Quam raptim ad sublimia, 1969
GPO-0184
Vernice su tessuto di cotone
Striscione 65 x 420 cm, misure complessive variabili
Studio La Città, Verona
L’opera è stata issata come striscione in uno spazio esterno solo occasionalmente all’epoca della sua realizzazione. Dagli anni Duemila, l’artista predilige l’allestimento in un ambiente interno, con il tessuto sospeso alla parete con la prima estremità a un’altezza di ca. 180-200 cm, in modo che ricada liberamente al suolo con l’altro capo, lasciando intravedere la scritta solo in parte.
Lo striscione di tessuto reca iscritta – con vernice metallizzata di colore bronzo – una frase latina (Quanto prima verso il sublime) incisa in nel pavimento marmoreo della Sala VIII della Nuova Pinacoteca Vaticana.
L’opera fa parte di un gruppo di lavori coevi (GPO-0183, GPO-0184, GPO-0185, GPO-0187), con enigmatiche citazioni latine trascritte su striscioni o targhe di metallo, basati su un paradosso, come spiega l’artista: le scritte latine “recitate e divulgate con l’enfasi propria di uno striscione o di un’insegna” restano riferite, di fatto, “a un ordine di riflessioni private”. “Le trascrizioni sono intese come pronunciamento, professione di fede, ma anche consapevolezza della loro irripetibilità, confinate come sono in una lingua antica e lontane da ogni possibile verifica o riappropriazione”1, dichiara Paolini.
L’opera è stata issata come striscione in uno spazio esterno solo occasionalmente all’epoca della sua realizzazione. Dagli anni Duemila l’artista privilegia un allestimento in ambiente interno, che vede il tessuto sospeso alla parete con la prima estremità, in modo che ricada liberamente al suolo con l’altro capo, lasciando intravedere la scritta solo in parte.
La medesima frase latina è stata utilizzata anche per una coeva edizione grafica, in cui è riportata su un biglietto da visita come “ragione professionale” dopo il nome dell’artista (GPE-0004).
1 G. Paolini in conversazione con M. Disch (2003), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 183, p. 198.
Citazione tratta dalla frase latina incisa nel pavimento marmoreo della Sala VIII della Nuova Pinacoteca Vaticana presso i Musei Vaticani, Città del Vaticano.
1979 | New York, Banco (Galleria Massimo Minini) c/o Hal Bromm Gallery, Alighiero Boetti, Paolo Icaro, Mario Merz, Giulio Paolini, Michele Zaza, 10 marzo - 7 aprile. |
1993 | Salisburgo, Galerie Thaddaeus Ropac, Utopia. Arte italiana 1950-1993, 24 luglio - 31 agosto, citato come esposto p. 137 n. 68, ripr. col. p. 103. |
2005 | Chicago, Rhona Hoffman Gallery, Calzolari, Fontana, Garutti, Manzoni, Paolini, Pistoletto, Spalletti, 29 aprile - 4 giugno. |
2012 | New York, Leonard Hutton Galleries, The Memory of White, 18 ottobre - 30 novembre, ripr. col. p. 27 (allestimento presso Studio La Città, Verona). |
2016 | Venezia, Peggy Guggenheim Collection, Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969, 23 aprile - 19 settembre, ripr. col. p. 223 (allestimento presso Studio La Città, Verona), riferimento nel testo di F. Pola p. 196. |
2018 | Milano, Galleria Fumagalli, Giulio Paolini. Teoria delle apparenze. Opere 1969-2015, 16 gennaio - 14 aprile, ripr. col. pp. 27, 54-55, 66-67, 70-73 (vedute dell’opera in mostra), riferimento nel testo di A. Madesani pp. 6-7 (italiano) / 11 (inglese). |
2019-20 | Verona, Studio La Città, Quello che non ho venduto... 50 anni. Una storia, 7 dicembre 2019 - 15 febbraio 2020, ripr. col. s.p. (veduta dell’opera in mostra). |
2022 | Miami, Piero Atchugarry, 50 Years, a Day. Studio la Città, a Story, 2 aprile - 27 luglio 2022. |
• | G. Paolini in conversazione con M. Disch (2003), in Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, a cura di M. Disch, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 183, p. 198. |
• | G. Paolini in conversazione con A. Madesani, in Giulio Paolini. Teoria delle apparenze. Opere 1969-2015, catalogo della mostra, Galleria Fumagalli, Milano 2018, p. 6 (italiano) / 11 (inglese). |
• | Giulio Paolini. Werke und Schriften 1960-1980, Kunstmuseum Luzern, Lucerna 1981, ripr. s.p. |
• | Gian Enzo Sperone. Torino Roma New York 35 anni di mostre tra Europa e America, Hopefulmonster editore, Torino 2000, vol. 1, ripr. p. 33. |
• | Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, ripr. p. 271. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 184, p. 199, ripr. |
• | S. Smets, Looking at Latin 1911–1965–2019, in “Jolcel”, magazine online semestrale, n. 8, Gand, 2023, pp. 115-117, ripr. col. p. 114. |