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Vis-à-vis (Kore), 2020

GPO-1090

Calchi in gesso, basi bianche, matita su tela preparata

Due calchi h 47 cm ciascuno, due basi 125 x 36 x 18 cm ciascuna, tela 160 x 240 cm, misure complessive 240 x 240 x 22 cm

Collezione privata

La tela deve essere sospesa a 80 cm da terra, perfettamente parallela al pavimento. Le basi e i calchi vanno fissati rispettivamente ai tasselli di legno e ai ganci predisposti sulla tela.

Le due metà del calco in gesso della testa di una kore ellenistica sono collocate una di fronte all’altra – vis-à-vis come recita il titolo – su due basi addossate alla tela preparata sospesa alla parete. Il disegno tracciato a matita sulla tela evoca un ambiente in prospettiva.
Lo scambio di sguardi tra i due volti identici, messo in scena sullo sfondo di questa “quinta teatrale”, interroga le ragioni dell’esistenza stessa dell’opera e del suo farsi attraverso il nostro sguardo.
L’opera si inscrive negli sviluppi di un tema formulato nel 1992 con Vis-à-vis (Alessandro) (GPO-0707) e Vis-à-vis (Hera) (multiplo, GPE-0087), riformulato nel 2019 nelle tre varianti di Vis-à-vis (Amazzone) (GPO-1087, GPO-1088, GPO-1089).

Donna greca, 120 d.C., Villa Borghese, Roma.

2020-21 Milano, Galleria Christian Stein, Giulio Paolini. Qui dove sono, 30 settembre 2020 - 30 gennaio 2021.
Scheda a cura di Maddalena Disch , 03/03/2025