Vis-à-vis (Amazzone) (1), 2019
GPO-1087
Calchi in gesso, basi bianche, matita e matita rossa su tela preparata
Due calchi h 42 cm ciascuno, due basi 130 x 34 x 17 cm ciascuna, tela 160 x 240 cm, misure complessive 240 x 240 x 20 cm
Collezione privata
Le due metà del calco in gesso della testa dell’Amazzone di Policleto sono collocate una di fronte all’altra – vis-à-vis come recita il titolo – su due basi addossate alla tela sospesa alla parete. Il disegno tracciato a matita sulla tela propone un ambiente in prospettiva con una quadreria di (ri)quadri; le diagonali tracciate a matita rossa evocano – in termini concettuali – lo spazio della rappresentazione, formulato dall’artista fin dal suo primo quadro, Disegno geometrico, 1960 (GPO-0001).
Lo scambio di sguardi tra i due volti identici, ospitato in questo spazio scenico, interroga le ragioni dell’esistenza stessa dell’opera e del suo farsi attraverso il nostro sguardo.
L’opera realizzata in tre diverse varianti si inscrive negli sviluppi di un tema ideato nel 1992 con Vis-à-vis (Alessandro) (GPO-0707) e Vis-à-vis (Hera) (multiplo, GPE-0087) e ripreso nel 2020 con Vis-à-vis (Kore) (GPO-1090).
Policleto, Testa di Amazzone, V sec. a.C., Musei Vaticani, Roma.
2021 | Napoli, Alfonso Artiaco, Giulio Paolini. Fuori quadro, 8 marzo - 1 giugno. |