MENU

Seleziona la tua lingua

MENU / QUADRI, SCULTURE, INSTALLAZIONI

QRcode

Del bello intelligibile. Parte prima: "E che dirò del fulgore dell'oro?", 1978

GPO-0401

Iscrizione a matita su stampe offset in cornici dorate

Ottantuno elementi incorniciati 33 x 24 cm ciascuno, misure complessive variabili

MAM Musée d’Art Moderne de Paris, Parigi

Acquistato nel 2002, n. inv. AMVP 2938

L’allestimento varia secondo la situazione espositiva. A dipendenza dello spazio disponibile contempla la totalità o anche solo una parte degli elementi incorniciati. I componenti possono essere accostati in successione orizzontale continua (secondo la possibilità, a formare il fregio di un tempio ideale evocato da una serie di colonne antiche, delineate sulla parete a grandezza naturale). Oppure possono essere alternati a riquadri lineari delle medesime dimensioni, in modo da comporre una sequenza orizzontale discontinua oppure una trama a piena parete, intervallata da vuoti. O ancora, possono essere allineati a formare grandi cornici vuote, integrate o meno con un disegno di riquadri sparsi in parte all’interno e in parte all’esterno.

1978, Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris: parti I, II e III; elementi accostati a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne antiche, delineate sulla parete a grandezza naturale.
1981, Torino, Mole Antonelliana: parti I, II, III e IV; elementi accostati a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne delineate sulla parete a grandezza naturale, riprese dalla facciata esterna della Mole Antonelliana.
1982, Bielefeld, Kunsthalle e Wuppertal, Von der Heydt-Museum: parti I, II, III e IV; elementi disposti a formare grandi cornici vuote.
1982, Kassel, Documenta: parte IV; elementi disposti su due pareti contrapposte: da un lato, accostati a formare una grande cornice, dall’altro, allestiti in ordine sparso sulla parete; su entrambe le pareti, gli elementi sono alternati o integrati con un disegno di riquadri (nel caso della cornice, in parte all’interno e in parte all’esterno della stessa).
1982, Berlino, Neuer Berliner Kunstverein: parte V; elementi sparsi al suolo, sul mantello dorato di una figura disegnata sulla parete ripresa da un dipinto di Jean-Antoine Watteau.
1984, Villeurbanne, Le Nouveau Musée: parte IV; elementi distribuiti su almeno due pareti, a tutt’altezza, in alternanza a riquadri lineari delle stesse dimensioni a formare una trama intervallata da vuoti.
1986, Charleroi, Palais des Beaux-Arts: parte IV; elementi alternati a riquadri lineari delle medesime dimensioni, in modo da comporre una sequenza orizzontale discontinua in alto sulla parete.
1986, Stoccarda, Staatsgalerie: parte V; elementi accostati a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne antiche, delineate sulla parete a grandezza naturale.
1988, Roma, GNAM: parte I; elementi accostati a formare un lungo fregio, senza colonne disegnate.
2002, Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris: parti I, III e V;
elementi accostati a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne antiche, delineate a grandezza naturale nelle nicchie della Rotonda al piano inferiore del museo.
2006, Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (in occasione della riapertura di alcune stanze restaurate): parti I, III e V; elementi accostati a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne antiche, delineate a grandezza naturale sulle pareti di uno spazio ovale al piano inferiore del museo; sulla parete sinistra parte I (65 elementi dal primo al sessantacinquesimo nell’ordine della loro numerazione), sulla parete destra parte V (65 elementi), sulla parete curva parte III (15 elementi).

Del bello intelligibile è il titolo generale di un ciclo costituito da cinque lavori, realizzati fra il 1978 e il 1982 (GPO-0401, GPO-0402, GPO-0403, GPO-0448, GPO-0467). Ciascun lavoro si compone di un determinato numero di litografie stampate in oro e incorniciate in cornici dorate, che ripetono ognuna un medesimo mosaico di minuscole riproduzioni fotografiche, siglato però di volta in volta con una diversa didascalia, iscritta a matita e riferita man mano a una delle piccole immagini che lo costituiscono, in modo che nell’insieme le iscrizioni ricompongono a parole il mosaico fotografico. Da un lavoro all’altro cambiano i soggetti delle riproduzioni fotografiche e il numero delle stampe incorniciate, sempre definito da quello dei tasselli del mosaico.
Ispirato da un’intenzione di regesto sublime dell’itinerario universale della storia dell’arte
1, Del bello intelligibile rifrange la visione dell’opera in una moltitudine di immagini illeggibili, in una scenografia di riflessi dorati. “L’oro richiama l’oggetto mitico, inscrive il sublime; è l’indicazione elementare dell’omaggio all’imponderabile tendente all’assoluto”2. E a proposito dell’intelligibilità del bello – il titolo del ciclo è ripreso da Plotino (Enneadi, V, 8) – Paolini scrive: “L’intelligibilità è una finestra alla quale l’opera si affaccia ma che poi sembra socchiudersi subito dopo o comunque non aprirsi del tutto”3.
L’allestimento varia secondo la situazione espositiva e a dipendenza dallo spazio disponibile contempla la totalità o anche solo una parte degli elementi incorniciati. Nella prima presentazione di Del bello intelligibile a Parigi nel 1978, Paolini ha accostato i componenti delle prime tre parti del ciclo a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne antiche, delineate sulla parete a grandezza naturale (allestimento ripetuto con un numero diverso di elementi a Torino nel 1981 e a Stoccarda nel 1986). Due forme alternative di allestimento hanno visto i componenti disposti a fregio, senza il disegno delle colonne, oppure accostati a formare grandi cornici vuote (Bielefeld e Wuppertal 1982), talora integrate con un disegno di riquadri distribuiti in parte all’interno e in parte all’esterno (Kassel 1982).
Nella
Parte prima del ciclo, ottantuno elementi ripetono l’assieme delle ottantuno tavole che illustrano il Catalogo generale delle stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Calcografia Nazionale (Libreria dello Stato, Roma 1953). Da un foglio all’altro, l’iscrizione a matita riferisce il titolo di una delle tavole del Catalogo.
Il soggetto iconografico e il titolo dell’opera trovano riscontro in una coeva edizione grafica (GPE-0031).

1 G. Paolini in conversazione con B. Corà (4 febbraio 1996) in Dopopaesaggio. Figure e misure del giardino, a cura di M. Scotini e L. Vecere, Associazione Culturale Castello di Santa Maria Novella, Maschietto & Musolino, Siena 1996, p. 96. L’idea del regesto e soprattutto di un “tempio” della pittura di tutti i tempi si rifà tra l’altro all’Idea del tempio della Pittura di G.P. Lomazzo (1590), a cui Paolini si era interessato all’epoca. Riguardo al tema del regesto di opere si veda anche il ciclo Idem (GPO-0244, GPO-0245, GPO-0261, GPO-0265, GPO-0296, GPO-0335).
2 G. Paolini nell’intervista di C. Grenier, in “Flash Art” (edizione francese), n. 3, Milano, primavera, 1984, p. 40 (ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 189, con errori nella fonte bibliografica).
3 G. Paolini, La verità in quattro righe e novantacinque voci, Giulio Einaudi editore, Torino 1996, p. 103 (voce “Intelligibilità”).

Immagini tratte da Catalogo generale delle stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Calcografia Nazionale, Libreria dello Stato, Roma 1953.
Titolo tratto da Plotino,
Enneadi (V, 8).

1978 Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Giulio Paolini. Del bello intelligibile, 22 novembre 1978 - 8 gennaio 1979, p. 10, ripr. col. (particolare), riferimento nel testo di S. Pagé p. 6; allestimento a fregio, con disegno di colonne.
1981 Torino, Mole Antonelliana, Il limite svelato. Artista Cornice Pubblico, 2 luglio - 18 ottobre, ripr. col. p. 24 (particolare), testo di G. Celant sulle prime quattro parti di Del bello intelligibile pp. 17-18; allestimento a fregio, con disegno di colonne riprese dalla facciata della sede espositiva.
1982 Bielefeld, Kunsthalle Bielefeld, Giulio Paolini. Del bello intelligibile, 7 marzo - 25 aprile, itinerante: Wuppertal, Von der Heydt-Museum, 4 maggio - 13 giugno; Berlino, Neuer Berliner Kunstverein, 13 agosto - 11 settembre, ripr. col. pp. 29-43, 112-113 (veduta espositiva Parigi 1978), 115 (veduta espositiva Torino 1981), testo di E. Franz sul ciclo Del bello intelligibile pp. 4-10; esposto solo a Bielefeld e Wuppertal; allestimento in forma di cornici di varie dimensioni, proporzionate alle pareti espositive (cfr. al riguardo la nota di E. Franz p. 119).
1988-89 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Giulio Paolini, 24 novembre 1988 - 26 febbraio 1989, citato come esposto p. 95, ripr. col. n. 7 (particolare e veduta espositiva Torino 1981); allestimento a fregio, senza disegno di colonne.
2002-03 Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, allestimento della collezione; autunno 2002 – autunno 2003; allestimento a fregio con disegno di colonne, ideato dall’artista per le nicchie della Rotonda al piano inferiore del museo.
2006-08 Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, allestimento della collezione; dal 2 febbraio; allestimento a fregio con disegno di colonne, ideato dall’artista per uno spazio a pianta ovale al piano inferiore del museo.
G. Paolini in Giulio Paolini. Del bello intelligibile, catalogo della mostra, ARC/Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi 1978, pp. 7-8, 12, 20, 29 (nota relativa all’intero ciclo, in italiano e in francese; ripubblicato in italiano e in tedesco in Giulio Paolini. Del bello intelligibile, catalogo della mostra, Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld 1982, pp. 27, 29, 45, 53, 71, 79, 97, 109; in francese in “Pratiques. Réflexions sur l’Art”, n. 2, Rennes, autunno 1996, pp. 29-33).
G. Paolini in Il limite svelato. Artista Cornice Pubblico, catalogo della mostra, Mole Antonelliana, Torino, Electa, Milano 1981, pp. 22, 23, 27).
G. Paolini in Arc 1973-1983, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi 1983, pp. 124, 126.
G. Paolini nell’intervista di C. Grenier, in “Flash Art” (edizione francese), n. 3, Milano, primavera, 1984, p. 40 (ripubblicato in italiano in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 189, con errori nella fonte bibliografica).
G. Paolini, La verità in quattro righe e novantacinque voci, Giulio Einaudi editore, Torino 1996, p. 103 (voce “Intelligibilità”).
Giulio Paolini, catalogo della mostra, Stedelijk Museum, Amsterdam 1980, ripr. p. 39 (veduta espositiva Parigi 1978, visibile sulla parete di sinistra).
Documenta 7, catalogo della mostra, D+V Paul Dierichs GmbH & Co KG, Kassel 1982, vol. 2, ripr. p. 259 in alto (veduta espositiva Bielefeld 1982).
Arc 1973-1983, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi 1983, pp. 124-126 (riferimento all’esposizione delle prime tre parti del ciclo Del bello intelligibile a Parigi nel 1978 e nota inedita dell’artista), ripr. p. 125 (veduta espositiva Parigi 1978, particolare).
G. Celant, Giulio Paolini et la cité de l’art, in “Art press”, n. 76, Parigi, dicembre 1983, p. 30, non ripr. (ripreso in forma ridotta da Il limite svelato. Artista Cornice Pubblico, catalogo della mostra, Mole Antonelliana, Torino, Electa, Milano 1981; ripubblicato in Id., Arte dall’Italia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1988, pp. 144-145, non ripr.).
Giulio Paolini, Le Nouveau Musée, Villeurbanne 1984, vol. Images/Index, pp. 91-100 (studi e documentazione relativi all’intero ciclo Del bello intelligibile), ripr. pp. 90 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981, con datazione errata “1978-83”), 94 (particolare).
L. Rogozinski, La position crépusculaire. Notes sur l’art italien d’aujourd’hui, in “Parachute”, n. 34, Montréal, marzo-aprile-maggio 1984, pp. 8-10 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), ripr. p. 9 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981).
J.L. Maubant, Giulio Paolini ou le triomphe de la mélancolie, in Paolini. Melanconia ermetica, catalogo della mostra, Galerie Maeght Lelong, Parigi 1985, pp. 9-10 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
G. Inboden, Giulio Paolini - Triumph des Modells der Repräsentation, in Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 1, pp. 25-26 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
M. Scholz-Hänsel, Das imaginäre Museum Giulio Paolinis, ivi, vol. 2, pp. 12-14, 16 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 35 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981, riflesso orizzontalmente, con datazione errata “1978-83”).
F. Poli, Note di lettura, in Id., Giulio Paolini, Lindau, Torino 1990, p. 36 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile; ripubblicato in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, p. 59), non ripr.
F. Poli, Giulio Paolini, in Giulio Paolini al Palazzo della Ragione, catalogo della mostra, Salone del Palazzo della Ragione, Padova, Fabbri Editori, Milano 1995, ripr. p. 25 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981, con datazione errata “1978-83”), p. 33 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile).
M. Disch, Giulio Paolini. Hors-d’œuvre, in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 131 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
E. Franz, Visibilité du général. Une description de “Del Bello Intelligibile”, œuvre de Giulio Paolini, in “Pratiques. Réflexions sur l’Art”, n. 2, Rennes, autunno 1996, pp. 34-46, ripr. p. 29 (particolare; traduzione francese del testo monografico pubblicato in Giulio Paolini. Del bello intelligibile, catalogo della mostra, Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld 1982.
M. Disch, L’atto espositivo. Appunti sul lavoro di Giulio Paolini, in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, cit., Ostfildern-Ruit 1998, pp. 121, 123 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), ripr. pp. 119 in alto (veduta espositiva dell’intero ciclo a Wuppertal 1982), 255 (vedute espositive delle prime quattro parti Torino 1981).
A. Lugli, L’“assemblage” come collezione, in Id., Assemblage, Adam Biro, Parigi 2000 (ripubblicato in italiano in A. Lugli, Arte e meraviglia. Scritti sparsi 1974-1995, a cura di A. Serra, Umberto Allemandi & C., Torino 2006, pp. 188-189, in generale sul ciclo Del bello intelligibile, non ripr.).
Inventaire des collections du musée d’Art moderne de la Ville de Paris. Peintures, sculptures, installations…, a cura di S. Pagé, Paris Musées, Parigi 2006, p. 242, ripr. col. (allestimento Parigi 2006, particolare).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 401, pp. 408-409, ripr. col. (particolare e veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981).
Musée d’Art moderne de la ville de Paris. La Collection, a cura di S. Pagé, Paris Musées, Parigi 2009, scheda di B. Parent p. 416, ripr. col. p. 417 (allestimento Parigi 2006, particolare).
E. Franz, “Vedo e non vedo”, in E. Franz et al., Giulio Paolini. Vedo e non vedo (In tema, n. 1), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2014, pp. 29, 31 (italiano, in generale sul ciclo Del bello intelligibile) / 28, 30, 32 (inglese), ripr. col. pp. 30 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981), 31 (particolare).
A. Moderna, L’or dans l’histoire de l’art occidental / That Pigment: Gold in Western Art History, in “TL mag”, n. 37, Bruxelles, maggio 2022, p. 112, ripr. (veduta espositiva Torino 1981 e particolare).
Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. p. 159 (veduta espositiva Parigi 1978).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 09/06/2025