Una poesia, 1967
GPC-0113
Matite colorate su carta
Firmato e datato al verso, al centro: “Giulio Paolini / 1967”
Ubicazione sconosciuta
Un foglio di carta bianca reca inscritti a matite colorate e a intervalli regolari i caratteri che compongono il titolo.
Fin dalla sua prima applicazione, la scrittura in Paolini non vuole comunicare, ma tende piuttosto a farsi immagine di sé stessa e diventare un disegno. Le lettere che scandiscono la superficie della tela richiamano i punti equidistanti di una trama disegnata; il percorso di lettura rintraccia il ritmo di una metrica spaziale.
Lo stesso tema è stato sviluppato in altre varianti realizzate tra il 1966 e il 1972 (GPC-0113, GPC-0114, GPC-0115, GPC-0230), così come in un’edizione grafica su tela, prodotta nel 1967 (GPE-0002), e in altre tre versioni coeve, delle quali due su tela (GPO-0107, GPO-0108, GPO-0109).