174, 1965

La fotografia riproduce un diagramma lineare che rappresenta l’indice di durata delle correnti d’avanguardia dall’inizio del XX secolo fino agli anni Sessanta, a partire dal 1900 e dallo “Jugendstil”, in basso, fino ad arrivare, in alto, al 1970 e alla “Popart” [sic], l’ultima tendenza citata in corrispondenza dei primi anni Sessanta. Il titolo riferisce il numero di pagina del libro da cui Paolini ha tratto l’immagine, in particolare la parte del diagramma relativa agli sviluppi più recenti1.
“Il significato è di dare al quadro proprio la misura della collocazione storica con cui viene a coincidere: il quadro è così il limite estremo e fisico del diagramma che riproduce”2 dichiara l’artista nel 1972.
L’opera costituisce una replica della prima versione coeva più grande (GPO-0091).

1 L’immagine è desunta da K. Kranz, Capire l’arte moderna, Edizioni di Comunità, Milano 1964.
2 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York, 1972, p. 42 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 136), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019, p. 42.