Trompe-l’œil, 1975

Il diagramma centrale – ripreso da un libro di museologia – illustra l’ipotetico sguardo a 360 gradi di uno spettatore situato in un ambiente espositivo. L’immagine moltiplicata sei volte tutt’intorno – le copie di dimensioni ridotte sono disposte in corrispondenza dei sei riquadri raffigurati nell’ambiente – amplifica, come un teorema, l’utopico sguardo a tuttotondo. Da qui il titolo, che pone in risalto l’illusione ottica e come tale rinvia alla dimensione ambigua e illusoria della rappresentazione. Il titolo trasforma inoltre l’ambiente espositivo in un labirinto di specchi, dove lo sguardo si rispecchia nell’atto stesso di guardare.
L’opera ha dato luogo all’edizione grafica dallo stesso titolo, realizzata nel 1976 e documentata nel Catalogo ragionato online delle edizioni e dei multipli al numero GPE-0025. La medesima fonte iconografica (un disegno di Herbert Bayer) compare in due variazioni tematiche dallo stesso titolo realizzate nel dicembre 1976 (GPC-0446, GPC-0447), nonché in altre due opere su carta, entrambe Senza titolo, datate rispettivamente 1995 e 1998 (GPC-1992, GPC-0978).