Mnemosine (Les Charmes de la Vie/7), 1981-84
GPO-0511
Tela dipinta ad acrilico, tele preparate, cornice dorata
Tela dipinta 160 x 240 cm, tre tele 40 x 60 cm ciascuna, due tele 60 x 90 cm ciascuna, una tela 80 x 120 cm, cornice 40 x 60 cm, misure complessive 220 x 300 cm
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Lugano
Mnemosine (Les Charmes de la Vie) è il titolo generale di un ciclo di lavori, inizialmente previsto in nove episodi (in analogia al numero delle lettere che compongono il nome di Mnemosine, madre delle nove Muse), ma infine condensato in sole sei parti parti (GPO-0460, GPO-0504, GPO-0511, GPO-0599, GPO-0621, GPO-0677). Comune denominatore è la presenza di una o più tele dipinte, che riproducono dei particolari del quadro di Jean-Antoine Watteau intitolato Les Charmes de la Vie (1717-18). Le tele, commissionate da Paolini a un pittore di scena, sono ricavate dalla divisione in nove parti uguali di una copia ingrandita del quadro settecentesco, privato dei personaggi che originariamente lo animavano. Da un lavoro all’altro, l’artista ha associato ai particolari del dipinto un numero corrispondente di oggetti: per esempio, al secondo particolare ha associato due elementi, al settimo particolare sette elementi e così via. Da una stazione all’altra, gli elementi principali che configurano la spazialità del quadro di Watteau – il cielo, la sedia, le colonne, il pavimento – sono messi in scena attraverso echi e amplificazioni, in termini dichiaratamente teatrali in sintonia con il registro del pittore francese. La scena di Watteau diventa di volta in volta il palcoscenico che per definizione un quadro apre allo sguardo di chi si affaccia alla sua soglia: lo spazio della rappresentazione, con i suoi artifici e la sua intima teatralità.
Nel terzo episodio del ciclo, il settimo particolare del quadro di Watteau (l’angolo inferiore sinistro) è appoggiato a terra ed è abbinato a sette diversi elementi: sei tele preparate orientate al recto o al verso, disposte davanti, dietro o appena sopra la tela dipinta, e una cornice dorata, collocata in modo da sembrare appoggiata sulla sedia raffigurata nella scena.
Jean-Antoine Watteau, Les Charmes de la Vie, 1717-18, olio su tela, 69 x 90 cm, The Wallace Collection, Londra (riproduzione tratta da L’opera completa di Watteau, collana “Classici dell’arte”, n. 21, Rizzoli, Milano 1968, tav. XII-XIII).
1984 | Milano, Studio Marconi, Giulio Paolini, dal 9 febbraio, non ripr. |
1986-87 | Rivoli, Castello di Rivoli, Markus Lüpertz, Giulio Paolini: figure, colonne, finestre, 19 dicembre 1986 - 29 marzo 1987, citato come esposto p. 117 n. 51, ripr. p. 123 (veduta dell’opera in mostra). |
1987 | Nagoya, Institute of Contemporary Arts, Giulio Paolini, 31 ottobre - 20 dicembre, citato come esposto e ripr. p. 50 (veduta dell’opera in mostra), ripr. pp. 28-29 (veduta espositiva Rivoli 1986-87). |
1990 | New York, SteinGladstone Gallery, Zorio, Mario Merz, Paolini, luglio - settembre (allestimento come Milano 1984). |
1999 | Frechen-Bachem, Galerie Jule Kewenig, Les Adieux, dal 7 novembre. |
2007 | Lugano, Museo Cantonale d’Arte, Affinità e complementi. Opere dai musei svizzeri in dialogo con la Collezione del Museo Cantonale d’Arte, Lugano, 6 giugno - 9 settembre, citato come esposto n. 141, ripr. col. p. 163. |
2012-14 | Lugano, Spazio -1, Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, dal 23 giugno, nella guida della collezione pubblicato nel 2013 ripr. p. 56. |
2015 | Lugano, Spazio -1, Teatro di Mnemosine. Giulio Paolini d’après Watteau, 12 settembre 2015 - 10 gennaio 2016, ripr. col. pp. [18-21] (vedute dell’opera in mostra), 87, riferimenti nei testi di B. Della Casa p. 42 (italiano), 43 (inglese) e B. Cinelli p. 72 (italiano), 73 (inglese), nota all’opera di M. Disch p. 86; nel catalogo della Collezione Olgiati pubblicato in contemporanea alla mostra citato come esposto p. 13, ripr. p. [10] (veduta dell’opera in mostra). |
2017 | Lugano, Spazio -1, A Collection in Progress, 30 settembre - 10 dicembre, senza catalogo. |
2021 | Lugano, Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, selezione di opere della collezione, 12 settembre 2021 - 9 gennaio 2022, senza catalogo. |
2023 | Lugano, Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, selezione di opere dalla collezione, dal 25 marzo, senza catalogo. |
• | Incrocio: un racconto, catalogo della mostra, “La Salerniana”, Erice, Nuove edizioni Gabriele Mazzotta, Milano 1987, ripr. p. 61 (veduta espositiva Rivoli 1986-87). |
• | G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 93 (veduta espositiva Rivoli 1986-87). |
• | A. Vettese, Giulio Paolini, in “Flash Art” (edizione italiana), n. 143, Milano, marzo-aprile 1988, ripr. col. p. 58 (veduta espositiva Nagoya 1987, riflesso orizzontalmente). |
• | Storie dell’occhio 1. Fotografi ed eventi artistici in Italia dal ’60 all’‘80, catalogo della mostra, Galleria Civica, Palazzina dei Giardini Pubblici, Modena, Edizioni Cooptip, Modena 1988, ripr. n. 211 p. 230 (veduta espositiva Rivoli 1986-87, particolare). |
• | G. Celant, Giulio Paolini. Tra Telaio e Paolini, Gruppo GFT, Torino 1988, ripr. col. p. 21 (veduta espositiva Milano 1984). |
• | Italiana. From Arte Povera to Transavanguardia, catalogo della mostra, Nicaf 3, Yokohama, Fondazione Mudima Edizioni, Milano 1994, ripr. col. p. 202 (veduta espositiva Nagoya 1987). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Hors-d’œuvre, in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di Id., ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 89, ripr. n. 17 (veduta espositiva Milano 1984). |
• | Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, ripr. p. 263 (veduta espositiva Rivoli 1986-87, con datazione errata “1981-88”). |
• | N. Bätzner, Arte Povera. Zwischen Erinnerung und Ereignis: Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Verlag für moderne Kunst, Norimberga 2000, pp. 67, 70, 72, 78-79 (pp. 64-90 in generale sul ciclo Mnemosine (Les Charmes de la Vie)), ripr. col. p. 66 (veduta espositiva Rivoli 1986-87). |
• | Giulio Paolini. L’ora X, catalogo della mostra, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Gli Ori, Prato 2004, ripr. p. 72 (veduta espositiva Rivoli 1986-87, con datazione errata “1981-88”). |
• | Castello di Rivoli 20 anni d’arte contemporanea, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli, Skira editore, Milano 2005, ripr. col. p. 63 (veduta espositiva Rivoli 1986-87). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 2, cat. n. 511, p. 522, ripr. col. (veduta espositiva Nagoya 1987). |
• | Collezione Christian Stein. Una storia dell'arte italiana / A History of Italian Art, IVAM Institut Valencià d'Art Modern, Valencia e Museo Cantonale d'Arte, Lugano, Mondadori Electa, Milano 2010, ripr. col. p. 309 (veduta espositiva New York 1990). |
• | G. Celant, Arte Povera. Storia e storie, Mondadori Electa, Milano 2011, ripr. col. p. 221 (veduta espositiva Nagoya 1987). |
• | La cornice. Storie, teorie, testi, a cura di D. Ferrari e A. Pinotti, Johan & Levi Editore, Milano 2018, ripr. col. in copertina. |