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L’ora X, 2017

GPC-2128

Matita rossa e collage su riproduzione fotostatica

33 x 33 cm

Titolato, firmato e datato al recto, in basso: “ “L’ora X” Giulio Paolini 2017”

Collezione dell'artista

La riproduzione fotostatica presenta il disegno della mano destra dell’autore, intenta a segnare con la punta di una matita il centro del quadrante dell’orologio al polso dell’altra mano1. Il quadrante circolare inscrive quattro lettere a matita rossa, che in senso orario compongono la parola “L’ora”. La riproduzione fotografica di una matita rossa, applicata a collage, è orientata in modo speculare alla matita trattenuta dalla mano disegnata, in modo che le due punte a contatto, evidenziate in rosso, generano una “X”. Un cerchio rosso amplifica il tondo dell’orologio, ponendo in risalto il fulcro ottico e semantico dell’immagine.
Il titolo allude all’istante imprevedibile – “l’ora X”
2, costantemente annunciata e al tempo stesso posticipata da Paolini nei suoi lavori – in cui i segni della matita sul foglio si compongono in un disegno. Ovvero: il momento enigmatico in cui un’immagine si compie e si rivela allo sguardo. Un’immagine incognita, che sta per tutte le immagini possibili: da qui la tiratura dell’edizione in dodici esemplari, pari alle ore del giorno e del quadrante di un orologio, intese simbolicamente come massima dilatazione temporale, cifra assoluta, summa onnicomprensiva.
L’opera costituisce il collage originale dell’edizione grafica dallo stesso titolo, realizzata nel medesimo anno e documentata nel Catalogo ragionato online delle edizioni e dei multipli al numero GPE-0135.

1 Il disegno nasce nel 1990 per l’edizione Come non detto (GPE-0075), mentre il motivo della mano che disegna risale al 1966-67 (cfr. GPC-0057 e l’edizione grafica GPE-0001).
2 La locuzione “L’ora X” appare la prima volta nel progetto dell’esposizione personale alla Fondazione Querini Stampalia, Venezia, nel 2004 (Giulio Paolini. L’ora X, 28 marzo - 30 maggio), ripreso in altri termini al Museo Archeologico Nazionale, Napoli, nel 2009 (L’Ora X. Né prima né dopo, 29 novembre 2009 - 18 gennaio 2010), cfr. i rispettivi cataloghi con uno scritto dell’autore relativo alla mostra.

Scheda a cura di Maddalena Disch, 03/03/2025