Idem IV (regesto delle opere come motivo a figure geometriche sparse), 1974
GPO-0266
Metallo lavorato (variabile secondo l’esemplare)
Settantadue elementi di varia forma e misura, contenitore 8 x 8 x 8 cm, misure complessive variabili
Titolato, firmato, datato e numerato sul certificato incluso nel contenitore
L’opera è stata realizzata in sei esemplari numerati, ognuno in un metallo diverso, lavorato in maniera differente.
A seguito della perdita del certificato con il numero di esemplare, originariamente contenuto nella scatola, la numerazione dei primi due esemplari resta senza possibilità di verifica.
I/VI (?) | Esemplare in argento lucidato: Collezione Mario Dellavedova, Taxco (Messico) |
II/VI (?) | Esemplare in rame lucidato: Collezione Mario Dellavedova, Taxco (Messico) |
III/VI | Esemplare in argento satinato: Collezione privata, courtesy Repetto Gallery |
IV/VI | Esemplare in rame satinato: Collezione privata |
V/VI | Esemplare in rame brunito: Collezione dell'artista |
VI/VI | Esemplare in argento brunito: Collezione privata, Lione |
L’allestimento prevede una distribuzione libera oppure regolare degli elementi sulla parete, da definire di volta in volta in base alla situazione espositiva: per esempio in ordine sparso, a partire da un nucleo centrale più concentrato e con graduale diradamento verso l’esterno, oppure in successione a tracciare un perimetro rettangolare orizzontale o a intervalli equidistanti a formare un’ordinata trama. L’accostamento degli elementi deve osservare un’alternanza delle forme geometriche, ma senza osservare un criterio prestabilito. Nel caso della disposizione a rettangolo, l’asse orizzontale mediano deve trovarsi a 160 cm da terra e l’intervallo tra gli elementi deve essere compreso tra un minimo di 5 cm e un massimo di 18 cm (in base alle dimensioni della parete).
In alternativa, l’opera può essere esposta su una base, con gli elementi disposti nel contenitore, salvo alcuni sparsi all’esterno, accanto al contenitore.
I settantadue elementi metallici a forma geometrica, conservati in un contenitore dello stesso metallo quando l’opera non è allestita, “evocano nel loro insieme l’idea di inventario o di regesto di tutte le opere possibili”1, come dichiara l’artista. Se ciascun elemento può essere inteso come miniatura di un quadro, il loro assieme racchiuso nel contenitore sottende a sua volta un “regesto” di allestimenti potenziali.
Idem IV fa parte di un ciclo di sette lavori realizzati fra il 1972 e il 1978, accomunati dall’idea di un “regesto” di “opere” formulate di volta in volta in forma di un diverso “motivo” (GPO-0244, GPO-0245, GPO-0261, GPO-0265, GPO-0296, GPO-0335, GPO-0400). Nelle parole dell’artista: “Il ciclo di opere intitolate Idem nasce come ipotetico regesto di tutte le opere esistenti, esistite o possibili: astratto e virtuale, mi permette di procedere nel tempo e nella storia dell’arte enumerando senza nominarle le immagini che la costituiscono”2. “Idem non identifica quali opere, ma indica che quelle opere costituiscono un assieme che preesiste in certo modo a qualsiasi ulteriore analisi o identificazione.”3
L’opera costituisce una replica di dimensioni minori della versione coeva in quindici esemplari (GPO-0265).
1 G. Paolini in conversazione con I. Bernardi, 16 gennaio 2013.
2 G. Paolini in conversazione con M. Disch (2008), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 245, p. 254.
3 G. Paolini nell’intervista di C. Marchetti (1994), in Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 288.
• | G. Paolini, Idem, Giulio Einaudi editore, Torino 1975, p. 82, nuova edizione Electa, Milano 2023, p. 108 (in generale sulle prime quattro versioni di Idem [GPO-0244, GPO-0245, GPO-0261, GPO-0265]; prima pubblicazione in Paolini, catalogo della mostra, Galleria Il Sole, Bolzano 1974, s.p.). |
• | G. Paolini nell’intervista di C. Marchetti (1994), in Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 288. |
• | G. Paolini in conversazione con M. Disch (2008), in M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 245, p. 254. |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 266, p. 276, non ripr. |