Hierapolis, 1982
GPO-0478
Matita e inchiostro su tela e su pavimento, calco di gesso in frantumi
Cinque tele 46 x 55 cm ciascuna, misure complessive ambientali
Fonds national d’art contemporain, CNAP, donazione Yvon Lambert allo Stato francese, Centre national des arts plastiques, Parigi. Deposito a lungo termine presso Collection Lambert, Avignone
Donazione di Yvon Lambert allo Stato francese, 2012, n. inv. FNAC 2013-0331
L’opera occupa un’intera stanza, a base approssimativamente quadrata (minimo ca. 5 x 5 m, max. ca. 8 x 8 m ), inaccessibile al pubblico e priva di qualunque altra interferenza. La superficie del pavimento deve essere chiara, liscia, uniforme e idonea ad accogliere il disegno a inchiostro e a matita.
I profili scorciati di dodici colonne, disegnati a inchiostro nero a partire dalle diagonali dell’ambiente, e altrettante linee tracciate a matita in corrispondenza delle colonne, evocano un tempio diroccato (le colonne di diversa altezza sono dotate solo in parte di capitelli). Nella zona mediana, cinque tele preparate orientate alternativamente al recto o al verso riproducono il disegno a matita tracciato sul pavimento, con evidenziato di volta in volta, a inchiostro nero, il prolungamento della retta o diagonale sulla quale sono situate. Il centro focale dell’installazione – laddove la prospettiva da sotto in su converge nel punto di fuga del nostro sguardo dall’alto – coincide con l’epicentro della deflagrazione del calco in gesso di una colonna.
Come i frammenti cartacei lacerati in altri lavori, così anche i cocci di un calco rotto – spesso contrapposti, come qui, a un’ideale traccia di ordine – valgono come indizi, intesi a guidare lo sguardo verso la costruzione di un’immagine, che elude però la definizione di una forma compiuta.
L’immagine del tempio – inteso come indizio di una dimensione inavvicinabile, quale la classicità – è avvalorata dal titolo, che come in Ebla (GPO-0355) e in Selinunte (GPO-0373) riprende il nome di una città antica.
Lo stesso tema è stato formulato anche in una variante coeva (GPO-0479).
1982 | Parigi, Galerie Yvon Lambert, Giulio Paolini. Hierapolis, 20 novembre - 22 dicembre. |
1992 | Villeneuve d’Ascq, Musée d’art moderne; Tourcoing, Musée des Beaux- Arts, Yvon Lambert collectionne, 18 gennaio - 20 aprile, cat. n. 223 p. 316, ripr. p. 229. |
2019 | Avignone, Collection Lambert, Francesco Vezzoli. Le Lacrime Dei Poeti, 2 marzo - 10 giugno, citato come esposto p. 154, ripr. col. p. 102 (veduta dell’opera in mostra). |
2023 | Avignone, Collection Lambert, Une histoire intime de l’art. Œuvres de la Donation Yvon Lambert, 25 marzo - 4 giugno, ripr. col. pp. 218-219 (veduta espositiva Avignone 2019), riferimento nel testo di D. Grau p. 199, citato nell’elenco delle opere in collezione p. 434. |
• | Giulio Paolini, Le Nouveau Musée, Villeurbanne 1984, vol. Images/Index, ripr. pp. 124-125. |
• | Giulio Paolini. La Casa di Lucrezio, catalogo della mostra, Palazzo Rosari Spada, Spoleto, Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno (Bologna) 1984, ripr. pp. 44-45. |
• | G. Paolini, Trionfo della rappresentazione, in “Furor”, n. 12, Ginevra, ottobre 1984, ripr. n. 10. |
• | S. Taylor, A Conversation with Giulio Paolini, in “The Print Collector’s Newsletter”, vol. XV, n. 5, New York, novembre-dicembre 1984, ripr. p. 167. |
• | L’intelligenza dell’effetto: la messa in scena dell’opera d’arte, catalogo della mostra, Palazzo Dugnani, Milano, Alinea Editrice, Firenze 1985, ripr. s.p. |
• | Italia Aperta, catalogo della mostra, Fundación Caja de Pensiones, Madrid 1985, ripr. n. 44 p. 123. |
• | Giulio Paolini. “Tutto qui”, catalogo della mostra, Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, Agenzia Editoriale Essegi, Ravenna 1985, ripr. n. 37. |
• | On Language and Ecstasy. A Generation in Italian Art, catalogo della mostra, Alvar Aalto-Museo, Jyväskylä 1985, ripr. p. 128. |
• | Mater dulcissima, catalogo della mostra, Chiesa dei Cavalieri di Malta, Siracusa, Edizioni Tema Celeste, Siracusa 1986, ripr. n. 46 p. 83. |
• | Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 3, ripr. p. 30. |
• | G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 211. |
• | F. Poli, Note di lettura, in Id., Giulio Paolini, Lindau, Torino 1990, pp. 44-45, ripr. n. 109 (ripubblicato in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, p. 73, non ripr.). |
• | Identität: Differenz - Tribüne Trigon 1940-1990. Eine Topografie der Moderne, catalogo della mostra, Künstlerhaus, Neue Galerie e Stadtmuseum, Graz, Böhlau Verlag, Vienna-Colonia-Weimar 1992, ripr. p. 470. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Hors-d’œuvre, in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di Id., ADV Publishing House, Lugano 1995, pp. 122- 123, ripr. n. 37. |
• | Giulio Paolini. Early Dynastic, catalogo della mostra, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma, Skira editore, Milano 2001, ripr. p. 35. |
• | A. Zevi, Peripezie del dopoguerra nell’arte italiana, Giulio Einaudi editore, Torino 2005, p. 365, non ripr. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 478, p. 490, ripr. |
• | Post-Classici. La ripresa dell'antico nell'arte contemporanea italiana, catalogo della mostra, Foro romano – Palatino, Roma, Mondadori Electa, Milano 2013, ripr. col. pp. 138-139. |
• | Artisti nello spazio da Lucio Fontana a oggi: gli ambienti nell'arte italiana, catalogo della mostra, Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2013, ripr. p. 174. |
• | B. Satre, Giulio Paolini, entre fragment et fragmentation, in “influxus”, magazine online, 28 maggio 2014. |
• | Une histoire intime de l’art: Yvon Lambert, une collection, une donation, un lieu, Centre national des arts plastiques, Parigi e Collection Lambert, Avignone, Éditions Dilecta, Parigi 2023, p. 199, ripr. col. pp. 218-219 (veduta espositiva Avignone 2019), citato nell’elenco delle opere in collezione p. 434. |