Senza titolo, 1964
GPO-0062
Tavola di compensato, spatola sporca di colore
200 x 150 cm
Opera non più esistente
L’opera realizzata per l’esposizione personale a Roma nel 1964 e in seguito smembrata dall’artista vedeva posata sul bordo superiore di una tavola di compensato appoggiata alla parete una spatola sporca di colore, che come i pennelli in una variante affine (GPO-0061) alludeva implicitamente a un ipotetico quadro, ancora in divenire.
Il lavoro si inscrive nella linea di ricerca distintiva della produzione del 1964, caratterizzata da semplici tavole di compensato, che appoggiate a terra o sospese al muro “‘sostituiscono’ la presenza dei quadri alle pareti e analizzano i puri rapporti convenzionali di un’esposizione”1 come scrive l’artista nel 1973.
1 G. Paolini, Note di lavoro, in “NAC”, n. 3, Milano, marzo 1973, p. 10. Cfr. anche la lettera di Paolini a Plinio De Martiis del 4 luglio 1964, in cui, dopo considerazioni critiche rispetto al trionfo della Pop Art alla Biennale di Venezia del 1964, gli anticipa il progetto della propria mostra in questi termini: "La mia ‘mostra’, chiusa la Biennale, sarà una rappresentazione finalmente esplicita, definitiva, della situazione attuale, ed è già ora rivolta ad orientare la mia attività semplicemente ad ‘essere’, senza più mediazioni, accorgimenti o ogni altra sorta di accessori estetici" (manoscritto conservato presso Archivio di Stato di Latina, Fondo La Tartaruga, Busta 26).
1964 | Roma, Galleria La Salita, Giulio Paolini, dal 31 ottobre. |
• | G. Paolini, Note di lavoro, in “NAC”, n. 3, Milano, marzo 1973, p. 10 (ripubblicato in Id., Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, p. 42, nuova edizione Electa, Milano 2023, p. 68). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 62, p. 94, non ripr. |