Ebla, 1977-78
GPO-0393
Collage su tavola dipinta a olio
140 x 127 cm
Firmato, titolato e datato al verso, al centro: “Giulio Paolini / Ebla / 1977-78”
Collezione Banca d’Italia
Il titolo “Ebla”, ripreso dal nome di una città antica (distrutta alla metà del II millennio a.C. e situata nel territorio dell’odierna Siria) sigla una serie di lavori realizzata tra il 1977 e il 1978 in sedici [?] varianti, distinte in due gruppi di diverso formato: dodici [?] opere di 99 x 89 cm ciascuna (da GPO-0355 a GPO-0366) e quattro di 140 x 127 cm ciascuna (da GPO-0390 a GPO-0393). Costante è la tecnica – un intervento a collage su una tavola che l’artista ha fatto dipingere con effetto finto marmo – mentre variano il colore della marmorizzazione, la disposizione e l’iconografia dei frammenti di riproduzioni fotografiche di manufatti marmorei antichi applicati a collage. Le tracce che si affacciano indistinte tra le finte venature sono intese, nelle parole dell’artista, come “anima preesistente nella materia destinata a rivelarsi come opera”1.
Questa versione presenta una riproduzione fotografica del plastico di un’architettura labirintica, collocata al centro di una tavola marmorizzata in verde scuro.
1 G. Paolini in conversazione con M. Disch (2001), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 355, p. 365.
1986 | Venezia, Giardini di Castello, Biennale di Venezia: XLII Esposizione Internazionale d’Arte. Arte e scienza, 29 giugno - 28 settembre, catalogo generale: citato come esposto p. 130, non ripr.; catalogo sezione Wunderkammer: citato come esposto p. 38, non ripr. |
• | G. Paolini in conversazione con M. Disch (2001), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 355, p. 365. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 393, p. 399, ripr. col. |