Saffo, 1968
GPO-0144
Stampe fotografiche montate tra sagome di plexiglas, supporto di plexiglas
32 x 24.5 x 24.5 cm
Collezione privata, Torino
Le due fotografie montate verso contro verso fra due sagome di plexiglas – trattenute in una base circolare dello stesso materiale – propongono la copia in grandezza al vero di un’anonima testa greca del VII-VI secolo a.C. che raffigura Saffo.
Con la figura di Saffo, poetessa greca vissuta tra il VII e VI secolo a.C., Paolini intende convocare nel contesto dell’esposizione d’arte “la presenza esplicita della poesia (o del suo mito, della ‘Decima musa’ di Alceo) nel luogo ad essa dedicato”1.
Lo stesso tema è stato sviluppato in altre tre versioni, con altri soggetti scultorei, realizzate rispettivamente nello stesso anno (GPO-0160), nel 1969 (GPO-0163) e nel 1981 (GPO-0439).
1 G. Paolini in Giulio Paolini. 2121969, catalogo della mostra, Galleria De Nieubourg, Milano 1969, s.p. L’attribuzione del soprannome “Decima musa”, secondo Paolini formulata dal poeta coetaneo Alceo, è ripresa da due opere precedenti dell’artista, Alceo e Decima musa del 1966 (GPO-0110, GPO-0111).
Testa della Piccola Ercolanese, nota anche come testa di Saffo, copia romana da un originale greco, Museo Pio Clementino, Roma.
1968 | Torino, Galleria Notizie, Giulio Paolini, 10 aprile - 2 maggio, citato come esposto, non ripr. |
• | G. Paolini in Giulio Paolini. 2121969, catalogo della mostra, Galleria De Nieubourg, Milano 1969, s.p. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 144, p. 164, ripr. |