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Ennesima, 1975-88

GPO-0625

Stampe litografiche, inchiostro su carta, cartoncino nero applicato su carta

Ventotto elementi incorniciati 29.7 x 21 cm ciascuno, misure complessive variabili

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Donazione dell’artista, 1989, n. inv. 9172

Dall’uno all’altro dei primi sedici fogli, una progressiva suddivisione reticolare prende il sopravvento sulla calligrafia automatica – un’ipotetica descrizione dell’opera medesima – fino a sostituirsi del tutto all’immagine scritturale e apparire come disegno, per giungere infine, negli ultimi dodici elementi, a una superficie completamente nera.
“Tre elementi, dunque: la scrittura, l’immagine, il tempo. Ciascuno di essi, però, si esaurisce nella propria enunciazione nominale e, assieme, non possono chiamarsi costitutivi. La scrittura, dimentica di qualsiasi comunicazione, non conserva che la sua apparenza, non descrive altro che sé stessa. Il disegno è il limite estremo della propria legittimità, la definizione della superficie della pagina. Il tempo suggerisce la trama e detta, attraverso la successione dei due elementi che lo rivelano, la misura enigmatica del racconto: sottrae ulteriore veridicità sia alla scrittura che al disegno, regola la loro compenetrazione in un’identità continuamente variabile, moltiplicabile all’infinito, ma immutabile per destino. La prima pagina è già l’ultima, l’ultima è ancora la prima, la sequenza muove da un uguale verso un uguale. Ecco quindi la neutralità di una dinamica che, sempre attraverso l’uso degli stessi elementi, non approda ad altro che non sia il suo proprio sviluppo infinitesimale. Il titolo
Ennesima, appunto, vorrebbe richiamare la possibilità di elevazione ad infinito di questo processo. Come dire che non è forse così ovvio stabilire che la dimensione figurativa, visiva, nasca come immagine pura e semplice e non abbia invece l’implicita e intima necessità di descriversi, la vocazione a trovare un’altra forma più definitiva di sé”1.
Il tema di Ennesima nasce nel 1972-73 con alcune opere su carta, che traevano origine dal quadro Appunti per la descrizione di un quadro datato 1972 (1972, GPO-0238). È stato in seguito approfondito in due versioni su tela (1973 e 1975, GPO-0255 e GPO-0297), in un’edizione grafica (1975, GPE-0017) e in una variante di dodici elementi realizzata nel 1987 (GPO-0628). L’ulteriore riformulazione in questa versione più estesa risale all’esposizione personale alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove costituiva uno di vari lavori sviluppati in lunghezza a formare dei fregi allestiti in alto sulla parete dell’ambiente espositivo.

1 G. Paolini in Giulio Paolini. Atto unico in tre quadri, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1979, p. 107.

1988-89 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Giulio Paolini, 24 novembre 1988 - 26 febbraio 1989, citato come esposto p. 95, ripr. n. 13 (particolari).
2001 Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Da zero all'infinito. Variazioni sul tema della mostra di Londra, 12 aprile - 24 giugno, senza catalogo.
2001 Tokyo, Museum of Contemporary Art, Una Storia dell’Arte in Italia nel XX secolo. Cento opere nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e in altre raccolte italiane, 22 settembre - 2 dicembre, ripr. col. p. 129 cat. n. 89 (allestimento con 22 elementi), con scheda di A. Mattirolo.
2010 Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Tagli d'artista: una storia lunga un secolo, 15 maggio - 31 ottobre, ripr. col. p. 107; allestimento con 28 elementi.
2011-12 Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Arte Povera alla GNAM, 7 dicembre 2011 - 4 marzo 2012, citato come esposto p. 683, non ripr.
2019 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Joint is Out of Time, 22 gennaio - 3 novembre, ripr. col. pp. 60-67 (vedute dell’opera in mostra), 108, riferimenti nei testi di S. Cincinelli p. 16 e B. Della Casa pp. 110-111, allestimento con 28 elementi.
G. Paolini in Giulio Paolini. Atto unico in tre quadri, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1979, p. 107.
M.A. Marzotti, Museo Interinale: si parte con l’Arte, in Next, a. XVI, n. 47 (numero dedicato al tema: Arte contemporanea a Roma), Roma, primavera-estate 2000, ripr. p. 27 (con orientamento errato) (con 22 elementi).
A History of Italian Art in the 20th Century, a cura di S. Pinto, Skira editore, Milano 2002, ripr. col. p. 129 cat. n. 89 (allestimento con 22 elementi), scheda di A. Mattirolo (con 22 elementi) (edizione inglese del catalogo della mostra Una storia dell’arte in Italia nel XX secolo…, Tokyo 2001).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 2, cat. n. 625, p. 644, ripr. col.
Galleria Nazionale d'Arte Moderna & MAXXI. Le Collezioni 1958-2008, a cura di S. Frezzotti, C. Italiano e A. Rorro, Mondadori Electa, Milano 2009, vol. 2 p. 503 scheda di A. Rorro (con errore nell'indicazione della tecnica), ripr. col. (con 22 elementi).
“Cortex”, n. 157, Amsterdam, dicembre 2022, ripr. col. in copertina.
Scheda a cura di Maddalena Disch , 03/03/2025