Ut-op, 1966
GPO-0094
Tele preparate
160 x 230 x 230 cm (tre elementi 160 x 160 cm ciascuno)
Firmato, titolato e datato al verso della tela numero 1, in alto al centro: "Giulio Paolini / Ut-op 1966"
Massimo De Carlo, Milano
Tre tele preparate di formato quadrato seguono i tre piani fra loro perpendicolari che formano l’angolo di una stanza, originando nello stesso tempo l’immagine di un cubo aperto. Il titolo sembra suggerire un riferimento alla coeva Op art o più in generale a un gioco di ”utopia ottica”1.
L’opera fa parte della linea di ricerca distintiva del 1966, che a partire da una medesima premessa – delle tele giustapposte a segnare l’angolo di un ambiente, inteso come elementare punto di origine di uno spazio – sviluppa le più diverse configurazioni ottiche, mettendo in gioco lo scarto tra il presupposto logico – il dato elementare e razionale – e la complessità illogica e mutevole della percezione.
1 G. Paolini in conversazione con G. Celant, 1972, trascrizione inedita presso l’archivio dell’artista, © G. Celant. Paolini ha ribadito l’affermazione anche in tempi più recenti, in conversazione con I. Valbonesi, Roma, 29 marzo 2009, per RAM Radioartemobile, in occasione dell’esposizione collettiva Camere # 8. Fuori gioco: Olafur Eliasson, Giulio Paolini, Erwin Wurm, Galleria RAM Radioartemobile, Roma.
1966 | Milano, Galleria dell’Ariete, Giulio Paolini, dal 15 aprile, cat. n. 4, non ripr., riferimento nel testo di C. Lonzi s.p. |
1990-91 | Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma Anni ’60. Al di là della pittura, 20 dicembre 1990 - 15 febbraio 1991, ripr. p. 207. |
1997-98 | Venezia, Palazzo Querini Dubois, Minimalia. Da Giacomo Balla a..., 12 giugno - 12 ottobre, itinerante: Roma, Palazzo delle Esposizioni, 28 gennaio - 6 aprile 1998, ripr. p. 148 (con tecnica errata). |
2001-02 | Londra, Tate Modern, Zero to Infinity: Arte Povera 1962-1972, 31 maggio - 19 agosto, itinerante: Minneapolis, Walker Art Center, 13 ottobre 2001 - 13 gennaio 2002; Los Angeles, MOCA Museum of Contemporary Art, 28 aprile - 22 settembre 2002; Washington D.C., The Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, 23 ottobre 2002 - 12 gennaio 2003, citato come esposto p. 358 n. 98 (con misure errate), ripr. p. 277. |
2003 | Milano, Fondazione Prada, Giulio Paolini 1960-1972, 29 ottobre - 18 dicembre, citato come esposto p. 400, ripr. p. 161. |
2009 | Roma, Galleria RAM Radioartemobile, Camere #8 Fuori gioco: Olafur Eliasson, Giulio Paolini, Erwin Wurm, 2 aprile - 28 maggio. |
• | G. Paolini nell’intervista di C. Lonzi, Giulio Paolini, in “Collage”, n. 7, Palermo, maggio 1967 (ripubblicato in C. Lonzi, Scritti sull'arte, et al./Edizioni, Milano 2012, p. 524). |
• | G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 52 (in generale sulle opere da GPO-0094 a GPO-0105; ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di Id., Fondazione Prada, Milano 2003, p. 166), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | G. Paolini nell’intervista di N. Orengo, Dipingere la pittura, in “Fuoricampo”, a. 1, n. 2, Torino, giugno 1973, p. 5 (in generale sulle opere da GPO-0094 a GPO-0105; ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 166). |
• | G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, pp.51-52, ripr. n. 46 p.51 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di Id., Fondazione Prada, Milano 2003, p. 166), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | N. Orengo, Giulio Paolini. Dipingere la pittura, in “Fuoricampo”, a. 1, n. 2, Torino, giugno 1973, ripr. p. 5. |
• | Paolini: opere 1961/73, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano 1973, ripr. s.p. |
• | G. Paolini, Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, ripr. p. 22; nuova edizione Electa, Milano 2023, ripr. p. 48. |
• | M. Fagiolo, Glossario, in Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, p. 25, ripr. n. 62. |
• | Identité Italienne. L’art en Italie depuis 1959, a cura di G. Celant, Centre Georges Pompidou, Parigi, Centro Di, Firenze 1981, p. 158, non ripr. |
• | Artisti italiani contemporanei 1950-1983, catalogo della mostra, Chiesa di San Samuele, Venezia, Electa, Milano 1983, ripr. p. 49. |
• | L’avanguardia plurale. Italia 1960-70, catalogo della mostra, Centro di Servizi Culturali, Pescara 1983, ripr. p. 17. |
• | A. Mammì, I. Panicelli, Giulio Paolini. Bibliografia, in Giulio Paolini. La Casa di Lucrezio, catalogo della mostra, Palazzo Rosari Spada, Spoleto, Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno (Bologna) 1984, p. 10, non ripr. (ripubblicato in Markus Lüpertz, Giulio Paolini: figure, colonne, finestre, catalogo della mostra, Castello di Rivoli, Rivoli 1986, pp. 75-76, non ripr.). |
• | F. Poli, Giulio Paolini, Lindau, Torino 1990, ripr. n. 70. |
• | A. Zevi, Three Artistic Generations in Contemporary Italy in Three Artistic Generations in Contemporary Italy, catalogo della mostra, Tel Aviv Museum of Art, Helena Rubinstein Pavilion for Contemporary Art, Tel Aviv 1993, pp. 87-86 [sic], ripr. p. 27. |
• | F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Editori Laterza, Bari 1995, p. 104, non ripr. |
• | Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, ripr. p. 210. |
• | F. Poli, Ricerche minimaliste e analitiche, in Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 a oggi, a cura di Id., Mondadori Electa, Milano 2003, p. 88, non ripr. |
• | A. Zevi, Peripezie del dopoguerra nell’arte italiana, Giulio Einaudi editore, Torino 2005, p. 289, non ripr. |
• | G. Di Genova, Storia dell’Arte Italiana del ‘900 per generazioni. Generazione Anni Quaranta, Edizioni Bora, Bologna, 2007, vol. 6.1, p. 12, non ripr. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 94, p. 123, ripr. |
• | G. Celant, Arte Povera. Storia e storie, Mondadori Electa, Milano 2011, p. 57 (testo ripreso da Giulio Paolini, cit., New York 1972), ripr. |
• | M. Siracusa, Angoli / Corners, in "Inventario", n. 7, Milano, [maggio] 2013, p. 39, ripr. |
• | C. Zambianchi, “Oltre l’oggetto”: qualche considerazione su Arte Povera e performance, in “Ricerche di storia dell’arte”, n. 114, Roma, 2015, p. 41, non ripr. (ripubblicato in francese in Arte Povera. Monument, contre-monument et histoire, a cura di C. Palermo, Éditions Mimésis, Parigi 2023, pp. 161-162, non ripr.). |
• | Giulio Paolini. Expositio, catalogo della mostra, Museo Poldi Pezzoli, Milano, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2016, ripr. p. 18. |
• | R. Cuomo, Giulio Paolini. Lo spazio, 1967 (In collezione, n. 4), Fondazione Giulio e Anna Paolini e Corraini Edizioni, Mantova 2016, pp. 55, 57 (italiano) / 54, 56 (inglese), ripr. p. 57. |
• | RAM radioartemobile, a cura di D. Stiefelmeier, Di Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo (Milano) 2022, pp. 134-135, ripr. p. 137 (veduta espositiva Roma 2009). |
• | Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. col. p. 237 (veduta espositiva Milano 2003). |
• | B. Benedetti, Anni luce. Cronistoria di un esordio, in Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona, Manfredi Edizioni, Imola 2024, p. 78, non ripr. |
• | F. Guzzetti, “Non si trattava di elaborare degli spazi astratti”: Giulio Paolini all’Ariete, 1966, in Spazi astratti. Interferenze fra architettura e arti a Milano 1945-1970, a cura di A.V. Navone, L. Tedeschi e S. Setti, Electa, Milano 2024, pp. 125, 130-131, ripr. p. 132 (veduta espositiva Milano 1966). |