The Sens of the Past, 1972
GPO-0241
Fotografia su tela emulsionata
40 x 50 cm (due elementi 40 x 25 cm ciascuno)
The Sonnabend Collection and Antonio Homem
L’allestimento prevede l’accostamento a libro aperto delle due tele sopra una base.
Le due tele fotografiche accostate ritraggono l’artista seminascosto dal libro che tiene davanti a sé; l’iscrizione dattiloscritta sulla sovraccoperta bianca recita: “Henry James / THE SENS OF THE PAST / New York / Charles Scribner’s Sons / 1917”1. L’opera è stata donata dall’artista a Michael Sonnabend come omaggio alla comune simpatia per lo scrittore statunitense, oltre che in riferimento alla serie di quadri presentati nella mostra personale del 1972 alla Sonnabend Gallery (GPO-0232, da GPO-0234 a GPO-0240), che mettono in scena opere “passate” in una prospettiva orientata dal “senso” della memoria personale.
La fotografia originale scattata da Anna Piva – con la sovraccoperta del libro interamente bianca, non ancora “dedicata” – appare anche in copertina alla prima monografia sull’artista, curata da Germano Celant e pubblicata dalle Edizioni Sonnabend in occasione della mostra personale a New York.
1 Nel titolo l’artista ha erroneamente dattilografato “Sens” anziché “Sense”.
Ritratto di Giulio Paolini scattato da Anna Piva, 1972.
2017 | New York, Lévy Gorvy, Ileana Sonnabend and Arte Povera, 2 novembre - 23 dicembre, nel volume di documentazione della mostra citato come esposto p. 64, ripr. col. pp. 16-17 (veduta dell’opera in mostra), 19. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 241, p. 249, ripr. |