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Idem II (regesto delle opere come motivo a linee fosforescenti), 1972-73

GPO-0245

Vernice fosforescente su tela preparata

Venticinque elementi 40 x 60 cm ciascuno, misure complessive variabili

Collezione Baldassarre

L’allestimento dell’opera prevede la disposizione a griglia dei quarantacinque elementi, con intervalli regolari tra l’uno e l’altro, su più pareti contigue oppure su un’unica parete a formare un grande quadrilatero di 5 x 5 unità. Nel caso di una disponibilità spaziale ristretta è possibile omettere alcuni elementi. In alternativa è possibile anche un accostamento a fregio continuo, su più pareti, ad altezza dello sguardo o in alto sulla parete.
L’allestimento richiede in ogni caso una prossimità delle tele su almeno un lato, in modo che i tracciati lineari generino otticamente dei rettangoli fra una tela e l’altra.

Il secondo lavoro del ciclo Idem si compone di venticinque tele preparate, che in corrispondenza dei punti mediani perimetrali presentano ognuna quattro semirettangoli, definiti da un tracciato lineare dipinto a pittura fosforescente bianca. Nell’insieme, i semirettangoli di una tela trovano riscontro in quelli delle tele adiacenti, formando una moltitudine di presunti “quadri”. Le tele risultano “annullate” nella loro presenza reale, a favore delle innumerevoli e precarie immagini che si profilano fra l’una e l’altra di esse.
I sette lavori costitutivi del ciclo Idem, realizzati fra il 1972 e il 1978, hanno quale comune denominatore l’idea di un “regesto” di “opere”, formulate di volta in volta in forma di un diverso “motivo” (GPO-0244, GPO-0245, GPO-0261, GPO-0265, GPO-0296, GPO-0335, GPO-0400). Nelle parole dell’artista: “Il ciclo di opere intitolate Idem nasce come ipotetico regesto di tutte le opere esistenti, esistite o possibili: astratto e virtuale, mi permette di procedere nel tempo e nella storia dell’arte enumerando senza nominarle le immagini che la costituiscono.”1Idem non identifica quali opere, ma indica che quelle opere costituiscono un assieme che preesiste in certo modo a qualsiasi ulteriore analisi o identificazione.”2

1 G. Paolini in conversazione con M. Disch (2008), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 245, p. 254.
2 G. Paolini nell’intervista di C. Marchetti (1994), in Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 288.

1973 Milano, Galleria Toselli, Giulio Paolini. Idem (II), dal 7 febbraio.
1988-89 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Giulio Paolini, 24 novembre 1988 - 26 febbraio 1989, citato come esposto p. 95, ripr. n. 2 (veduta espositiva Milano 1973, con particolare).
G. Paolini, Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, p. 82, nuova edizione Electa, Milano 2023, p. 108 (in generale sulle prime quattro versioni di Idem [GPO-0244, GPO-0245, GPO-0261, GPO-0265]; prima pubblicazione in Paolini, catalogo della mostra, Galleria Il Sole, Bolzano 1974, s.p.).
G. Paolini nell’intervista di C. Marchetti (1994), in Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 288)
G. Paolini in conversazione con M. Disch (2008), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 245, p. 254.
G. Paolini, Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, ripr. pp. 84-85 (veduta espositiva Milano 1973); nuova edizione Electa, Milano 2023, ripr. pp. 110-111 (veduta espositiva Milano 1973).
Giulio Paolini, Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Quaderno n. 30, Parma 1976, ripr. n. 178 (veduta espositiva Milano 1973).
Paolo Mussat Sartor Fotografo 1968-1978. Arte e artisti in Italia, Stampatori Editore, Torino 1979, ripr. p. 170 (veduta espositiva Milano 1973).
Identité Italienne. L’art en Italie depuis 1959, a cura di G. Celant, Centre Georges Pompidou, Parigi, Centro Di, Firenze 1981, p. 435, non ripr.
S. Isler, Del bello intelligibile. Semiotische Analyse zu sechs Werken von Giulio Paolini, tesi di dottorato, Philosophische Fakultät I der Universität Zürich, Zurigo 1983, pp. 221-224, 228-241 (in generale sul ciclo Idem), non ripr.
M. Disch, L’atto espositivo. Appunti sul lavoro di Giulio Paolini, in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, pp. 117, 121 (in generale sul ciclo Idem), ripr. p. 118 (veduta espositiva Milano 1973, con particolare).
Paolo Mussat Sartor. Artisti e opere. Portraits, catalogo della mostra, Galerie contemporaine du Musée d’Art moderne et d’Art contemporain, Nizza 2003, ripr. s.p. (veduta espositiva Milano 1973).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 245, pp. 254-255, ripr. (veduta espositiva Milano 1973).
Paolo Mussat Sartor Luoghi d’arte e di artisti. 1968-2008, JPR|Ringier, Zurigo 2008, ripr. s.p.
G. Bonomi, La disseminazione. Esplosione, frammentazione e dislocazione nell’arte contemporanea, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Catanzaro) 2009, p. 47, ripr.
G. Celant, + spazi. Le gallerie Toselli, Johan & Levi, Milano 2019, pp. 35, 260-261, ripr. pp. 275, 276-277 (veduta espositiva Milano 1973).
Giulio Paolini. O.D.E., catalogo della mostra, Castello di Perno, Monforte d’Alba (Cuneo), Fondazione Mancini Carini, Alba 2022, ripr. pp. 18-19 (veduta espositiva Milano 1973).
Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. p. 137 (veduta espositiva Milano 1973).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 05/03/2025