Seleziona la tua lingua

MENU / QUADRI, SCULTURE, INSTALLAZIONI

QRcode

L’exil du cygne, 1984

GPO-0513

Matita e collage su tela preparata, calchi in gesso, piume, collage su parete

Tela 200 x 300 cm, due calchi h 250 cm ciascuno, misure complessive 268 x 607 x 295 cm

The Olnick Spanu Collection, New York

Una grande tela preparata, appoggiata in un angolo dell’ambiente sulle basi dei calchi in gesso di due colonne corinzie, riporta il disegno a matita delle coordinate che segnano l’angolo in cui è situata. Sulla tela e tutt’intorno sulla parete sono sparsi i particolari lacerati della riproduzione di un disegno settecentesco di una mano che tiene una penna1. Nove frammenti recano infilzata, in corrispondenza della penna riprodotta nel disegno, una piuma bianca che sembra farli volteggiare dentro e fuori lo spazio dell’opera.
Se il disegno prospettico annuncia lo spazio vuoto di una scena – il momento anteriore a una rappresentazione – i frammenti d’immagine della mano intenta a scrivere o disegnare alludono a qualcosa di inespresso. Il silenzio (o il vuoto) di entrambe le situazioni suggerisce l’“esilio” di segni percepibili, evocato attraverso l’omofonia fra i termini francesi “signe” (segno) e “cygne” (cigno), così come attraverso il doppio significato della piuma (al tempo stesso penna del poeta-artista e attributo del cigno).
La pluralità di significati è ulteriormente arricchita dal richiamo, attraverso il titolo, al celebre verso finale del sonetto
Le vierge, le vivace et le bel aujourd'hui... (1887) di Stéphane Mallarmé, in cui il cigno, simbolo ideale dell’involo poetico, riconosce il proprio esilio ovvero la sua condizione di naufrago in un lago ghiacciato, condannato all’immobilità e all’impotenza, per esprimere, in senso figurato, l’insufficienza del linguaggio rispetto alla dimensione dell’Assoluto. Se al di là dello spazio della rappresentazione il tracciato a matita e la piuma-penna annunciano una visione ideale, al di qua di questa soglia la costruzione prospettica è un’illusione ottica e la piuma-penna non perviene a fissare alcun disegno.
Le prime formulazioni del tema de
L’Exil du cygne risalgono a un’opera del 1982 (GPO-0466) e all’edizione grafica dallo stesso titolo pubblicata all’inizio del 1984 (GPE-0046). Successivi approfondimenti tematici trovano espressione in altre quattro versioni omonime, realizzate tra il 1984 e il 1993 (GPO-0514, GPO-0610, GPO-0652, GPO-0712).

1 La riproduzione è desunta dall’Encyclopédie di Diderot, in cui il disegno corredato di nove cifre illustra didatticamente la “vera maniera di tenere una penna” per scrivere (L’Art d’écrire, tav. III, p. 126).

Immagine della mano tratta da Denis Diderot, Jean Baptiste Le Rond d’Alembert, Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers. Recueil de planches sur les sciences, les arts libéraux et les arts méchaniques, avec leur explication. Seconde livraison, en deux parties. Première partie, Parigi 1763, p. 126, tav. III (“L’Art d’écrire”).

1984 Venezia, Giardini di Castello, Biennale di Venezia: XLI Esposizione Internazionale d’Arte. Arte allo specchio, 10 giugno - 9 settembre, catalogo generale: citato come esposto p. 61, ripr. p. 61.; catalogo sezione Arte allo specchio: citato come esposto p. 54, non ripr.
1986 Londra, Hayward Gallery, Falls the Shadow. Recent British and European Art. 1986 Hayward Annual, 9 aprile - 15 giugno, non ripr.
1986 Los Angeles, Margo Leavin Gallery, Giulio Paolini, 29 novembre 1986 - 10 gennaio 1987.
1987 Nagoya, Institute of Contemporary Arts, Giulio Paolini, 31 ottobre - 20 dicembre, ripr. col. p. 45 (veduta dell'opera in mostra).
2016-17 Milano, Galleria Christian Stein, Giulio Paolini. Fine, 10 novembre 2016 - 29 aprile 2017, citato come esposto p. 153, ripr. col. pp. 42-43 (veduta dell’opera in mostra), 44 (particolare), scheda di M. Disch p. 153; esposto nella sede di Pero.
2017 Cold Spring, Magazzino Italian Art, Margherita Stein: Rebel Without a Cause, dal 24 giugno, senza catalogo.
Arte allo specchio. XLI Esposizione Internazionale d’Arte. La Biennale di Venezia, a cura di M. Calvesi, La Biennale di Venezia, Venezia 1984, ripr. p. 103 (con veduta espositiva Venezia 1984).
D. Zacharopoulos, Arte povera aujourd’hui, in “Flash Art” (edizione francese), n. 4, Milano, estate 1984, ripr. col. p. 51 (veduta espositiva Venezia 1984).
Paolini. Melanconia ermetica, catalogo della mostra, Galerie Maeght Lelong, Parigi 1985, ripr. p. 30.
G. Celant, The Knot Arte Povera, Umberto Allemandi & C., Torino 1985, ripr. pp. 156-157; edizione italiana: Arte Povera, Umberto Allemandi & C., Torino 1989, ripr. pp. 162-163; edizione francese: Arte Povera, Art Edition, Villeurbanne 1989 ripr. pp. 170-171.
Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 1, ripr. p. 55.
Implosion. A postmodern perspective, catalogo della mostra, Moderna Museet, Stoccolma 1987, ripr. p. 30.
A. Vettese, Giulio Paolini, in “Flash Art” (edizione italiana), n. 143, Milano, marzo-aprile 1988, ripr. p. 59.
F. Poli, Note di lettura, in Id., Giulio Paolini, Lindau, Torino 1990, p. 33, ripr. n. 114 (in generale sul tema di L'exil du cygne; ripubblicato in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, p. 55, non ripr.).
M. Disch, Giulio Paolini. Hors-d’œuvre, in Id., Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965-1995, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 121, non ripr.
D. von Drathen, Giulio Paolini. Der blinde Blick des Sehers, in Künstler. Kritisches Lexikon der Gegenwartskunst, serie 33, fasc. 7, Weltkunst-Bruckmann Verlag, Monaco di Baviera 1996, p. 7, ripr. p. 12 (ripubblicato in D. von Drathen, Vortex of silence. Proposition for an art criticism beyond aesthetic categories, Edizioni Charta, Milano 2004, pp. 226-227, non ripr.).
Giulio Paolini. Early Dynastic, catalogo della mostra, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma, Skira editore, Milano 2001, ripr. p. 43.
L.V. Masini, L’arte del Novecento. Dall’Espressionismo al Multimediale, Giunti, Firenze/Gruppo Editoriale Espresso, Roma 2003, vol. XI: L’Arte come idea, ripr. col. n. 2843 p. 557.
Intra-muros, catalogo della mostra, Musée d’Art moderne et d’Art contemporain, Nizza 2004, ripr. col. p. 201 (veduta espositiva Nagoya 1987).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 2, cat. n. 513, p. 524, ripr. col. (riflesso orizzontalmente).
G. Bonomi, La disseminazione. Esplosione, frammentazione e dislocazione nell’arte contemporanea, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Catanzaro) 2009, p. 114, ripr.
I. Bernardi, Sulla soglia. Giulio Paolini e la Biennale di Venezia, in Crocevia Biennale, a cura di F. Castellani e E. Charans, Scalpendi Editore, Milano 2017, p. 242, non ripr.
P. Repetto, Oltre il visibile, in Giulio Paolini. O.D.E., catalogo della mostra, Castello di Perno, Monforte d’Alba (Cuneo), Fondazione Mancini Carini, Alba 2022, pp. 42-43 (in generale sul ciclo di lavori intitolato L’exil du cygne), ripr. col. p. 49 no. 21.
Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. col. pp. 272-273 (veduta espositiva Milano 2016).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 03/03/2025