruotato di 180 gradi).
Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, ripr. col. pp. 62-63 (recto e verso).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 49, p. 82, ripr. col. (recto e verso).
I. Bernardi, Giulio Paolini 1963. Un autore (ancora) sconosciuto, in Arte italiana 1960-1964. Identità culturale, confronti internazionali, modelli americani, a cura di F. Fergonzi e F. Tedeschi, atti della giornata di studi promossa da Museo del Novecento e Gallerie d’Italia, Milano, 25 ottobre 2013, Scalpendi Editore, Milano 2017, p. 50, ripr. n. 7 p. 50.
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. La storia e le collezioni, a cura di C. Christov-Bakargiev e M. Beccaria, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli, Umberto Allemandi & C., Torino 2023, vol. II, ripr. col. p. 823.
Scheda a cura di Maddalena Disch , 25/02/2025