L’ospite, 1993
GPO-0719
Stampa fotografica a colori applicata su tela, tele preparate, telaio, sedie, fogli da disegno
Stampa fotografica 182 x 129 cm, due tele: 160 x 240 cm, 40 x 60 cm, telaio 80 x 120 cm, quattro fogli 33 x 48 cm ciascuno, misure complessive 200 x 300 x 300 cm
Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino
Donazione dell’artista, 25 ottobre 2012, n. arch. GPO-0719
La posizione della tela al suolo e la collocazione della tela e del telaio possono variare secondo la situazione espositiva, alternati tra la sedia di sinistra e quella di destra.
• 1993, Genova, Galleria Locus Solus: la sedia capovolta trattiene nello schienale un abito da cerimonia, omesso negli allestimenti successivi.
• 1997, Milano, Galleria Stein: l’artista aggiunge i fogli da disegno.
Quattro sedie sono appoggiate con una gamba su una grande tela distesa a terra in posizione rovesciata; quella rivolta verso la parete accoglie una fotografia montata su tela (stampata in positivo e senza viraggio). La seconda sedia, contrapposta in senso speculare alla prima, è associata a un telaio, posato a terra; sulla terza si trova una tela preparata, appoggiata allo schienale, mentre la quarta seduta è capovolta. Sulla tela al suolo sono sparsi quattro fogli da disegno, parzialmente trattenuti dai listelli del telaio. La fotografia montata su tela riproduce una situazione allestita dall’artista nell’atrio della sua abitazione, davanti a una porta socchiusa, con due sedie orientate l’una verso lo spettatore e l’altra in modo speculare. Sulla sedia a destra è collocato il dipinto di Angelo Garino Nota intima (1887), mentre su quella a sinistra è disposto uno specchio ovale che riflette l’incisione, posata sul pavimento fuori campo, raffigurante William Hogarth mentre dipinge la Musa comica1.
Il titolo – utilizzato per la prima volta nel 1986 (GPO-0569) – rinvia al ruolo attribuito da Paolini all’autore, tema centrale di numerosi suoi lavori degli anni Ottanta. Dal momento che nel suo universo di pensiero l’opera è un’entità offerta allo sguardo dello spettatore nel suo stesso farsi o annunciarsi, l’autore non può che ritirarsi per riservare il campo all’opera e al suo ipotetico divenire. Uscito di scena – come indica la porta socchiusa nella fotografia – l’autore diventa “ospite” di qualcosa di preesistente, su cui non rivendica nessun diritto, salvo quello di assistere al suo eventuale rivelarsi.
L’opera fa parte di un gruppo di sei varianti, realizzate fra il 1989 e il 2007 (GPO-0643, GPO-0676, GPO-0708, GPO-0719, GPO-0833, GPO-0958), che si distinguono per il viraggio, la stampa in positivo o in negativo e l’allestimento della fotografia montata su tela, ambientata di volta in volta in una scena suggerita dalla sua stessa composizione.
1 Si tratta dell'ultimo stato (1764) dell’autoritratto intitolato William Hogarth Painting the Comic Muse, in cui l’artista inglese è intento a dipingere la Musa della Commedia, raffigurata con la maschera di un satiro in una mano e associata alla scritta “Comedy” sulla base della colonna a destra; ai piedi del cavalletto è appoggiata una copia del trattato sulla bellezza dello stesso Hogarth (The Analysis of Beauty). Sia il dipinto di Garino sia l’incisione di Hogarth appartengono alla collezione privata di Giulio Paolini.
• William Hogarth, William Hogarth Painting the Comic Muse, 1764, incisione, ultimo stato, 75 x 60 cm, Collezione Giulio Paolini.
• Angelo Garino, Nota intima, 1887, olio su tela, 95 x 140 cm, Collezione Giulio Paolini.
1993-94 | Genova, Galleria Locus Solus, Giulio Paolini. Locus Solus, dal 10 dicembre, citato come esposto p. 72 n. C3, ripr. col. p. 25 (veduta dell’opera in mostra). |
1997 | Milano, Galleria Christian Stein, Giulio Paolini, dall’11 febbraio. |
1999 | Frechen-Bachem, Galerie Jule Kewenig, Giulio Paolini, 8 marzo - 30 aprile. |
2001 | Verona, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Giulio Paolini. Premio Internazionale Koinè 2000 alla carriera, 15 settembre 2001 - 6 gennaio 2002, citato come esposto p. 74 (con datazione errata “1989-92”), ripr. col. pp. 62, 63 (veduta espositiva Milano 1997, con particolare), riferimento nel testo di M. Disch p. 66. |
2022-23 | Bergamo, Palazzo della Ragione, Arte in opera, 11 novembre 2022 - 29 gennaio 2023, senza catalogo. |
2025 | Madrid, Istituto Italiano di Cultura, Giulio Paolini e Luca Bertolo. Dietro l’opera, 8 marzo - 10 maggio, ripr. col. p. 50 (veduta espositiva Milano 1997), scheda di E. Volpato p. 71, riferimento nel testo di E. Volpato pp. 30, 32 (italiano) / 31, 33 (inglese). |
• | F. Pasini, Giulio Paolini. Una mostra lunga un anno, in “Flash Art” (edizione italiana), n. 184, Milano, maggio 1994, ripr. col. p. 21 (veduta espositiva Genova 1993). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Hors-d’œuvre, in Giulio Paolini. La voce del pittore – Scritti e interviste 1965-1995, a cura di Id., ADV Publishing House, Lugano 1995, pp.117-118, ripr. n. 32 (veduta espositiva Genova 1993). |
• | XLVII Esposizione Internazionale d’Arte, catalogo della mostra, La Biennale di Venezia, Electa, Milano 1997, vol. Futuro Presente Passato, ripr. col. p. 497 (veduta espositiva Milano 1997, con datazione errata “1993-95”). |
• | Artmonie. Architettura e scultura negli spazi pubblici, catalogo della mostra, Castel Ivano, Ivano Fracena, Trento 1997, ripr. col. p. 111 (veduta espositiva Milano 1997). |
• | Giulio Paolini. Von heute bis gestern / Da oggi a ieri, catalogo della mostra, Neue Galerie im Landesmuseum Joanneum, Graz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, ripr. col. pp. 26, 317 (veduta espositiva Milano 1997, con datazione errata “1993-95”). |
• | C. Christov-Bakargiev, Arte Povera, Phaidon Press Limited, Londra 1999, ripr. col. p. 139 (veduta espositiva Milano 1997, con indicazione errata del luogo espositivo). |
• | M. Disch, Le sette stanze dell’esposizione. L’opera delle opere, in Giulio Paolini. Premio Internazionale Koinè 2000 alla carriera, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona, Electa, Milano 2001, p. 66, ripr. col. pp. 62, 63 (veduta espositiva Milano 1997, con particolare). |
• | G. Paolini, Andata e ritorno, Galleria Christian Stein, Milano, Danilo Montanari Editore, Ravenna 2003, ripr. col. pp. 25 (veduta espositiva Milano 1997), 27 (particolare). |
• | Le beau corps de la mémoire, catalogo della mostra, MAC’s Musée des Arts Contemporains de la Communauté Française de Belgique au Grand Hornu, Hornu 2003, ripr. col. p. 61 (veduta espositiva Milano 1997, con indicazione errata del luogo espositivo). |
• | Meta.fisica: arte e filosofia da De Chirico all’Arte concettuale / Kunst und Philosophie von de Chirico bis zur Konzeptkunst, catalogo della mostra, Kunst Meran im Haus der Sparkasse / Merano arte edificio Cassa di Risparmio, Merano, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2003, ripr. col. p. 33 (veduta espositiva Milano 1997, particolare). |
• | G. Paolini, Quattro passi. Nel museo senza muse, Giulio Einaudi editore, Torino 2006, ripr. p. 13 (veduta espositiva Milano 1997, con datazione errata “1992-98”). |
• | M. Disch, Giulio Paolini. Catalogo ragionato 1960-1999, Skira editore, Milano 2008, vol. 2, cat. n. 719, p. 734, ripr. col. (veduta espositiva Milano 1997). |
• | Giulio Paolini. A come Accademia, catalogo della mostra, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi Editore, Roma 2023, ripr. col. p. 216 (veduta espositiva Genova 1993). |
• | Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, catalogo della mostra, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona, Manfredi Edizioni, Imola 2024, ripr. col. p. 17 (veduta espositiva Verona 2001). |