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Del bello intelligibile. Parte quarta: “Inedito”, 1978-81

GPO-0448

Iscrizione a matita su stampe offset in cornici dorate (con disegno a matita su parete secondo l’allestimento)

Trentadue elementi incorniciati 33 x 24 cm ciascuno, misure complessive variabili

Institut d’art contemporain, Villeurbanne

Acquistato nel 1985, n. inv. 85.021
Dal febbraio 2005 in deposito presso Musée de Grenoble, Grenoble

L’allestimento varia secondo la situazione espositiva. A dipendenza dello spazio disponibile contempla la totalità o anche solo una parte degli elementi incorniciati. I componenti possono essere accostati in successione orizzontale continua (secondo la possibilità, a formare il fregio di un tempio ideale evocato da una serie di colonne antiche, delineate sulla parete a grandezza naturale). Oppure possono essere alternati a riquadri lineari delle medesime dimensioni, in modo da comporre una sequenza orizzontale discontinua in alto sulla parete oppure una trama a piena parete, intervallata da vuoti. O ancora, possono essere allineati a formare grandi cornici vuote, integrate o meno con un disegno di riquadri sparsi in parte all’interno e in parte all’esterno.

1981, Torino, Mole Antonelliana: parti I, II, III e IV; elementi accostati a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne delineate sulla parete a grandezza naturale, riprese dalla facciata esterna della Mole Antonelliana.
1982, Bielefeld, Kunsthalle e Wuppertal, Von der Heydt-Museum: parti I, II, III e IV; elementi disposti a formare grandi cornici vuote.
1982, Kassel, Documenta: parte IV; elementi disposti su due pareti contrapposte: da un lato, accostati a formare una grande cornice, dall’altro, allestiti in ordine sparso sulla parete; su entrambe le pareti, gli elementi sono alternati o integrati con un disegno di riquadri (nel caso della cornice, in parte all’interno e in parte all’esterno della stessa).
1984, Villeurbanne, Le Nouveau Musée: parte IV; elementi distribuiti su almeno due pareti, a tutt’altezza, in alternanza a riquadri lineari delle stesse dimensioni a formare una trama intervallata da vuoti.
1986, Charleroi, Palais des Beaux-Arts: parte IV; elementi alternati a riquadri lineari delle medesime dimensioni, in modo da comporre una sequenza orizzontale discontinua in alto sulla parete.

Del bello intelligibile è il titolo generale di un ciclo costituito da cinque lavori, realizzati fra il 1978 e il 1982 (GPO-0401, GPO-0402, GPO-0403, GPO-0448, GPO-0467). Ciascun lavoro si compone di un determinato numero di litografie stampate in oro e incorniciate in cornici dorate, che ripetono ognuna un medesimo mosaico di minuscole riproduzioni fotografiche, siglato però di volta in volta con una diversa didascalia, iscritta a matita e riferita man mano a una delle piccole immagini che lo costituiscono, in modo che nell’insieme le iscrizioni ricompongono a parole il mosaico fotografico. Da un lavoro all’altro cambiano i soggetti delle riproduzioni fotografiche e il numero delle stampe incorniciate, sempre definito da quello dei tasselli del mosaico.
Ispirato da un’intenzione di regesto sublime dell’itinerario universale della storia dell’arte
1, Del bello intelligibile rifrange la visione dell’opera in una moltitudine di immagini illeggibili, in una scenografia di riflessi dorati. “L’oro richiama l’oggetto mitico, inscrive il sublime; è l’indicazione elementare dell’omaggio all’imponderabile tendente all’assoluto”2. E a proposito dell’intelligibilità del bello – il titolo del ciclo è ripreso da Plotino (Enneadi, V, 8) – Paolini scrive: “L’intelligibilità è una finestra alla quale l’opera si affaccia ma che poi sembra socchiudersi subito dopo o comunque non aprirsi del tutto”3.
L’allestimento varia secondo la situazione espositiva e a dipendenza dallo spazio disponibile contempla la totalità o anche solo una parte degli elementi incorniciati. Nella prima presentazione di
Del bello intelligibile a Parigi nel 1978, Paolini ha accostato i componenti delle prime tre parti del ciclo a formare il fregio di un tempio ideale, evocato da una serie di colonne antiche, delineate sulla parete a grandezza naturale (allestimento ripetuto con un numero diverso di elementi a Torino nel 1981 e a Stoccarda nel 1986). Due forme alternative di allestimento hanno visto i componenti disposti a fregio, senza il disegno delle colonne, oppure accostati a formare grandi cornici vuote (Bielefeld e Wuppertal 1982), talora integrate con un disegno di riquadri distribuiti in parte all’interno e in parte all’esterno (Kassel 1982).
Nella quarta parte del ciclo
Del bello intelligibile il mosaico ripetuto nelle trentadue stampe riproduce le pagine bibliografiche del volume Arti figurative e linguaggio4; di volta in volta, l’immagine composita è siglata con il titolo di un’opera citata nella bibliografia. Il titolo allude all'aspetto "inedito" che l’assieme delle pagine già edite, ma rese illeggibili, viene a produrre.

1 G. Paolini in conversazione con B. Corà (4 febbraio 1996) in Dopopaesaggio. Figure e misure del giardino, a cura di M. Scotini e L. Vecere, Associazione Culturale Castello di Santa Maria Novella, Maschietto & Musolino, Siena 1996, p. 96. L’idea del regesto e soprattutto di un “tempio” della pittura di tutti i tempi si rifà tra l’altro all’Idea del tempio della Pittura di G.P. Lomazzo (1590), a cui Paolini si era interessato all’epoca. Riguardo al tema del regesto di opere si veda anche il ciclo Idem (GPO-0244, GPO-0245, GPO-0261, GPO-0265, GPO-0296, GPO-0335).
2 G. Paolini nell’intervista di C. Grenier, in “Flash Art” (edizione francese), n. 3, Milano, febbraio 1984, p. 40 (ripubblicato in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 189, con errori nella fonte bibliografica).
3 G. Paolini, La verità in quattro righe e novantacinque voci, Giulio Einaudi editore, Torino 1996, p. 103 (voce “Intelligibilità”).
4 O. Calabrese, Arti figurative e linguaggio, Guaraldi Editore, Firenze 1977, pp. 144-155. Le pagine scelte sono riferite al capitolo “Le tendenze attuali”.

Immagini tratte da Omar Calabrese, Arti figurative e linguaggio, Guaraldi Editore, Firenze 1977, pp. 144-155 (capitolo “Le tendenze attuali”).
Titolo tratto da Plotino,
Enneadi (V, 8) .

1981 Torino, Mole Antonelliana, Il limite svelato. Artista Cornice Pubblico, 2 luglio - 18 ottobre, ripr. col. p. 25 (particolare), testo di G. Celant sulle prime quattro parti di Del bello intelligibile pp. 17-18; allestimento a fregio, con disegno di colonne riprese dalla facciata della sede espositiva.
1982 Bielefeld, Kunsthalle Bielefeld, Giulio Paolini. Del bello intelligibile, 7 marzo - 25 aprile, itinerante: Wuppertal, Von der Heydt-Museum, 4 maggio - 13 giugno; Berlino, Neuer Berliner Kunstverein, 13 agosto - 11 settembre, ripr. col. pp. 71-77, 115 (veduta espositiva Torino 1981), testo di E. Franz sul ciclo Del bello intelligibile pp. 4-10; esposto solo a Bielefeld [?]; allestimento in forma di cornici di varie dimensioni, (cfr. al riguardo la nota di E. Franz p. 119).
1982 Kassel, Museum Fridericianum, Documenta 7, 19 giugno - 27 settembre, vol. 2, ripr. p. 259 (particolare); allestimento su due pareti opposte: sull’una 16 elementi in ordine sparso, sull’altra 16 elementi in forma di cornice, in entrambi i casi con riquadri disegnati a parete.
1983 Torino, Galleria Christian Stein, Giulio Paolini, 19 gennaio - 1 marzo; allestimento in forma di cornice, con riquadri disegnati a parete.
1984 Villeurbanne, Le Nouveau Musée, Giulio Paolini, 20 gennaio - 18 marzo, vol. Images/Index ripr. pp. 90 (veduta espositiva Torino 1981, con datazione errata “1978-83”), 95 (particolare); allestimento in ordine sparso su due pareti.
1984 Charleroi, Palais des Beaux-Arts, Deux régions en France, l’art international d’aujourd’hui, 17 novembre - 23 dicembre, ripr. (veduta espositiva Villeurbanne 1984), con scheda ragionata.
1985-86 Montréal, Musée d’art contemporain, Giulio Paolini, 7 luglio - 8 settembre, itinerante: Vancouver, Vancouver Art Gallery, 29 novembre 1985 - 19 gennaio 1986, stesso catalogo e stesso allestimento esposizione personale Villeurbanne 1984.
1986 Charleroi, Palais des Beaux-Arts, Giulio Paolini, 15 febbraio - 30 marzo, stesso catalogo esposizione personale Villeurbanne 1984; allestimento a fregio intervallato da riquadri disegnati.
1986 Villeurbanne, Le Nouveau Musée, Collection Souvenir, 30 aprile - 21 settembre, senza catalogo.
1986-87 Grenoble, Magasin Centre National d’Art Contemporain, Uno sguardo / Un regard de Bruno Corà sur les œuvres du FRAC Rhône-Alpes, 9 novembre 1986 - 11 gennaio 1987, itinerante: Napoli, Accademia di Belle Arti, 28 febbraio - 28 marzo 1987, ripr. nel giornale della mostra (con datazione errata); esposto solo a Grenoble.
1987 Chambéry, Musée Savoisien, Turin 1965-1987. De l’Arte Povera dans les collections publiques françaises, 8 marzo - 11 maggio, itinerante: Lille, Musée de l’Hospice Comtesse, 13 luglio - 30 agosto; La Roche-sur-Yon, Musée municipal, 22 settembre - 16 novembre, cat. n. 35 p. 76, ripr. (con datazione errata “1978-82” e anno di acquisto errato); esposto solo a Lille e La Roche-sur-Yon.
1987 Tours, Centre de création contemporaine, Arte Povera, 19 giugno - 6 settembre, senza catalogo.
1988 Louvain-La-Neuve, Galerie l’Encan, Vision sur l’art contemporain. Œuvres du FRAC Rhône-Alpes, 1-22 dicembre, citato come esposto p. 26, ripr. col. p. 15 (particolare).
1989 Charleroi, Palais des Beaux-Arts, Vive le Nouveau Musée, 11 marzo - 16 aprile, senza catalogo.
1989 Dunkerque, Ecole régionale des Beaux-Arts, La géométrie méridienne, maggio, senza catalogo.
1994 Villeurbanne, Le Nouveau Musée, Toujours moderne, 9 settembre - 10 dicembre, senza catalogo; allestimento a fregio intervallato da riquadri disegnati.
1995 Tours, Centre de Création Contemporaine, Collections en mouvement, 70+911+, 14 ottobre 1995 - 7 gennaio 1996, non ripr.
1997 Rennes, La Criée Centre d’Art Contemporain, Le Temps de la Marquise. Une évocation contemporaine du XVIIe siècle, 25 giugno - 30 settembre, senza catalogo.
2005 Grenoble, Musée de Grenoble, Bienvenue à... 28 œuvres de la Collection Iac-FRAC Rhône-Alpes déposées au Musée de Grenoble, dal 12 febbraio, ripr. col. s.p. (particolare); allestimento a fregio continuo, proseguito sui lati con un disegno di riquadri.
2014 Villeurbanne, Institut d'art contemporain, Collection à l'étude à Villeurbanne. Expériences de l'œuvre, 19 settembre 2014 - 11 gennaio 2015.
2015-16 Ginevra, Mamco Musée d’art moderne et contemporain, One More Time. L'Exposition de nos expositions, 28 ottobre 2015 - 24 gennaio 2016, senza catalogo.
G. Paolini in Il limite svelato. Artista Cornice Pubblico, catalogo della mostra, Mole Antonelliana, Torino, Electa, Milano 1981, pp. 22, 26, 27, 36).
G. Paolini nell’intervista di C. Grenier, Giulio Paolini, in “Flash Art” (edizione francese), n. 3, Milano, primavera, 1984, p. 41 (ripubblicato in italiano in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e interviste 1965-1995, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 192, con errori nella fonte bibliografica).
G. Paolini, La verità in quattro righe e novantacinque voci, Giulio Einaudi editore, Torino 1996, p. 103 (voce “Intelligibilità”).
B. Brock, Besucherschule Documenta 7, Kassel 1982, p. 62, ripr. pp. 62-63 (vedute espositive Kassel 1982).
Giulio Paolini, Le Nouveau Musée, Villeurbanne 1984, vol. Images/Index, pp. 91-100 (studi e documentazione relativi all’intero ciclo Del bello intelligibile), ripr. pp. 90 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981, con datazione errata “1978-83”), 95 (particolare).
L. Rogozinski, La position crépusculaire. Notes sur l’art italien d’aujourd’hui, in “Parachute”, n. 34, Montréal, marzo-aprile-maggio 1984, pp. 8-10 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), ripr. p. 9 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981).
J.L. Maubant, Giulio Paolini ou le triomphe de la mélancolie, in Paolini. Melanconia ermetica, catalogo della mostra, Galerie Maeght Lelong, Parigi 1985, pp. 9-10 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
Catalogue raisonné des œuvres du FRAC Rhône-Alpes, FRAC Rhône-Alpes, [Lione] 1986, scheda ragionata di J. Rozier, ripr. (in basso: veduta espositiva Villeurbanne 1984).
G. Inboden, Giulio Paolini - Triumph des Modells der Repräsentation, in Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 1, pp. 25-26 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
M. Scholz-Hänsel, Das imaginäre Museum Giulio Paolinis, in Giulio Paolini, catalogo della mostra, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda 1986, vol. 2, pp. 12-14, 16 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
G. Paolini, Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze, Hopeful Monster editore, Firenze 1988, ripr. p. 35 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981, riflesso orizzontalmente, con datazione errata “1978-83”).
F. Poli, Note di lettura, in Id., Giulio Paolini, Lindau, Torino 1990, p. 36 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile; ripubblicato in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, p. 59), ripr. n. 34 (veduta espositiva Torino 1983, con datazione errata “1978-84”).
Collection Rhône-Alpes, FRAC Rhône-Alpes, Lione 1992, ripr. col. p. 166 (particolare dell’allestimento a fregio intervallato da un disegno a matita), scheda ragionata di J. Rozier p. 380.
F. Poli, Giulio Paolini, in Giulio Paolini al Palazzo della Ragione, catalogo della mostra, Salone del Palazzo della Ragione, Padova, Fabbri Editori, Milano 1995, ripr. p. 25 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981, con datazione errata “1978-83”), p. 33 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile).
M. Disch, Giulio Paolini. Hors-d’œuvre, in Giulio Paolini. La voce del pittore - Scritti e
interviste 1965-1995
, a cura di M. Disch, ADV Publishing House, Lugano 1995, p. 131 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), non ripr.
E. Franz, Visibilité du général. Une description de “Del Bello Intelligibile”, œuvre de Giulio Paolini, in “Pratiques. Réflexions sur l’Art”, n. 2, Rennes, autunno 1996, pp. 34-46, ripr. p. 32 (particolare; traduzione francese del testo monografico pubblicato in Giulio Paolini. Del bello intelligibile, catalogo della mostra, Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld 1982).
M. Disch, L’atto espositivo. Appunti sul lavoro di Giulio Paolini, in Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, cit., Ostfildern-Ruit 1998, pp. 121, 123 (in generale sul ciclo Del bello intelligibile), ripr. pp. 119 (veduta espositiva dell’intero ciclo Wuppertal 1982), 255 (vedute espositive delle prime quattro parti Torino 1981).
A. Lugli, L’“assemblage” come collezione, in Id., Assemblage, Adam Biro, Parigi 2000
(ripubblicato in italiano in A. Lugli,
Arte e meraviglia. Scritti sparsi 1974-1995, a cura di A. Serra, Umberto Allemandi & C., Torino 2006, pp. 188-189, in generale sul ciclo Del bello intelligibile, non ripr.).
M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 1, cat. n. 448, p. 458, ripr. col. (particolare) e ripr. b/n (veduta espositiva Torino 1983).
E. Franz, “Vedo e non vedo”, in E. Franz et al., Giulio Paolini. Vedo e non vedo (In tema, n. 1), Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino, Corraini Edizioni, Mantova 2014, pp. 29, 31 (italiano, in generale sul ciclo Del bello intelligibile) / 28, 30, 32 (inglese), ripr. col. p. 30 (veduta espositiva delle prime quattro parti Torino 1981).
Scheda a cura di Maddalena Disch , 29/05/2025