Una R, 1963
GPO-0042
Riproduzione fotografica applicata su pannello di masonite montato su telaio
23.5 x 18 cm
Firmato e datato al verso, sul riquadro di carta bianca: “Giulio Paolini” (in alto a sinistra), “1963” (in basso a sinistra)
Collezione privata
Una riproduzione a colori del Ritratto di dama (1635 ca.) di Antoon van Dyck è applicata su un supporto di masonite, collocato in lieve aggetto mediante spessori adesivi su un telaio di poco più grande. Al verso appare l’inizio di un titolo ripreso da un rotocalco.
L’opera fa parte di un gruppo di lavori (da GPO-0028 a GPO-0049) che hanno quale comune denominatore la presenza di un intervento sia al recto sia al verso del quadro. Sul fronte si avvicendano superfici di varia natura (carta dipinta, carta quadrettata, riproduzioni fotografiche, pannelli sagomati), mentre sul retro (nascosto alla vista) compaiono dei particolari di immagini e di scritte a stampa desunte da rotocalchi o da libri. Il titolo, quando specificato, riferisce un elemento testuale presente al verso. “Come in superficie si alternano elementi diversi [...] [che] sono lì per se stessi ad occupare quel certo spazio, così anche il titolo è un elemento assolutamente autonomo dalla superficie […], costituito da un frammento di parole e, a volte, di immagini, di seguito alla firma e alla data, in un riquadro di carta bianca fissato sul retro”1 spiega l’artista nel 1972.
Per la prima volta nel lavoro di Paolini, in quest’opera e in altre due coeve (GPO-0041, GPO-0043), compare a pieno titolo un’immagine. La scelta dei soggetti non osserva alcun criterio logico; l’immagine è coinvolta anzitutto in quanto tale: l’iconografia è “occasionale, quasi involontaria”, dichiara l’artista; “l’immagine è come l’immagine dell’immagine, quasi a giustificare l’esistenza stessa del quadro”2.
Insieme alla variante con l’Eleonora di Toledo di Alessandro Allori (GPO-0041), Una R segna inoltre la prima citazione di un dipinto del passato.
1 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019, pp. 30-31. Cfr. anche le considerazioni dell’artista in C. Lonzi, Autoritratto, De Donato Editore, Bari 1969, p. 367 (nella ristampa et al./Edizioni, Milano 2010, p. 280).
2 Ivi., p. 30 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, cit., p. 110).
Antoon van Dyck, Ritratto di dama, 1635 ca., olio su tela, 140 x 107 cm, Pinacoteca di Brera, Milano.
2010-11 | Valencia, IVAM Institut Valencià d'Art Modern, Colección Christian Stein. Una historia del arte italiano, 7 ottobre 2010 - 23 gennaio 2011, itinerante: Lugano, Museo Cantonale d'Arte, 12 marzo - 15 maggio 2011, citato come esposto p. 347, ripr. col. p. 158 n. 39 (recto e verso), ripr. col. nel pieghevole della mostra presentata a Lugano. |
• | G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp. 30-31; (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, pp. 110, 122), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | Giulio Paolini. “Una collezione ’60/’80”, Studio Marconi, Milano 1990, ripr. col. pp. 27 (recto), 29 (particolare del verso). |
• | Collezione Christian Stein. Una storia dell'arte italiana / A History of Italian Art, IVAM Institut Valencià d'Art Modern, Valencia e Museo Cantonale d'Arte, Lugano, Mondadori Electa, Milano 2010, ripr. col. p. 158 (recto e verso). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 42, p. 77, ripr. col. (recto) e b/n (verso). |
• | C. Zambianchi, Riflesso nel tempo. Note sul senso della storia nell’opera di Giulio Paolini, in S. Bann et al., Il passato al presente (In tema, n. 2), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2016, p. 13 (italiano) / 14 (inglese), non ripr. |
• | D. Soutif, Filigrane. Paolini, il primo quadro e la storia dell’arte, ivi, p. 93 (italiano) / 94 (inglese) (ripubblicato in francese in “Les Cahiers du Musée national d’art moderne”, n. 137, Parigi, autunno 2016, p. 80, non ripr.). |
• | I. Bernardi, Giulio Paolini 1963. Un autore (ancora) sconosciuto, in Arte italiana 1960-1964. Identità culturale, confronti internazionali, modelli americani, a cura di F. Fergonzi e F. Tedeschi, atti della giornata di studi promossa da Museo del Novecento e Gallerie d’Italia, Milano, 25 ottobre 2013, Scalpendi Editore, Milano 2017, p. 43, ripr. n. 3 p. 43. |