Parnaso, 1977-78
GPO-0384
Matita, chiodi e diadema di foglie d’alloro su tela preparata
Tela centrale 48 x 70 cm, tele laterali 140 x 38.5 cm ciascuna, misure complessive 140 x 210 cm
Collezione privata
La fuga prospettica simulata da due tele di forma trapezoidale converge nella tela centrale, che trattiene un diadema di foglie d’alloro. La simulazione prospettica è avvalorata dai chiodi e dallo spessore delineato a matita lungo un lato verticale delle tele trapezoidali.
Il titolo cita il nome del monte che nella mitologia greca era consacrato al culto del dio Apollo ed era abitato dalle nove Muse. Insieme al diadema, attributo simbolico del poeta, la citazione inscrive lo spazio della rappresentazione (evocato attraverso la costruzione prospettica) nella dimensione classica dell’Arte.
L’opera fa parte di un gruppo di sei varianti sullo stesso tema, realizzate fra il 1977 e il 1979 (GPO-0375, GPO-0384, GPO-0394, GPO-0395, GPO-0404, GPO-0416).
1978 | Torino, Galleria Christian Stein, Giulio Paolini. Il giudizio di Paride, dall’8 maggio. |
1979-80 | Genazzano, Castello Colonna, Le Stanze, 30 novembre 1979 - 29 febbraio 1980, non ripr. |
• | Giulio Paolini. Premio Bolaffi 1980, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1980, ripr. p. 25 (veduta espositiva Torino 1978). |
• | Der Traum des Orpheus. Mythologie in der italienischen Gegenwartskunst 1967 bis 1984, catalogo della mostra, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco di Baviera 1984, ripr. p. 89 (veduta espositiva Torino 1978). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 384, p. 390, ripr. |
• | Giulio Paolini. O.D.E., catalogo della mostra, Castello di Perno, Monforte d’Alba (Cuneo), Fondazione Mancini Carini, Alba 2022, ripr. p. 125 (veduta espositiva Torino 1978). |