Lo studio, 1968
GPO-0156
Fotografia su tela emulsionata, tela preparata, filo di nylon
200 x 200 cm (due elementi: 200 x 200 cm, 40 x 40 cm)
Firmato, titolato e datato al verso della tela fotografica, sul telaio in alto al centro: “Giulio Paolini / Lo studio 1968”
Collezione privata, Milano
Al centro di una grande tela preparata cade una tela fotografica più piccola, sospesa con un filo di nylon, che riprende un dettaglio dell’Allegoria della pittura (1666-68) di Jan Vermeer.
“La mano scontornata del pittore di Vermeer diventa la mano del pittore”1 – scrive Paolini nella prima nota di commento all’opera – dove il “pittore” è il Pittore di tutti i tempi e al tempo stesso l’autore medesimo. Come in altri “autoritratti” dello stesso periodo, Paolini propone un’identificazione con un pittore del passato, per sottrarre la sua identità al proprio ruolo e “assumerla invece a un ruolo elettivo, storico e ipotetico”2.
L’opera fa parte del gruppo di lavori costituiti da un dettaglio di un dipinto antico, ingrandito nelle dimensioni corrispondenti alla grandezza naturale del soggetto (GPO-0153, GPO-0155, GPO-0156, GPO-0157). L’attenzione è rivolta a un “certo tipo di immagine che non si presenta per quale è culturalmente, ma, insieme a questo, per qualcosa di più compiuto, di più relativo all’immagine stessa”3. “Il rimando, la sovrapposizione nel tempo o nello spazio delle immagini nei loro rapporti mentali con la visione sono lasciati in una prospettiva che tocca allo spettatore individuare”4, dichiara Paolini.
1 G. Paolini in conversazione con M. Disch (2001), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 156, p. 176.
2 G. Paolini in G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 74 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 234).
3 G. Paolini in C. Lonzi, Autoritratto, De Donato Editore, Bari 1969, p. 327 (nella ristampa et al./Edizioni, Milano 2010, p. 250).
4 G. Paolini nell’intervista di M. Bandini, in “prospects. Note d’arte contemporanea redatte da Luciano Inga-Pin”, n. 1, Milano, marzo-aprile 1972, s.p. (ripubblicato in Giulio Paolini, 1960-1972, cit., p. 378).
Johannes Vermeer, De Schilderkunst, 1666-68, olio su tela, 120 x 100 cm, Kunsthistorisches Museum, Vienna.
1969 | Milano, Galleria De Nieubourg, Giulio Paolini. 2121969, dal 21 febbraio, ripr. |
1971 | Dortmund, Museum am Ostwall, Elf Italiener Heute, 28 febbraio - 18 aprile, non ripr. |
1974 | New York, The Museum of Modern Art, Projects: Giulio Paolini, 21 marzo - 14 aprile, senza catalogo; copia espositiva su carta. |
• | G. Paolini in Giulio Paolini. 2121969, catalogo della mostra, Galleria De Nieubourg, Milano 1969 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 223). |
• | G. Paolini in conversazione con C. Lonzi, in C. Lonzi, Autoritratto, De Donato Editore, Bari 1969, p. 327 (nella ristampa et al./Edizioni, Milano 2010, p. 250). |
• | G. Paolini nell’intervista di M. Bandini, in “Prospects. Note d’arte contemporanea redatte da Luciano Inga-Pin”, n. 1, Milano, marzo-aprile 1972, s.p. (ripubblicato in Giulio Paolini, 1960-1972, cit., p. 378). |
• | G. Paolini in conversazione con M. Disch (2001), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 156, p. 176. |
• | M. Volpi Orlandini, in Giulio Paolini. Vedo, catalogo della mostra, QUI arte contemporanea, Roma 1970, non ripr. (ripubblicato in Giulio Paolini. Vedo, catalogo della mostra, Galleria Notizie, Torino 1970, non ripr.; Id., La retina e l’inconscio. Note di arte contemporanea, Palumbo Editore, Palermo 1973, p. 148, non ripr.; Giulio Paolini 1960-1972, a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2003, p. 306). |
• | M. Volpi Orlandini, Paolini: “nuova confutazione del tempo”, in “QUI arte contemporanea”, n. 8, Roma, giugno 1972, ripr. p. 58. |
• | G. Celant, Giulio Paolini, Sonnabend Press, New York 1972, p. 75, ripr. n. 70 p. 77 (ripubblicato in Giulio Paolini 1960-1972, cit., Milano 2003, p. 252), reprint Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019. |
• | M. Fagiolo, Glossario, in Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, p. 20, ripr. n. 99. |
• | Giulio Paolini, catalogo della mostra, Mannheimer Kunstverein, Mannheim 1977, commento di P. Maenz p. 34, ripr. p. 35. |
• | Giulio Paolini. Atto unico in tre quadri, catalogo della mostra, Studio Marconi, Milano, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1979, ripr. p. 77. |
• | P. Tedeschi, In una casa milanese. I figli di Burri e Fontana, in “Vogue Italia”, Milano, ottobre II, 1981, ripr. col. pp. 266, 269 (allestimento presso collezione Tettamanti, Milano; ripubblicato in “Vogue España”, febbraio 1982; “Area”, n. 18, Milano, settembre-ottobre 1984). |
• | M. Scholz-Hänsel, Das imaginäre Museum Giulio Paolinis, in Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 2, pp. 10, 11, non ripr. |
• | Predilezioni. Tre decenni di avanguardia dalla raccolta di Riccardo Tettamanti 1960-1970-1980, RiccardoTettamanti, Milano 1988, ripr. s.p. |
• | Giulio Paolini 1960-1972, cit., Milano 2003, ripr. p. 223. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 156, p. 176, ripr. |
• | R. Ferrario, Giulio Paolini. Un viaggio a distanza, Nomos Edizioni, Busto Arsizio 2009, p. 67, non ripr. |
• | B. Yasar, “Hypothesis for an Exhibition”, in “Hypothesis for an Exhibition”, catalogo della mostra, Dominique Lévy Gallery, New York 2014, p. 72, ripr. p. 73. |
• | B. Satre, Giulio Paolini. Essere o non essere, 1994-95 (In collezione, n. 1), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2014, pp. 37 (italiano) / 34, 36 (inglese), ripr. p. 39. |
• | E. Franz, “Vedo e non vedo”, in E. Franz et al., Giulio Paolini. Vedo e non vedo (In tema, n. 1), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2014, p. 23 (italiano) / 24 (inglese), ripr. p. 22. |
• | F. Fergonzi, “Trasparenza etimologica”. Per una rilettura di “Una lettera sul tempo” (1968) di Giulio Paolini, in Giulio Paolini. Expositio, catalogo della mostra, Museo Poldi Pezzoli, Milano, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2016, pp. 30, 34 (italiano) / 31, 35 (inglese), non ripr. |
• | D. Soutif, Filigrane. Paolini, il primo quadro e la storia dell’arte, in S. Bann et al., Il passato al presente (In tema, n. 2), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2016, pp. 85-90, 93, 94 (italiano e inglese), ripr. p. 82 (ripubblicato in francese in “Les Cahiers du Musée national d’art moderne”, n. 137, autunno, 2016, pp. 75-76, ripr. p. 74). |
• | N. Cullinan, Towards a Poor Theater. Giulio Paolini’s Scenographies in the 1970s / Per un teatro povero. Le scenografie di Giulio Paolini negli anni ‘70, in TV70: Francesco Vezzoli guarda la RAI, catalogo della mostra, Fondazione Prada, Milano 2017, pp. 219-220 (inglese) / 520 (italiano), non ripr. |
• | G. Zanchetti, L. P. Nicoletti, Enrico Cattaneo. Fotografare un’idea, Silvana Editoriale, Milano 2023, ripr. p. 28 (veduta espositiva Milano 1969). |