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Meridiana, 1991

GPO-0686

Lastra di plexiglas, stampa litografica, foglio di carta da lucido, foglio di carta millimetrata, matita nera

Opera non più esistente

Una lastra di plexiglas appoggiata sull’angolo di un tavolo, in modo da toccare la parete con un solo lato, trattiene in alto a destra tre elementi cartacei fra loro sfalsati: la tavola litografica costitutiva dell'edizione Come non detto (1990, GPE-0075), in cui una mano segna con la punta di una matita il centro dell'orologio al polso dell’altra mano; un foglio di carta da lucido e un foglio di carta millimetrata. Una matita nera inserita nella lastra di plexiglas trafigge il disegno delle due mani in corrispondenza della punta della matita disegnata, come a suggerire la ricerca dell'istante assoluto in cui tutte le parti vengono a coincidere.
Il titolo si richiama all’analogia tra la matita nera fissata nella lastra e lo stilo o gnomone di una meridiana, la cui ombra proiettata sul quadrante segna l’ora.
Lo stesso tema trova riscontro in una variante successiva, realizzata nel 1992 (GPO-0701). Il titolo e il disegno delle mani conoscono inoltre ulteriori sviluppi in due lavori ideati nel 1994 (GPO-0733, GPO-0739).

1991 Roma, Galleria dell’Oca, Metafore. Gianni Kounellis e Giulio Paolini, 28 maggio - 31 ottobre, non ripr.
G. Paolini nell’intervista di M. Bourel, Giulio Paolini, contemplateur donc, in “Art Press”, n. 164, Parigi, dicembre 1991, p. 19 (ripubblicato in italiano in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, pp. 259-260).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 2, cat. n. 686, p. 700, ripr. col. (veduta espositiva Roma 1991).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 03/03/2025