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Ennesima (appunti per la descrizione di sette tele datate 1973), 1973

GPO-0255

Matita su tela preparata

Sette elementi 45 x 30 cm ciascuno, misure complessive 45 x 220 cm

Titolato, firmato e datato al verso del primo elemento, sul telaio in basso: “Ennesima / Giulio Paolini 1973”

Collezione privata, Londra

Dall’una all’altra delle sette tele, una progressiva suddivisione reticolare prende il sopravvento sulla calligrafia automatica – un’ipotetica descrizione dell’opera medesima – fino a sostituirsi del tutto all’immagine scritturale e apparire come disegno.
Nelle parole dell’artista: “Tre elementi, dunque: la scrittura, l’immagine, il tempo. Ciascuno di essi, però, si esaurisce nella propria enunciazione nominale e, assieme, non possono chiamarsi costitutivi. La scrittura, dimentica di qualsiasi comunicazione, non conserva che la sua apparenza, non descrive altro che sé stessa. Il disegno è il limite estremo della propria legittimità, la definizione della superficie della pagina. Il tempo suggerisce la trama e detta, attraverso la successione dei due elementi che lo rivelano, la misura enigmatica del racconto: sottrae ulteriore veridicità sia alla scrittura che al disegno, regola la loro compenetrazione in un’identità continuamente variabile, moltiplicabile all’infinito, ma immutabile per destino. La prima pagina è già l’ultima, l’ultima è ancora la prima, la sequenza muove da un uguale verso un uguale. Ecco quindi la neutralità di una dinamica che, sempre attraverso l’uso degli stessi elementi, non approda ad altro che non sia il suo proprio sviluppo infinitesimale. Il titolo
Ennesima, appunto, vorrebbe richiamare la possibilità di elevazione ad infinito di questo processo. Come dire che non è forse così ovvio stabilire che la dimensione figurativa, visiva, nasca come immagine pura e semplice e non abbia invece l’implicita e intima necessità di descriversi, la vocazione a trovare un’altra forma più definitiva di sé”1.
Il tema di Ennesima nasce nel 1972-73 con alcune opere su carta, che traevano origine dal quadro Appunti per la descrizione di un quadro datato 1972 (1972, GPO-0238). È stato in seguito sviluppato in un’altra variante su tela (1975, GPO-0297), in un’edizione grafica (1975, GPE-0017), così come in due versioni su carta, più estese, realizzate nel 1987 (GPO-0628) e nel 1988 (GPO-0625).

1 G. Paolini in Giulio Paolini. Atto unico in tre quadri, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1979, p. 107.

1973 Zurigo, Galerie Annemarie Verna, Giulio Paolini, 19 ottobre - 30 novembre.
1985 Esslingen am Neckar, Galerie der Stadt, Villa Merkel, Sein und Sehnsucht. 10 italienische Künstler der 60er und 70er Jahre, 19 luglio - 25 agosto, itinerante: Kassel, Kunstverein Kassel, 5-30 ottobre, citato come esposto s.p. (con titolo e data errati “Ennesima - appunti per la descrizione di sei disegni datati 1975”, 1975 ), non ripr.
2015-16 Milano, Triennale Milano, Ennesima. Una mostra di sette mostre sull’arte italiana, 25 novembre 2015 - 6 marzo 2016, vol. “Guida”: citato come esposto p. 213, ripr. p. 114 e in copertina (particolare), scheda di N. Ricciardi p. 115; vol. “L’immagine della scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche verbo-visive”, ripr. p. 19.
G. Paolini in Giulio Paolini. Atto unico in tre quadri, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1979, pp. 106-107 (ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 67).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, cat. n. 255, pp. 266-267, ripr.
Scheda a cura di Maddalena Disch , 03/03/2025