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Proteo, 1971

GPO-0225

Calco di gesso in frantumi, base bianca

10 x 30 x 30 cm, base 120 x 40 x 40 cm

3/3: Firmato, titolato e datato al verso di uno dei frammenti: “Giulio Paolini / Proteo / 1971”

L’opera è stata realizzata in tre esemplari numerati.

1/3 Klassik Stiftung Weimar, Weimar
2/3 Collezione privata
3/3 Collezione privata
1/3 Acquistato nel 1993, n. inv. PM O 5
2/3 Da aprile 2019 in prestito presso Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz

I frammenti del calco in gesso di una maschera di Omero sono riuniti in ordine sparso a ricomporne la presunta sagoma, “non per ricuperarne la fisionomia, ma la porzione di spazio che occupava all’origine”1, dichiara Paolini.
Proteo, Proteo (II), Proteo (III) (GPO-0225, GPO-0226, GPO-0227) costituiscono per l'artista tre episodi di uno stesso tema, che mettono in atto ciascuno un processo di trasformazione: nel primo, la fisionomia si disgrega nella sostanza materiale che la costituisce; nel secondo, un piede si sdoppia anziché trovare il suo complemento anatomico; nel terzo, due mani si sovrappongono senza poter coincidere.
Come Proteo – dio greco dall’identità mutevole, capace di trasformarsi in ogni forma desiderata – l’opera non possiede
un volto, ma mette in prospettiva la possibilità di assumerne uno. Al pari della fotografia e del disegno, il calco in gesso, utilizzato qui per la seconda volta dopo Elegia (GPO-0196), è reso manifesto come dispositivo di riproduzione, per definire non tanto un’immagine, quanto piuttosto per interrogare la dimensione precaria e fallace del linguaggio stesso.

1 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 96 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 298), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019, p. 96.

Maschera di Omero, fonte non identificata.

1971 Colonia, Galerie Paul Maenz, Giulio Paolini, 3-22 dicembre; esemplare 1/3.
1972 Torino, Galleria Notizie, Giulio Paolini, dal 26 gennaio; esemplare 2/3.
1977 Mannheim, Mannheimer Kunstverein, Giulio Paolini, 31 luglio - 28 agosto, ripr. p. 43, commento di P. Maenz p. 42; esemplare 3/3.
1981 Colonia, Rheinhallen der Kölner Messe, Westkunst: Zeitgenössische Kunst seit 1939, 30 maggio - 16 agosto, citato come esposto p. 487 n. 820, ripr. p. 487; esemplare 1/3.
1983 Francoforte, Frankfurter Kunstverein, Steinernes Haus am Römerberg, Kunst nach 45, 7 ottobre - 27 novembre, citato come esposto p. 420, ripr. p. 278; esemplare 3/3.
1988 Monaco di Baviera, Haus der Kunst, Mythos Italien. Wintermärchen Deutschland, 24 marzo - 29 maggio, citato come esposto p. 285 n. 163, ripr. p. 252, commento di C. Boess; esemplare 1/3.
1989 Londra, Royal Academy of Arts, Italian Art in the 20th Century. Painting and Sculpture 1980-1988, 14 gennaio - 9 aprile, citato come esposto p. 421 n. 202, non ripr.; esemplare 1/3.
1993 Londra, Hayward Gallery, Gravity & Grace. The changing condition of Sculpture 1965-1975, 21 gennaio - 14 marzo, ripr. p. 74, ripr. in copertina nella guida alla mostra; esemplare 2/3.
1994 Weimar, Kunstsammlungen zu Weimar, Schlossmuseum, Der Fürst schmollt - Moderne trifft Klassik: Werke aus der Sammlung Paul Maenz, 10 giugno - 31 luglio, senza catalogo; esemplare 1/3.
1995 Venezia, Giardini di Castello, Padiglione Italia, Biennale di Venezia: XLVI Esposizione Internazionale d’Arte. Identità e alterità. Figure del corpo 1895-1995 (sezione: Impronte del corpo e della mente), 11 giugno - 15 ottobre, citato come esposto p. 512 n. IX 38, ripr. p. 533; esemplare 2/3.
1996 Weimar, Weimarer Schloss, 27 settembre - 27 ottobre, presentazione di alcune opere di Paolini appartenenti alla Collezione Paul Maenz e alle Kunstsammlungen zu Weimar in margine all’esposizione personale Giulio Paolini. Impressions graphiques, Kunsthaus Apolda Avantgarde, Weimar, senza catalogo; esemplare 1/3.
1999 Weimar, Neues Museum, Auffrischender Wind aus wechselnden Richtungen. Internationale Avantgarde seit 1960: Die Sammlung Paul Maenz, 1 gennaio - 31 dicembre, ripr. p. 115 n. 78, scheda ragionata di H. Dickel; esemplare 1/3.
2001-02 Londra, Tate Modern, Zero to Infinity: Arte Povera 1962-1972, 31 maggio - 19 agosto, itinerante: Minneapolis, Walker Art Center, 13 ottobre 2001 - 13 gennaio 2002; Los Angeles, MOCA Museum of Contemporary Art, 28 aprile - 22 settembre 2002; Washington D.C., The Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, 23 ottobre 2002 - 12 gennaio 2003, citato come esposto p. 358 n. 103, ripr. p. 282; esemplare 2/3.
2002 Karlsruhe, ZKM Zentrum für Kunst und Medientechnologie, Iconoclash. Jenseits der Bilderkriege in Wissenschaft, Religion und Kunst, 4 maggio - 4 agosto, citato come esposto p. 693, ripr. p. 620; esemplare 1/3.
2003 Milano, Fondazione Prada, Giulio Paolini 1960-1972, 29 ottobre - 18 dicembre, citato come esposto p. 404, ripr. p. 355; esemplare 2/3.
2009 Firenze, Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Memorie dell’Antico nell’arte del Novecento, 14 marzo - 12 luglio, cat. n. 68 (con errore nell’indicazione di proprietà dell’esemplare 3/3), scheda di M. Bertozzi, ripr. p. 205 (allestimento errato); esemplare 2/3.
2010-11 Vaduz, Kunstmuseum Liechtenstein, Che fare? Arte povera – Die historischen Jahre, 7 maggio - 5 settembre, itinerante: Linz, Lentos Kunstmuseum, 18 febbraio - 29 maggio 2011, citato come esposto p. 372, ripr. p. 206, ripr. col. p. 207 (veduta dell'opera in mostra a Vaduz), scheda di M. Disch p. 206 (idem nell'edizione inglese); nella guida alla mostra (Vaduz) citato come esposto p. 5 n. 17, non ripr.; esemplare 2/3.
2017 Weimar, Neues Museum, Winckelmann. Moderne Antike, 7 aprile - 2 luglio, ripr. p. 335, con scheda di G. Wendermann p. 334; esemplare 2/3.
2022 Milano, NP Viewing room, Lettura classica, 17 novembre - 22 dicembre, senza catalogo; esemplare 3/3.
2023 Padova, NP – Artlab, Changing Shapes, 21 ottobre - 25 novembre, senza catalogo; esemplare 3/3.
G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 96 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 298), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019.
A. Bonito Oliva, Il territorio magico. Comportamenti alternativi dell’arte, Centro Di, Firenze 1971, ripr. p. 147.
Paul Maenz Köln. Jahresbericht 1971, Galerie Paul Maenz, Colonia 1971, pp. 55-58, ripr. p. 56 (con veduta espositiva Colonia 1971).
M. Chiantelassa Gioia, Invito nelle case di quattro famosi galleristi. 1. A Torino, dal giovane mercante delle avanguardie, in “Bolaffiarte”, a. III, n. 20, Torino, maggio 1972, ripr. p. 88 (allestimento presso collezione Sperone, Torino; ripubblicato in Le case delle grandi collezioni di Bolaffi Arte, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1980, ripr. p. 56).
G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 96, ripr. n. 85 p. 94 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, pp. 298, 324), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019.
T. Trini, Giulio Paolini, un decennio. Parte prima: Il vero e il visibile, in “Data”, a. III, n. 7-8, Milano, estate 1973, ripr. p. 65.
M. Fagiolo, Glossario, in Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, p. 26, ripr. n. 134.
A.C. Quintavalle, Paolini: scritture, in Giulio Paolini, cit., Parma 1976, p. 56.
Paul Maenz Köln 1970-1980. Der Blick zurück ist ein Blick auf die Gegenwart und/oder Die Wahrheit hat viele Brüste, Galerie Paul Maenz, Colonia 1981, ripr. p. 44.
Identité Italienne. L’art en Italie depuis 1959, a cura di G. Celant, Centre Georges Pompidou, Parigi, Centro Di, Firenze 1981, ripr. p. 502.
W.M. Faust, Et quid amabo: Notizen zu Arbeiten von Giulio Paolini, in Giulio Paolini. Del bello intelligibile, catalogo della mostra, Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld 1982, p. 20, ripr. p. 21.
“Casa di Dedalo”, n. 1, ottobre, Parma 1983, ripr. p. 22.
Giulio Paolini, Le Nouveau Musée, Villeurbanne 1984, vol. Images/Index, ripr. p. 112.
H. Friedel, Giulio Paolini. Der doppelte Blick, in Der Traum des Orpheus. Mythologie in der italienischen Gegenwartskunst 1967 bis 1984, catalogo della mostra, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco di Baviera 1984, p. 73, ripr. p. 80.
A. Mammì, I. Panicelli, Giulio Paolini. Bibliografia, in Giulio Paolini. La Casa di Lucrezio, catalogo della mostra, Palazzo Rosari Spada, Spoleto, Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno (Bologna) 1984, p. 15, non ripr. (ripubblicato in Markus Lüpertz, Giulio Paolini: figure, colonne, finestre, catalogo della mostra, Castello di Rivoli, Rivoli 1986, p. 79, non ripr.).
G. Paolini, Trionfo della rappresentazione, in “Furor”, n. 12, Ginevra, ottobre 1984, ripr. n. 2.
Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 2, ripr. p. 26.
G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 110.
Sculpttura: la scultura vista dai pittori, catalogo della mostra, Studio La Città, Verona 1989, ripr. p. 35.
W.M. Faust, Die Galerie als Erzählung, in Paul Maenz Köln 1970-1980-1990. Eine Avantgarde-Galerie und die Kunst unserer Zeit / An Avant-Garde Gallery and the Art of Our Time, a cura di G. de Vries, DuMont Buchverlag, Colonia 1991, pp. 27, 33, ripr. pp. 32 (veduta espositiva Colonia 1971), 33.
Italiana. From Arte Povera to Transavanguardia, catalogo della mostra, Nicaf 3, Yokohama, Fondazione Mudima Edizioni, Milano 1994, ripr. p. 200.
M. Bouisset, Arte Povera, Éditions du Regard, Parigi 1994, ripr. p. 86.
M. Fagiolo Dell’Arco, Giulio Paolini, “Villa Medici 1331996”, in Giulio Paolini. Correspondances, catalogo della mostra, Accademia di Francia, Villa Medici, Roma, Umberto Allemandi & C., Torino 1996, p. 30, non ripr.
P. Ardenne, Art.: l’âge contemporain. Une histoire des arts plastiques à la fin du XXe siècle, Éditions du Regard, Parigi 1997, ripr. col. p. 78.
Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, ripr. p. 235.
M. Unterdörfer, Die Rezeption der Antike in der Postmoderne: der Gipsabguss in der italienischen Kunst der siebziger und achtziger Jahre, VDG Verlag und Datenbank für Geisteswissenschaften, Weimar 1998, p. 36, cat. n. 25 p. 140, non ripr.
Die Sammlung Paul Maenz Neues Museum Weimar. Band I: Objekte, Bilder, Installationen, Neues Museum, Weimar, Hatje Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1999, ripr. p. 115 cat. n. 78, scheda ragionata di H. Dickel.
M. Dalla Bernardina, Les autoportraits de Giulio Paolini, in “Ligeia”, nn. 29-32, Parigi, ottobre 1999 - giugno 2000, pp. 8-9, non ripr.
R. Krüger, Nach der Antike. Studien zur Antikenrezeption in der bildenden Kunst seit 1967, Klartext, Essen 2004, pp. 61-62, ripr. p. 162 n. 5.
G. de Marchis, Album di viaggio in quarant’anni di arte italiana: 1960-2000, Umberto Allemandi & C., Torino 2005, p. 156, ripr. p. 99.
A. Zevi, Peripezie del dopoguerra nell’arte italiana, Giulio Einaudi editore, Torino 2005, p. 342, non ripr.
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 225, p. 234, ripr.
G. Celant, Arte Povera. Storia e storie, Mondadori Electa, Milano 2011, p. 64 (testo ripreso dalla monografia Sonnabend Press, New York 1972), ripr.
A. Hindry, Pourquoi l'ARTE POVERA s'est imposée dans l'histoire de l'art, in "Beaux Arts magazine", n. 330, Parigi, dicembre 2011, ripr. p. 115.
B. Satre, Giulio Paolini, entre fragment et fragmentation, in influxus, magazine online, 28 maggio 2014.
P. Repetto, Oltre il visibile, in Giulio Paolini. O.D.E., catalogo della mostra, Castello di Perno, Monforte d’Alba (Cuneo), Fondazione Mancini Carini, Alba 2022, p. 39, non ripr.
A. Soldaini, “Cos’altro c’è da dire?”, in Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, p. 35, ripr. p. 129 (veduta espositiva Colonia 1971), ripr. col. pp. 238-239 (veduta espositiva Milano 2003).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 03/03/2025