La B, 1963
GPO-0035
Tessuto di cotone teso su pannello di compensato montato su telaio
60 x 60 cm
Firmato e datato al verso, sul riquadro di carta bianca: “Giulio Paolini” (in alto a sinistra), “1963” (in basso a sinistra)
Collezione privata, Milano
Un tessuto arancione avvolge un pannello di compensato, in modo da lasciarne scoperto il bordo laterale. Il pannello, dal canto suo, è sagomato ortogonalmente nei quattro angoli per rivelare il telaio in lieve aggetto sul quale è montato. Sul retro compare un piccolo ritaglio di giornale con la scritta “La B”, ripresa dall’inizio di un titolo.
L’opera fa parte di un gruppo di lavori (da GPO-0028 a GPO-0049) che hanno quale comune denominatore la presenza di un intervento sia al recto sia al verso del quadro. Sul fronte si avvicendano superfici di varia natura (carta dipinta, carta quadrettata, riproduzioni fotografiche, pannelli sagomati), mentre sul retro (nascosto alla vista) compaiono dei particolari di immagini e di scritte a stampa desunte da rotocalchi o da libri. Il titolo, quando specificato, riferisce un elemento testuale presente al verso. “Come in superficie si alternano elementi diversi, ma sempre ‘ciechi’, nel senso che non tendono a fornire un’immagine, ma sono lì per se stessi ad occupare quel certo spazio, così anche il titolo è un elemento assolutamente autonomo dalla superficie […], costituito da un frammento di parole e, a volte, di immagini, di seguito alla firma e alla data, in un riquadro di carta bianca fissato sul retro”1 spiega l’artista nel 1972. La sottrazione del quadro alla sua funzione di veicolo d’immagine prosegue l’indagine sperimentata in alcuni lavori precedenti intorno a un soggetto che, pur annunciato, rimane una presenza inespressa: il titolo riferisce qualcosa che non è visibile (in quanto applicato al verso), mentre il recto presenta un’immagine muta o comunque affrancata da ogni relazione logica con il titolo.
1 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019, pp. 30-31. Cfr. anche le considerazioni dell’artista in C. Lonzi, Autoritratto, De Donato Editore, Bari 1969, p. 367 (nella ristampa et al./Edizioni, Milano 2010, p. 280).
• | G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 28-29, ripr. n. 22 p. 32 (recto; ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di Id., Fondazione Prada, Milano 2003, p. 110, ripr. p. 86, tagliato sui quattro lati), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 35, p. 72, ripr. col. (recto e verso). |
• | D. Soutif, Filigrane. Paolini, il primo quadro e la storia dell’arte, in S. Bann et al., Il passato al presente (In tema, n. 2), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2016, p. 93 (italiano) / 94 (inglese), non ripr. (ripubblicato in francese in “Les Cahiers du Musée national d’art moderne”, n. 137, Parigi, autunno, 2016, p. 80, non ripr.). |